Mutter ⟨mùtër⟩, Anne-Sophie. – Violinista tedesca (n. Rheinfelden 1963). Iniziò la carriera nel 1976 al Festival di Lucerna. Nel 1977 si affermò sulla scena internazionale sotto la direzione di H. von [...] Karajan al festival di Salisburgo. Si è esibita in tutti i più importanti palcoscenici musicali del mondo in un repertorio che spazia da Mozart a Beethoven, da Brahms a Berg, con particolare attenzione ...
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Cantante, compositore e violinista italiano (n. Cuggiono 1950). Dopo aver conseguito il diploma in violino presso il conservatorio di Genova, ha debuttato come autore nel 1974 con l'album Angelo Branduardi. [...] L'anno successivo ha conseguito il primo successo con La luna, seguito da Alla fiera dell'est (1976, basato su fiabe popolari e premiato dalla critica), La pulce d'acqua (1978) e Cogli la prima mela (1979). ...
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Violinista israeliano (n. Tel Aviv 1945). Dopo gli studî musicali all'accademia di Tel Aviv, dal 1958 si è perfezionato alla Juilliard School di New York. Avviato a una precocissima carriera concertistica, [...] l'infermità derivatagli dalla poliomielite, ha debuttato alla Carnegie Hall nel 1963, a Londra nel 1967. Considerato uno dei più grandi violinisti della sua generazione, ha suonato sotto la direzione di C. M. Giulini, Z. Mehta, D. Barenboim, e in duo ...
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Violinista lettone (n. Riga 1947). Ha studiato violino col padre e con V. Sturestep al conservatorio di Riga, con D. Ojstrach e P. Bondarenko a quello di Mosca. Eccellente virtuoso, si è imposto all'attenzione [...] internazionale per una grande tecnica unita a un'interpretazione sempre meditata. Vincitore dei concorsi Čajkovskij di Mosca e Paganini di Genova, non disdegna nei suoi concerti anche la musica d'avanguardia ...
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Violinista, violista e direttore d'orchestra israeliano di origine russa (n. Mosca 1957). Dopo gli studi in Israele con I. Feher e il debutto nel 1973 con l'Orchestra filarmonica di Israele diretta da [...] si è diplomato presso la Juilliard School di New York sotto la guida di D. De Lay. La sua interpretazione dei concerti per violino e orchestra di F. Mendelssohn e di M. Bruch (sotto la direzione di C. Abbado) ha meritato, nel 1981, il Grand prix du ...
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Violinista e direttore d’orchestra italiano (n. Torino 1941), originario di Torre del Greco da cui ha ricevuto la cittadinanza onoraria, è considerato il più grande violinista italiano della sua generazione. [...] Beethoven, da Paganini ai contemporanei). Ideale interprete paganiniano, ha inciso tutti i Capricci e i Sei Concerti per violino e orchestra. Nel 1982 è stato nominato Cavaliere di Gran Croce, massima onorificenza italiana, dal pres. della Repubblica ...
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Violinista polacca naturalizzata britannica (Chełm 1928 - Miami 2020). Bambina prodigio negli anni Trenta, ha studiato al Conservatorio di Varsavia ed è stata allieva di K. Flesch e G. Enescu a Parigi. [...] di Brahms con la London Symphony Orchestra, il Concerto per violino di Tchaikovsky con la National Symphony Orchestra, le Sonate e Partite per violino solo di Bach. Per vent’anni ha collaborato con il Festival Internazionale di Pianoforte di Miami ...
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Violinista italiano (n. Busto Arsizio 1944). Esordì a sette anni al Lirico di Milano; è stato allievo di G. Enescu e di C. Romano. Ha partecipato a numerose tournées in Italia e all'estero. Accademico [...] di Santa Cecilia (1978), ha collaborato con famosi direttori (S. Celibidache, W. Sawallisch, G. Prêtre) e suonato con orchestre quali la Royal Philharmonic di Londra e la Scala di Milano. Da sempre attento ...
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Violinista statunitense di origine italiana (n. San Francisco 1918). Dopo gli studî con L. Persinger, M. Piastro e G. Kulenkampff, ha debuttato a soli 10 anni a San Francisco e a 11 alla Carnegie Hall [...] di New York, intraprendendo una brillante carriera concertistica in Europa e negli USA Si è distinto come interprete di Paganini, soprattutto dei 24 Capricci, di cui ha inciso per primo la versione originale, ...
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Violinista, compositore e musicologo francese (Parigi 1921 - Versailles 2011). Votatosi al jazz nel periodo bellico, negli anni Cinquanta rinunciò all'attività di strumentista per dedicarsi alla composizione [...] (Transplantation, Catalyse, Anna Livia Plurabelle) e alla musicologia, realizzando alcuni felici tentativi di mediazione tra la disciplina musicale accademica e l'approccio jazzistico. Memorabili, fra ...
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violinista
s. m. e f. [der. di violino] (pl. m. -i). – 1. Suonatore di violino, sia che faccia parte di un complesso orchestrale, sia, più comunem., che si produca in pubblico come concertista: un grande, un famoso, un celebre v.; una v. di...
violina1
violina1 s. f. [dim. di viola1]. – Lo stesso, ma meno com., che violetta1, come nome region. di parecchie piante con fiori più o meno vistosi.