GEREMIA, Giuseppe
Salvatore de Salvo
Nacque a Catania il 19 nov. 1732 da Giacomo e Maria Berretta. Fin da ragazzo dimostrò, secondo l'abate F. Ferrara, "un forte interesse verso la musica" (p. 511) [...] 1840, p. 207; F. Florimo, La scuola musicale di Napoli e i suoi conservatori, IV, Napoli 1881, p. 124; C. Reina, Vincenzo Bellini, Catania 1902, pp. 59 ss.; A. Hughes-Hughes, Catalogue of manuscript music in the British Museum, I, London 1906, p ...
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FERRAROTTO, Vincenzo
Rosario Contarino
Nacque a Messina nel 1559 da Antonino, originario di Lentini, città nella quale la famiglia Ferrarotto fu ascritta nel 1458 "nella mastra della dignità senatoria" [...] F. Mugnos, Teatro genologico delle famiglie nobili titolate feudatarie ed antiche nobili, Palermo 1647, I, p. 275; P. Reina, Delle notizie istoriche della città di Messina, Messina 1668, II, p. 535; G. Renda Ragusa, Siciliae Bibliotheca vetus, Romae ...
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CENTI, Iacopo
Maria Letizia Strocchi
Figlio di Giovanni, fu battezzato a Pistoia il 31 marzo 1504 (Arch. di Stato di Pistoia, Archivio comunale, Franchi, Familiario, vol. VII, c. 14v) . Pittore, gli [...] nell'impresa: fra i quali furono Giambologna, Vincenzo Danti, Vincenzo de' Rossi.
L'attività del C. come 620 e n. 1; D. Mellini, Descrizione dell'Entrata della Serenissima Reina Giovanna d'Austria e dell'apparato fatto in Firenze nella venuta e per ...
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invito
Vincenzo Valente
. Il significato proprio del sostantivo nei suoi vari usi trova riscontro in alcuni esempi della Commedia, in contesti metaforici (v. anche INVITARE).
Della Povertà, per es., [...] Trecento, a c. di A. Levasti, Milano, 1935, 344]: " Madonna Povertà, delle genti e de' populi è fatta quasi vedova, e la reina di tutte le virtù è fatta vile ed è un dispregio di tutti. Niuno è che sia ardito a chiamarla "), " quia nullus voluerat ...
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forsennato
Vincenzo Valente
Unicamente in If XXX 20 forsennata latrò sì come cane, detto di Ecuba la quale, avendo visti uccisi i figli Polissena e Polidoro, tratta " fuori di sé " dal dolore, ruppe [...] " che mi fa forsenar quando vi miro ", e nel Novellino XXVIII 3 " Lancialotto, quand'elli venne forsennato, per amore della reina Ginevra ").
L'aggettivo, mentre concentra in un punto diversi tratti dell'episodio ovidiano (Met. XIII 545-571 " exarsit ...
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