Sì, si può prediligere un’alternativa a discapito dell’altra: nell’uso corrente le due attribuzioni di genere si alternano pacificamente. Del resto, gli unici dizionari della lingua italiana dell’uso, a parte il Vocabolario Treccani on line, che agg ...
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È buona consuetudine marcare con la virgola la separazione tra discorso diretto e glossa didascalica seguente, ponendola dopo le virgolette alte (“”) o basse («»). Tra l'altro, fra gli scrittori non è [...] inusuale la virgola dopo discorso diretto pur se ...
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virgolette
virgolétte s. f. pl. [dim. di virgola]. – Due segni, per lo più simili a virgole, che nella scrittura si pongono, semplici o in coppia, prima e dopo la parola o le parole cui per qualche ragione si vuol dare particolare risalto...
virgolettare
v. tr. [der. di virgolette] (io virgolétto, ecc.). – Chiudere una o più parole, un passo, un nome, tra virgolette, nella scrittura e nella stampa: v. una citazione, un brano, il titolo di un’opera o di una rivista; il discorso...
La virgoletta è un segno di ➔ punteggiatura usato sempre in coppia per contrassegnare una o più parole come una citazione, un discorso diretto o una traduzione, oppure per connotare un’espressione di uso speciale o traslato. La virgoletta può...
VIRGOLETTE
Le virgolette possono essere di tre tipi:
–
Alte
(“ ”)
–
Basse
(« »)
–
Apici
(‘ ’)
Si usano in diversi contesti e con diverse funzioni:
– per delimitare un discorso diretto
«Felice notte, venerabile Jorge,» disse. «Ci attendevi?»...