Teologo protestante (Ouchy 1797 - Losanna 1847). Pastore (1819), si avvicinò al réveil antirazionalista derivante dal metodismo, e contro l'intolleranza religiosa delle autorità civili difese la libertà di culto e la separazione tra Chiesa e Stato; la costituzione (1845) della chiesa indipendente del Vaud gli costò la perdita della cattedra di teologia pratica che teneva dal 1837. Fra le sue opere, ...
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Teologo (Eaux-Vives, Ginevra, 1794 - Ginevra 1872). Resse la chiesa protestante francese di Amburgo (1818-22), poi quella franco-tedesca di Bruxelles (1823-31), quindi, tornato a Ginevra, divenne il rappresentante [...] nella Société évangélique de Genève; in questa società egli fu prof. di teologia storica. Si batté con A.-R. Vinet per la libertà religiosa e fu fautore dell'Alliance évangélique della quale tracciò il programma. Ardente calvinista, sognò di poter ...
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BERT, Amedeo
Luigi Santini
Nacque a Torre Pellice (Torino) il 9 febbr. 1809 da Pietro, che era pastore presidente della chiesa concistoriale di quella cittadina delle Valli valdesi, allora territorio [...] sostanziale indifferenza verso i richiami all'ortodossia biblica determinati dal "risveglio" e quindi dall'insegnamento di A. Vinet. La sua attività di pastore ebbe infatti notevole sviluppo nel servizio reso a Torino quale cappellano delle legazioni ...
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Comunita e pastori del protestantesimo italiano
Lothar Vogel
In Italia il protestantesimo costituisce una minoranza piccola ma stabile. Ai tempi del censimento del 1911 ben 120.000 persone si dichiararono [...] Cfr. A. Esch, D. Esch, Anfänge, cit., p. 368.
33 Cfr. U. Gastaldi, I movimenti di Risveglio, cit., pp. 90-95; A. Vinet, Libere chiese in libero Stato. Memoria in favore della libertà dei culti (1826), Chieti-Roma 2008.
34 U. Gastaldi, I movimenti di ...
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Il sogno protestante
Silvana Nitti
Alla metà dell’Ottocento l’Inghilterra («questa infaticabile creatrice d’autonomie», come scrisse Giuseppe Gangale)1 dedicava un’attenzione tutta particolare all’Italia. [...] una ragazza di cui si era innamorato. Ma non si trattò di banali fatti di cuore: a Losanna (dove fu allievo di Vinet), abbracciò appunto la fede evangelica; passato poi a Londra (dove incontrò personalmente Darby) entrò a far parte di un gruppo, che ...
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I protestantesimi
Gianni Long
Elementi comuni dei vari protestantesimi storici
Sin dall’età della Riforma il protestantesimo è stato plurale: ogni Chiesa nazionale fu riformata dai re, dai principi [...] al calvinismo ufficiale) nella stessa Ginevra e in Scozia. Tra l’altro da questa esperienza proveniva A.R. Vinet, che con la sua formula «libere Chiese in libero Stato» influenzò profondamente il Risorgimento italiano.
Da risvegli anglosassoni ...
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L'insegnamento della religione
Ermanno Genre
Introduzione
In Europa come negli Stati Uniti d’America, tutti (o quasi) i sistemi scolastici hanno una comune eredità di origine religiosa. La relazione [...] fatto suo dal Cavour «libera Chiesa in libero Stato» è in realtà attribuibile al noto teologo protestante svizzero Alexandre Vinet), e non di provincia, non trovò però modo di realizzarsi nel successivo decorso degli avvenimenti politici. Questo sia ...
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Il clero novatore
Bruna Bocchini
Il termine ‘novatore’ si trova utilizzato prevalentemente in relazione alla crisi modernista, per indicare sacerdoti, religiosi e laici che partecipavano alle istanze [...] di una ‘religione interiore’, in analogia con le proposte dei protestanti ginevrini Jean Claude Simonde de Sismondi e Alexandre Vinet, ai quali i cattolici liberali toscani spesso si riferiscono. Uno dei tramiti con il mondo protestante era Gian ...
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Religione e società
Guido Formigoni
L’epoca della Restaurazione aveva visto all’opera su scala europea una tendenza a riscoprire i legami tra civiltà e religione, all’ombra della prevalente tradizione [...] , influenzate dalle teorie degli ambienti protestanti ginevrini assimilate durante la formazione, come quelle del pastore Alexandre Vinet. Dopo il 1859, però, elaborò progressivamente un approccio alla questione dei rapporti con la Chiesa molto ...
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Breve storia dell'anticlericalismo
Fulvio Conti
Questioni di lessico
Secondo Guido Verucci, uno dei maggiori studiosi dell’Italia laica prima e dopo l’Unità, per riprendere il titolo di un suo noto [...] liberale (Constant, Guizot, Tocqueville, Lamennais, ecc.), ma anche la frequentazione di alcuni ambienti del protestantesimo ginevrino (Vinet), da cui egli ricavò l’idea fondamentale della separazione fra Chiesa e Stato24. Ecco quanto scriveva nell ...
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