FRANCESCHINI, Ezio
Claudio Leonardi
Nacque a Villa (dal 1926 Villa Agnedo), in Valsugana nel Trentino, il 25 luglio 1906 da Mario e da Maria Martinelli. Nel corso della prima guerra mondiale, nel 1915 [...] un gruppo di Studie note di filologia latina medievale dedicati in buona parte alla fortuna di Seneca tragico, di Virgilio e di Terenzio nel Medioevo, secondo una prospettiva di ricerca assai fortunata, quella della fortuna dei classici nel Medioevo ...
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Alfabeto
A. Petrucci
G. Tamani
A.M. Piemontese
H. Gustavson
PARTE INTRODUTTIVA
di A. Petrucci
Ogni a. è un sistema di segni dotato, in quanto tale, di una forte valenza simbolico-figurativa, e quindi [...] del 6°, in Italia, in un contesto difficile da definire, vengano per la prima volta adoperate in un codice di lusso (il Virgilio c.d. Augusteo: Roma, BAV, lat. 3256; Berlino, Staatsbibl., 2°, 416) delle iniziali di grande formato, ornate con motivi ...
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PARODI, Ernesto Giacomo
Guido Lucchini
– Nacque a Genova il 21 novembre 1862 da Elia e Teresa Raffetto.
Si laureò nella città natale nel 1885 con una tesi sulla Descrizione del dialetto genovese, discussa [...] volgarizzamenti, da quello dell’Eneide e dei Faits des Romains (cfr. I rifacimenti e le traduzioni italiane dell’"Eneide" di Virgilio prima del Rinascimento, in Studi di filologia romanza, II (1887), pp. 97-358; Le storie di Cesare nella letteratura ...
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GIUSSANI, Carlo
Michele Coccia
Nacque a Milano il 6 nov. 1840 da Giovanni e da Angela Carrera. Compiuti i primi studi a Milano presso il liceo ginnasio S. Alessandro (poi Beccaria), prese parte come [...] a una storia della letteratura romana", pp. 1-44, e da cinque capitoli monografici ("La lirica e Catullo", "Virgilio nel suo XIX centenario", "Seneca", "Tacito", "Frontone e Apuleio"), destinati a confluire nella Letteratura romana, Milano [1899 ...
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Nella tradizione retorica occidentale il termine amplificazione (lat. amplificatio, exaggeratio; greco áuxesis, da auxánō «accrescere») indica un complesso di tecniche che intensificano i discorsi con [...] 26-27); Omero, «rispuose il duca mio – siam, con quel greco / che le Muse lattar più che altro mai» (Purg. XXII, vv. 101-102); o Virgilio, «e quel savio gentil, che tutto seppe» (Inf. VII, v. 3), e «Io mi volsi al mar di tutto il senno» (Inf. VIII, v ...
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DALLE LASTE (Delle Laste), Natale
Paolo Preto
Nato a Marostica (Vicenza) il 30 marzo 1707 da Pietro e Margherita Tisocco, entrò in seminario a soli undici anni e conseguì a ventidue la laurea in teologia. [...] le prose d'occasione, per nozze, monacazioni, ingressi di pubblici rappresentanti, funerali, le traduzioni (in particolare di Orazio e Virgilio), le epigrafi, le prefazioni a libri altrui, i commenti, ma solo una piccole parte della sua infaticabile ...
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Ludovico Ariosto (Reggio Emilia 1474 - Ferrara 1533) trascorse quasi tutta la vita a Ferrara. Frequentò la società letteraria della corte estense, che stimolò i suoi primi esperimenti letterari in latino [...] realizza attraverso il raffinato innesto delle storie e dei personaggi dell’epopea romanza con i classici latini (Virgilio, Ovidio, Catullo, ecc.) e volgari (Dante, Petrarca, Boccaccio), immettendo così la tradizione canterina, radicata nei gusti e ...
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Il termine classicismo, che appare all’inizio dell’Ottocento, deriva dell’aggettivo sostantivato classico, a sua volta prosecuzione del lat. classicus, nell’accezione di «autore eccellente, da imitare». [...] di scegliere come modello un solo autore, il migliore (nel caso specifico del latino, Cicerone per la prosa, e Virgilio per la poesia), da studiare con intensità e devozione, assimilandone tutti i caratteri. Solo così poteva essere raggiunto un ...
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BELTRAMI, Achille
Piero Treves
Nato a Brescia il 4 ott. 1868, frequentò la scuola media nella sua città, dai monumenti di questa e dalle sue tradizioni storiche derivando ispirazione allo studio dell'antichità [...] , almeno nella commemorazione oraziana, alla "solita retorica imperialistica, di cui si fece tanto abuso in occasione del bimillenario virgiliano" e di cui troppo generosamente si volle dirlo immune, ma è anche vero che l'onesto erudito e austero ...
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Con l’espressione interlocutore generico si designa, in senso lato, l’interlocutore indeterminato, implicito, non identificato a cui ci si rivolge durante l’enunciazione. A tale uso si ricorre nel discorso [...] ), Vita d’un uomo. Tutte le poesie, a cura e con un saggio introduttivo di C. Ossola, Milano, Mondadori.
Virgilio, Publio Marone (1990), Bucoliche, a cura di M. Cavalli, Milano, Mondadori.
Renzi, Lorenzo, Salvi, Giampaolo & Cardinaletti, Anna (a ...
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virgiliano
(non com. vergiliano) agg. [dal lat. Vergilianus]. – Di Virgilio, poeta latino del I sec. a. C., o che è proprio, tipico del suo metodo, del suo stile: l’opera v.; la poesia v.; il poema v., l’Eneide; l’esametro v.; la malinconia...
epanodo
epànodo s. m. [dal lat. tardo epanŏdus, gr. ἐπάνοδος «regressione»]. – Figura retorica, detta con termine lat. regressio, consistente nella ripresa, ampliata con particolari, di una o più parole prima soltanto elencate o accennate;...