Stampatore inglese, nato nel 1706, a Wolverley. Calligrafo e incisore di pietre sepolcrali, si affermò poi come fabbricante e decoratore di oggetti di lamina di ferro dipinta. Verso il 1750 si mise a disegnare [...] e a fondere caratteri tipografici. Nel 1757 diede alle stampe un Virgilio, che fu molto ammirato; l'anno seguente divenne stampatore dell'università di Cambridge, e come tale pubblicò nel 1763 una Bibbia bellissima. Quindi si specializzò nella stampa ...
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voto (agg.)
Alessandro Niccoli
Aggettivo che qualifica ciò " che non contiene nulla ", " che non ha nulla dentro di sé "; ricorre prevalentemente in funzione attributiva e, in poesia, quasi sempre in [...] rima.
In If XXXIV 125 loco vòto, " privo di materia ", il sintagma si riferisce alla " cavità " dove Virgilio e D. sostano dopo aver superato il centro della terra. In altri esempi compare in senso estensivo o figurato, ma sempre riconducibile all' ...
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Tifeo (Tifo)
Clara Kraus
Uno dei giganti, figli del Tartaro e della Terra; per aver tentato di spodestare Giove, T. fu colpito dal suo fulmine e sprofondò sotto l'Etna (cfr. Ovidio Met. V 346-348, Fast. [...] 53; Ovidio Fast. IV 461; Seneca Thyestes 809; Lucano Phars. IV 596).
In Cv II V 14 D. cita due versi di Virgilio (Aen. I 664-665 " nate, meae vires, mea magna potentia, solus, / nate, patris summi qui tela Typhoëa temnis ") a dimostrazione del fatto ...
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stipa
Antonietta Bufano
Indica propriamente " legname minuto di scope, sterpi e altro, da far fuoco ", e, per estensione, " moltitudine di cose stivate insieme a guisa di fastello di stipa " (Tommaseo, [...] Dizionario). Può riferirsi anche a persone; perciò, quando D. dice che, lasciato il cerchio degli eretici, giunge, con Virgilio sopra più crudele stipa (If XI 3), " vuol che s'intenda che sotto il luogo dove pervennero erano stivate grandissime ...
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agognare
. Il verbo, in D. solo in poesia e sempre in rima, nella lingua due-trecentesca vale principalmente " desiderare con intensità ", sia in senso spirituale che fisico (si conoscono esempi in Giordano [...] e nel Giamboni). In If XXX 138, per rappresentare la propria vergogna dinanzi al rimprovero di Virgilio, D. paragona sé stesso a colui che, facendo un brutto sogno, crede che ciò che sta sognando sia realtà, e desidera sognare, / sì che quel ch'è, ...
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Filosofo epicureo (1º sec. a. C.), cui è stata attribuita senza certezza origine orientale. La sua scuola di Posillipo, come quella, anch'essa d'indirizzo epicureo, che Filodemo teneva ad Ercolano, fu [...] frequentata (in epoca variamente individuata, a seconda dei testi considerati, tra gli anni 47 e gli anni 30 a. C.) da Virgilio e da altri componenti del circolo di Mecenate. ...
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Grammatico latino, di Vicenza, vissuto a Roma nel 1º sec. d. C.; fu maestro di Quintiliano e di Persio. Dotto e spregiudicato, scrisse versi di poco conto e un'Ars grammatica, adattamento al latino della [...] grammatica greca di Dionisio Trace; di essa troviamo tracce in Carisio e in altri grammatici più tardi. Introdusse Virgilio come testo di studio nelle scuole. ...
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centauri
Giuseppe Izzi
. I c. campeggiano nel canto XII dell'Inferno (vv. 55 ss.), dove appaiono come guardiani dei violenti contro il prossimo, e dove costituiscono il centro poetico del canto. Essi [...] è Caco, da D. fatto centauro per l'interpretazione da lui data ai termini semihominis, semifer, con cui questi era chiamato in Virgilio, e con cui i c. erano chiamati in Ovidio, e collocato lontano dai suoi compagni per il furto frodolento.
In Pg ...
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temenza
Antonietta Bufano
Si alterna al più frequente ‛ tema ' (v.), e significa " timore ", " paura ", variamente motivati. In Pg XXVII 31 è la paura fisica del fuoco in cui si purificano i lussuriosi [...] (cfr. XXV 116 io temëa 'l foco), che paralizza D. e rende vane le esortazioni di Virgilio: " ... Pon giù omai, pon giù ogne temenza; / volgiti in qua e vieni: entra sicuro! ". / Ed io pur fermo: dove la contrapposizione a sicuro pone in risalto anche ...
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Scrittore (965 circa - 1027 circa), scolaro del vescovo Balderico; accompagnò (1014) Enrico II a Roma per l'incoronazione. Compose in esametri una vita di s. Cristoforo, densa di citazioni erudite, in [...] cinque libri; di questi il più importante è il Liber scolasticus, in cui tratta di poeti da lui studiati: Orazio, Persio, Giovenale, Boezio, Virgilio. ...
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virgiliano
(non com. vergiliano) agg. [dal lat. Vergilianus]. – Di Virgilio, poeta latino del I sec. a. C., o che è proprio, tipico del suo metodo, del suo stile: l’opera v.; la poesia v.; il poema v., l’Eneide; l’esametro v.; la malinconia...
epanodo
epànodo s. m. [dal lat. tardo epanŏdus, gr. ἐπάνοδος «regressione»]. – Figura retorica, detta con termine lat. regressio, consistente nella ripresa, ampliata con particolari, di una o più parole prima soltanto elencate o accennate;...