VIRUS (v. ultravirus, XXXIV, p. 644; App. II, 11, p. 1056)
Franco SCANGA
Franco GRAZIOSI
Franco SCANGA
Elio BALDACCI
Luigi CAVALLI-SFORZA
Generalità. - Le conoscente acquisite in quest'ultimo decennio [...] conoscenza delle infezioni latenti è importante per l'impiego di vaccini antivirali (coltura su tessuti) e per le emotrasfusioni.
Virusbatterici (batteriofagi, fagi). - F. W. Twort e poco più tardi F. D'Herelle, più di quarant'anni fa, scoprirono l ...
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Tecnologie che controllano e modificano le attività biologiche degli esseri viventi per ottenere prodotti a livello industriale e scientifico.
Tecniche di controllo e modifica degli organismi viventi sono [...] e specifica di patologie altrimenti difficilmente individuabili. Per la profilassi sono stati sviluppati biopesticidi, ossia organismi (batteri, funghi, virus) capaci di parassitare le piante e di causare malattie nei parassiti. L’impiego delle b. è ...
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ecologìa micròbica Disciplina il cui obiettivo è lo studio delle interazioni tra microrganismi e ambiente; sviluppatasi a partire dagli anni Sessanta del 20° sec., essa ha rapidamente conosciuto sostanziali [...] micronicchia’ ecologica; il termine ‘comunità microbica’ è stato adottato proprio per definire questi gruppi di microrganismi, batteri, funghi, virus, alghe e protozoi, le loro funzioni e le loro interazioni. Grazie a questa diversità i microrganismi ...
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Nome dato da W. Waldeyer nel 1888 ai piccoli corpi intensamente colorabili, in genere di forma bastoncellare, visibili nel nucleo della cellula durante la mitosi. Secondo la teoria cromosomica, dimostrata [...] ha doppia elica, forma bastoncellare e le estremità sono ‘adesive’, per cui dopo che il virus è penetrato nella cellula ospite, il c. prende forma di anello. Nei batteri la regione che contiene il DNA viene detta nucleoide, per analogia con il nucleo ...
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Intervento su fatti, fenomeni, processi naturali (anche fisici o fisiologici) o meccanici, per modificarne o disciplinarne le condizioni o lo svolgimento, in base a determinate esigenze.
Biologia
Gli [...] temporale, che culmina con la produzione di circa 100 nuovi fagi e la lisi della cellula batterica infettata. In alternativa, il virus infettante può intraprendere uno sviluppo lisogenico, nel quale il suo DNA è inserito nel DNA della cellula ...
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transgenico Si dice di organismo nel quale sono stati inseriti, per mezzo di tecniche di biologia molecolare, geni provenienti da un altro organismo di specie diversa, o eterologo. Il materiale genetico [...] unica fonte di quantità cospicue di geni puri erano i virus; da quando sono stati disponibili i geni clonati è Per es., i semi di soia t. contengono un transgene batterico che conferisce alla soia la resistenza contro un erbicida, il glifosato. ...
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Biologo francese (n. Nancy 1920 - m. 2013). Vincitore con A. Lwoff e J. Monod del premio Nobel per la fisiologia o la medicina (1965), compì pionieristiche ricerche volte allo studio dell'analisi genetica [...] e J. Monod. Ha studiato in collab. con E. Wollman i meccanismi genetici dei batterî e dei virus e in particolare i fenomeni della coniugazione batterica in Escherichia coli. Con J. Monod ha indagato i meccanismi di trasferimento dell'informazione ...
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Ingegneria genetica
Vittorio Sgaramella
Definizioni e fondamenti
La genetica è una scienza teorico-sperimentale che cerca di spiegare il processo per cui da simile nasce simile. L'i. g. ne è un'applicazione [...] nell'uomo come in ogni altra cellula animale, vegetale o batterica, purché dotata dei relativi geni. Se questi sono giustapposti virali utilizzati per la preparazione dei vaccini, quali il virus 71 Epstein-Barr e il citomegalovirus. Per un'efficace ...
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Immunologia
Angela Santoni
Francesca Di Rosa
L'i. è la disciplina che studia il sistema immunitario (insieme di cellule e molecole circolanti nel sangue, nella linfa e negli organi linfoidi), le cui [...] es. quando le cellule dendritiche sono infettate dal virus dell'influenza, che è uno stimolo sufficiente all'induzione γδ può riconoscere ligandi non proteici, come lipidi di derivazione batterica, in associazione a molecole simili a quelle MHC. Il ...
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Negli ultimi due decenni vi è stato un enorme sviluppo nella conoscenza dei b. e, allo stesso tempo, un mutato interesse verso questi microrganismi. Infatti, mentre da un lato alcuni b. (come Escherichia [...] ; questa struttura a volte è molto più spessa del corpo batterico.
La struttura e funzione delle membrane cellulari è un problema risaputo, per es., che le cellule umane contengono spesso dei virus; la produzione in un b. di grosse quantità di DNA ...
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virus
vìrus s. m. [dal lat. virus «veleno»], invar. – 1. In biologia, termine con cui si designa un gruppo di organismi, di natura non cellulare e di dimensioni submicroscopiche, incapaci di un metabolismo autonomo e perciò caratterizzati...
positivizzarsi
v. intr. pron. Detto di un test diagnostico (o del suo esito), attestare la non benignità di un responso rispetto alla presenza di elementi come batteri, virus, sostanze nocive | Detto di persone, diventare positivi dopo essersi...