CARDONA, Maria
Renato Pastore
Nata nel 1509, da Giovanni di Cardona, conte di Avellino e da Giovanna Villamarino (sorella costei della più celebre Isabella di Sanseverino), la C. raccolse - alla morte [...] trasmissione stessa della sua produzione artistica (sarebbe stata valente rimatrice e musica) è unicamente assicurata da voci sua corrispondenza con Bernardo Tasso, Antonio Minturno e Vincenzo Martelli; alle dediche offertele: da Giovanni Andrea ...
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BENEDETTI, Andrea
Goffredo Hoogewerff
Probabilmente di origine emiliana (Modena? Parma?), nacque intorno al 1615-18; è menzionato per la prima volta nel 1636 ad Anversa come allievo di un oscuro pittore [...] Vincenzo "Cernevael" (Carnevale?), forse italiano anche lui, che pare inducesse il giovane a seguirlo nelle Fiandre. Nel 1638 il B. entrò , è convenzionale. Tuttavia egli era un artista valente e versatissimo, che rimane rappresentativo per l'epoca ...
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CARAFA, Giovanni Tommaso
Franca Petrucci
Nipote dell'omonimo Giovanni Tommaso di Diomede, conte di Maddaloni con il quale venne molto spesso confuso anche a causa della giovane età in cui morì e della [...] epoca o poco dopo, il C., già considerato valente giostratore, uccise in un improvvisato torneo Giovanni Antonio Dianora Caracciolo e Caterina di Capua e quattro figli, Diomede, Vincenzo, Geronima e Cornelia.
Le imprese del C. fecero molta presa ...
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CAMMARANO, Filippo
Laura Posa
Nato a Palermo il 16 agosto 1764 da Vincenzo e da Caterina Sapuppo, sua seconda moglie, svolse la sua attività di attore e commediografo a Napoli, dove i genitori lo condussero [...] e al S. Carlino, dapprima nei panni di applaudito Pulcinella, sulle orme paterne, e dai primi anni del 1800 come valente "mezzo carattere". Il C. si era proposto, come autore, di migliorare la commedia popolare napoletana, nelle mani allora di attori ...
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Guglielmo Borsiere
Vincenzo Presta
Personaggio fiorentino della Commedia, dannato da D. nel terzo girone dei violenti, tra i sodomiti; nominato (If XVI 70) dal concittadino e compagno di schiera Iacopo [...] matrimoni e parentadi, e talora con piacevoli novelle recreare gli animi de' faticati e confortargli alle cose onorevoli "; e lo definisce " valente uomo e costumato e ben parlante " anche in una novella (Dec. I 8), in cui G. punge con un'arguta ...
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Attore del teatro dialettale napoletano (Sciacca forse 1720 - Napoli 1809), detto Giancola; a Napoli (1764) esordì al teatro della Cantina nella compagnia di T. Tomeo; fu poi (dal 1770 per più di trent'anni) [...] anche attrici e cantanti le figlie Domenica e Caterina; attori il figlio Filippo (Palermo 1764 - Napoli 1842), anch'egli valente Pulcinella ed emulo del padre ai teatri Fenice e San Carlino (e attrici le figlie di questo, Rosalinda, moglie dell ...
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