BELLUM
L. Rocchetti
Personificazione della guerra nella religione e nella poesia in Roma. I poeti lo raffigurano di aspetto orrido e sanguinolento (Verg., Aen., i, 296: ore cruento; Ovid., Met., i, [...] 143: sanguinea manu) e Virgilio (Aen., vi, 278; cfr. Senec., Herc. fur., 655) lo pone nel mondo sotterraneo insieme con Sopor, Discordia e le Furie. Abbiamo in Plinio (Nat. hist., xxxv, 93) la notizia di una raffigurazione di B. in un quadro di ...
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Pigmalione
Antonio Martina
Figlio di Belo, re di Tiro, al quale successe, fratello di Didone (Elissa o Elissar) andata sposa a Sicheo (Sicharbas o Zicharbaal) suo zio e cognato. P., " auri caecus amore [...] ", come dice Virgilio (Aen. I 349), fonte di D., uccise a tradimento Sicheo, senza curarsi della sorella, alla quale anzi tenne nascosto il crimine. Non riuscì tuttavia a impadronirsi dei tesori, perché Didone, messa in guardia dall'ombra di Sicheo ...
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Trinacrida, Mons
Riferito all'Etna in Eg IV 71, ma il riferimento è allegorico come in altri versi della medesima egloga (vv. 27, 54, 69, 74). Si tratta di citazioni indirette per Bologna, ove Giovanni [...] del Virgilio aveva invitato D. a recarsi: nescius in tenera quod nos duo degimus herba / Trinacridae montis, quo non fecundius alter / montibus in Siculis pecudes armentaque pavit. V. anche MONGIBELLO. ...
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Nell'oltretomba dei Greci, degli Etruschi e dei Romani, C. è il vecchio e stizzoso nocchiero che traghetta le anime dall'una all'altra riva dell'Acheronte. Il suo nome allude al fiammeggiar degli occhi [...] funebre personaggio i poeti e gli artisti romani; ma certo un ricordo anche del C. etrusco si ritrova nei noti versi di Virgilio, Aen., VI, 299 segg.
Nella tarda antichità, C. appare di frequente come il simbolo stesso della morte, al posto di Ade (v ...
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Nardi, Iacopo
Alessandro Montevecchi
Nacque a Firenze il 20 luglio 1476 da Salvestro e Lucrezia di Bardo, in una famiglia appartenente al «popolo grasso». Ebbe una formazione umanistica e forse fu discepolo [...] di Marcello Virgilio Adriani. Questa cultura, tendenzialmente agnostica, N. la integrò con una profonda ispirazione religiosa legata all’insegnamento savonaroliano. Ai primi del Cinquecento iniziò la sua carriera politica e conseguì importanti ...
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SIMONELLI, Matteo
Federico Vizzaccaro
SIMONELLI, Matteo. - Nacque presumibilmente a Roma intorno al 1618, da Francesco (ignoto il nome della madre). Come puer cantor della cappella Giulia, nella basilica [...] di S. Pietro, fu allievo di Virgilio Mazzocchi almeno dal 30 aprile 1632 al 30 settembre 1633: qui dovette apprendere le prime nozioni pratiche e teoriche di musica, la tecnica del canto, le regole della grammatica latina. In seguito studiò con ...
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rigirare
Antonietta Bufano
Poche attestazioni del verbo, di cui una con costrutto transitivo, in Pg XXIII 125 salendo e rigirando la montagna, " perché e nell'Antipurgatorio e in ciascuno dei cerchi [...] del Purgatorio [D. e Virgilio] hanno percorso un tratto in giro: e rigirando è qui mero sinonimo di ‛ girando ' " (Porena; cfr. XXII 123 girando il monte, e XV 8, nella forma passiva: v. GIRARE). Per il Mattalia invece i due poeti " hanno ri-girato, ...
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animoso
. Questo aggettivo è presente soltanto in If X 37, là dove D., all'apparire di Farinata, dice che l'animose man del duca e pronte lo spinsero tra le sepulture a lui. Gli antichi commentatori, [...] vivo interesse ".
Si confronti in una situazione affine (incontro di D. con un personaggio di alto rilievo) come la sollecitudine di Virgilio si esprime, tra l'altro, proprio con l'alacre appigliarsi delle mani sue sul corpo di D.: Lo duca mio allor ...
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Euro
Ideale Capasso
Nome del vento di sud-est delle antiche rose greche e romane. E. era considerato un vento impetuoso che faceva sollevare i flutti (Omero Il. II 188, 192) e batteva fortemente le [...] coste. Virgilio lo fa anche soffiare dai monti Rifei, oltre i quali vivevano le indomite genti nordiche degli Iperborei che dal vento di E. erano battute (Georg. III 381-382).
D. dice che E. è il vento dominante sul golfo di Catania, reso caliginoso ...
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Gesuita (Xaronval, Lorena, 1589 - Pont-à-Mousson 1655); insegnò all'univ. di Pont-à-Mousson di cui scrisse la storia rimasta però incompleta; pubblicò la Parafrasi del Vangelo di Giovanni di Nonno di Panopoli [...] (1623); scrisse commenti a Virgilio e il Pharus Veteris Testamenti sive sacrarum quaestionum libri XV (1648), che è la sua più notevole opera di esegesi. ...
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virgiliano
(non com. vergiliano) agg. [dal lat. Vergilianus]. – Di Virgilio, poeta latino del I sec. a. C., o che è proprio, tipico del suo metodo, del suo stile: l’opera v.; la poesia v.; il poema v., l’Eneide; l’esametro v.; la malinconia...
epanodo
epànodo s. m. [dal lat. tardo epanŏdus, gr. ἐπάνοδος «regressione»]. – Figura retorica, detta con termine lat. regressio, consistente nella ripresa, ampliata con particolari, di una o più parole prima soltanto elencate o accennate;...