Scrittore greco (fine 2º o 3º sec. d. C.), autore di un poema epico Postomeriche (Τά μεϑ' ῎Ομηρον) in 14 canti, a noi giunto; da un passo del poema si deduce che forse era di Smirne. Fu detto Quinto Calabro [...] e Piccola Iliade quasi certamente per via indiretta, attraverso manuali di mitologia. Q. dimostra buona conoscenza dei poeti latini, in particolare di Virgilio. La narrazione è ordinata, i versi sono eleganti, ma l'ispirazione poetica è assente. ...
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(gr. Πρωτεύς)
Mitologia
Divinità minore della mitologia greca; vecchio dio marino, custodiva il gregge delle foche e di altre bestie marine di Posidone (4° libro dell’Odissea). Dimorava nell’isola di [...] sarebbe potuto ritornare a Sparta, benché P. cercasse di eluderlo assumendo vari aspetti. Questa è la versione del mito seguita da Virgilio nelle Georgiche.
In Erodoto P. appare come un re di Menfi in Egitto, contemporaneo di Menelao, a cui, dopo la ...
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(lat. Latinus) Eroe eponimo del popolo latino. Compare già in Esiodo, dove è detto figlio di Ulisse e di Circe, e signore, con il fratello Agrio, di una regione dell’estremo Occidente; più tardi è detto [...] dà in sposa la figlia Lavinia; poi, sorta discordia tra i due popoli, si allea con Turno e muore in battaglia contro Enea. Virgilio rielaborò la leggenda: L. non è figlio di Ulisse ma di Fauno; causa della guerra sono l’odio di Giunone e l’amore di ...
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Scrittore italiano d'arte e di estetica (Roma 1860 - Napoli 1930). Ricoprì importanti incarichi nell'ambito delle Antichità e Belle Arti a Firenze, Venezia e Napoli. Nelle sue opere si ispirò alle poetiche [...] ); Catalogo delle Gallerie di Venezia (1895); La beata riva (1900, con pref. di G. D'Annunzio); Sul fiume del tempo (1907); Dopo il canto delle Sirene (1911). Postumi furono pubblicati i saggi: San Francesco (1931); Virgilio dolcissimo padre (1931). ...
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VONDEL, Joost van den
Romana GUARNIERI
Poeta olandese, nato a Colonia da Joost V. e Sara Kranen il 17 novembre 1587, morto ad Amsterdam il 5 febbraio del 1679. Di famiglia originaria di Anversa, il [...] ma studiando pure con passione prima i francesi, specialmente G. du Bartas, e più tardi i classici latini, soprattutto Virgilio e Seneca.
Solo lentamente il V. venne invece mescolando la sua voce al clamore delle polemiche fra calvinisti, riformisti ...
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L’ipallage (gr. hypallagē´ «scambio, commutazione»), o enallage (vedi più avanti) dell’aggettivo, nella retorica classica è una figura che consiste nella diversione dell’orientamento sintattico dell’aggettivo, [...] , e si presenta come interscambiabilità di aggettivi tra due sintagmi; si può vedere in proposito la glossa di Servio al luogo virgiliano:
(5) tepidaque recentem
caede locum
nel quale l’attribuzione di tepida a caede e di recentem a locum viene ...
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Pittore, litografo e scrittore francese (Montargis, Loiret, 1767 - Parigi 1824). Allievo prediletto di J.-L. David, ne ereditò un formale linguaggio neoclassico. Vincitore, nel 1789, del Prix de Rome, [...] faticose composizioni. Tra le opere migliori Il seppellimento di Atala (1808, Parigi, Louvre), ispirato al romanzo di F.-R. Chateaubriand. Lasciò numerosi disegni e illustrazioni per Racine, Virgilio, Ossian, ecc., e il poema didattico La Peinture. ...
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LANDI, Costanzo
Stefano Benedetti
Nacque a Piacenza il 19 marzo 1521 da Gian Lodovico, conte di Compiano e Caselle del Po, e da Lucrezia Scotti dei conti di Sarmato, famiglie entrambe appartenenti alla [...] di Ippolita Malaspina marchesa di Scaldasole, destinataria di numerosi suoi epigrammi, e dove, oltre a tenere alcune lezioni su Virgilio, declamò un'orazione in difesa del latino ispirata al magistero di Amaseo, in cui esaltava i "saecula felicissima ...
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Poeta latino (1º sec. a. C.). Tra i grandi poeti dell'età cesariano-augustea e in particolare accanto ai due maggiori elegiaci, Catullo e Properzio, T. si distingue per una sua vena, che a torto si considererebbe [...] ; non si conosce il prenome; da un epigramma, attribuito a Domizio Marso, si apprende che morì ancora giovane, quasi contemporaneamente a Virgilio (perciò nel 19 o 18 a. C.); nacque dunque, con ogni probabilità, tra il 54 e il 49. Pare fosse di ...
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Pensatore e letterato (Firenze 3 maggio 1469 - ivi 21 giugno 1527). Figlio di Bernardo, dottore in legge (1430 o 1431-1500), e di Bartolomea de' Nelli. Grazie ai Ricordi del padre relativi agli anni 1474-87, [...] del De rerum natura (e dell'Eunuchus terenziano). È anche possibile che dopo il 1494 M. frequentasse le lezioni di Marcello Virgilio allo Studio. Non c'è prova che conoscesse il greco. Tra il 1492 e il 1494 cercò di stringere rapporti con Giuliano ...
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virgiliano
(non com. vergiliano) agg. [dal lat. Vergilianus]. – Di Virgilio, poeta latino del I sec. a. C., o che è proprio, tipico del suo metodo, del suo stile: l’opera v.; la poesia v.; il poema v., l’Eneide; l’esametro v.; la malinconia...
epanodo
epànodo s. m. [dal lat. tardo epanŏdus, gr. ἐπάνοδος «regressione»]. – Figura retorica, detta con termine lat. regressio, consistente nella ripresa, ampliata con particolari, di una o più parole prima soltanto elencate o accennate;...