Mutter ⟨mùtër⟩, Anne-Sophie. – Violinista tedesca (n. Rheinfelden 1963). Iniziò la carriera nel 1976 al Festival di Lucerna. Nel 1977 si affermò sulla scena internazionale sotto la direzione di H. von [...] Karajan al festival di Salisburgo. Si è esibita in tutti i più importanti palcoscenici musicali del mondo in un repertorio che spazia da Mozart a Beethoven, da Brahms a Berg, con particolare attenzione ...
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Cantante, compositore e violinista italiano (n. Cuggiono 1950). Dopo aver conseguito il diploma in violino presso il conservatorio di Genova, ha debuttato come autore nel 1974 con l'album Angelo Branduardi. [...] L'anno successivo ha conseguito il primo successo con La luna, seguito da Alla fiera dell'est (1976, basato su fiabe popolari e premiato dalla critica), La pulce d'acqua (1978) e Cogli la prima mela (1979). ...
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Violinista tedesco (Usingen 1845 - Londra 1908). Iniziò la sua attività concertistica come fanciullo prodigio, debuttando nel 1854. Studiò poi al conservatorio di Lipsia con F. David, dando inizio nel [...] 1865 a una fortunata carriera internazionale. Amico di Wagner, fu anche 1º violino nell'orchestra di Bayreuth. Compose musiche per violino e altri lavori strumentali e vocali-strumentali. ...
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Musicista (Venezia 1678 - Vienna 1741). Studiò col padre, Giovanni Battista, violinista della cappella di San Marco, e forse con G. Legrenzi. Di salute cagionevole, fu ordinato sacerdote nel 1703, e nello [...] dei lavori strumentali redatto da P. Ryom nel 1986 segnala circa 330 concerti solistici (di cui più di due terzi per violino), 45 concerti per due strumenti solisti e orchestra, 34 concerti di gruppo per tre o più strumenti solisti e orchestra d ...
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HEIFETZ, Jascha
Lorenzo Tozzi
(App. III, I, p. 810)
Violinista statunitense di origine lituana, morto a Los Angeles il 10 dicembre 1987. All'intensa attività solistica, H. ha abbinato una brillante [...] repertorio violinistico, come i Concerti di Bruch o di Čiajkovskij. Nonostante la libertà, per taluni anche discutibile, di alcune sue scelte interpretative (tempi, rubati, ecc.), H. ha lasciato una notevole impronta nel violinismo del nostro secolo. ...
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WIENIAWSKI, Henry
Michelangelo Abbadò
Violinista e compositore polacco, nato a Dublino il 10 luglio 1835, morto a Mosca il 31 marzo 1880. Studiò nel conservatorio di Parigi sotto la guida di L. Massart [...] per talento e buon gusto oltre che per profonda conoscenza delle risorse violinistiche. Fluidi e ben congegnati i due Concerti per violino e orchestra (molto eseguito tuttora il 2° in re minore), e di effetto sicuro il Souvenir de Moscou su temi ...
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Violinista e direttore d’orchestra italiano (n. Torino 1941), originario di Torre del Greco da cui ha ricevuto la cittadinanza onoraria, è considerato il più grande violinista italiano della sua generazione. [...] Beethoven, da Paganini ai contemporanei). Ideale interprete paganiniano, ha inciso tutti i Capricci e i Sei Concerti per violino e orchestra. Nel 1982 è stato nominato Cavaliere di Gran Croce, massima onorificenza italiana, dal pres. della Repubblica ...
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Violinista israeliano (n. Tel Aviv 1945). Dopo gli studî musicali all'accademia di Tel Aviv, dal 1958 si è perfezionato alla Juilliard School di New York. Avviato a una precocissima carriera concertistica, [...] l'infermità derivatagli dalla poliomielite, ha debuttato alla Carnegie Hall nel 1963, a Londra nel 1967. Considerato uno dei più grandi violinisti della sua generazione, ha suonato sotto la direzione di C. M. Giulini, Z. Mehta, D. Barenboim, e in duo ...
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Violinista italiano (n. Busto Arsizio 1944). Esordì a sette anni al Lirico di Milano; è stato allievo di G. Enescu e di C. Romano. Ha partecipato a numerose tournées in Italia e all'estero. Accademico [...] di Santa Cecilia (1978), ha collaborato con famosi direttori (S. Celibidache, W. Sawallisch, G. Prêtre) e suonato con orchestre quali la Royal Philharmonic di Londra e la Scala di Milano. Da sempre attento ...
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Violinista (Odessa 1908 - Amsterdam 1974), professore dal 1939 al conservatorio di Mosca, è stato uno dei più eminenti violinisti contemporanei. Ha dato concerti in tutta Europa e in America con trionfali [...] Ysaÿe. Durante la seconda guerra mondiale tenne concerti al fronte e a Leningrado assediata. Ha ricevuto il premio Stalin nel 1943. Violinista è anche il figlio Igor Davidovič (n. Odessa 1931), che ha studiato con il padre e ha vinto il primo premio ...
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violinista
s. m. e f. [der. di violino] (pl. m. -i). – 1. Suonatore di violino, sia che faccia parte di un complesso orchestrale, sia, più comunem., che si produca in pubblico come concertista: un grande, un famoso, un celebre v.; una v. di...
violina1
violina1 s. f. [dim. di viola1]. – Lo stesso, ma meno com., che violetta1, come nome region. di parecchie piante con fiori più o meno vistosi.