HAV, virus
Maria Cristina Morelli
Enterovirus a RNA che causa epatite acuta auto-limitante.
Epidemiologia
Il virus è diffuso in tutto il mondo ed è causa di circa 1,5 milioni di casi di epatite acuta [...] fulminanti). L’infezione va incontro a guarigione entro 6 mesi (l’infezione da HAV non cronicizza mai). Il soggetto infetto elimina il virus con le feci (ed è quindi infettante) sin dai 7÷10 giorni precedenti l’inizio dei sintomi, e continua fino a ...
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HBV, virus
Maria Cristina Morelli
Virus a DNA appartenente alla famiglia Hepadnaviridae, caratterizzata da spiccato tropismo per le cellule epatiche. È il virus responsabile dell’epatite B.
Struttura
Il [...] ’epatite B (➔ HBsAg, antigene).
Varianti e mutanti di HBV
In molti portatori cronici di HBV possono emergere varianti del virus a causa di mutazioni che si verificano durante la replicazione virale; le mutazioni più frequenti coivolgono il gene che ...
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orfano, virusVirus dotato di potere patogeno senza che tuttavia ne sia precisata la relazione causale con malattie note. Il termine fu coniato nel 1955 per indicare un vasto gruppo di virus, contrassegnato [...] di cellule coltivate in vitro, ma che all’epoca risultavano ancora senza una precisa relazione causale con malattie note; sono anche detti echovirus. Oggi sono considerati virus a RNA monocatenario appartenenti alla famiglia dei Picornavirus. ...
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parainfluenzale, virusVirus a RNA patogeno per l’uomo appartenente al gruppo dei Paramixovirus. I virus p. penetrano attraverso l’apparato respiratorio, sono ubiquitari e provocano malattie endemiche [...] raffreddore comune a rinofaringotonsilliti, tracheobronchiti, laringotracheiti, talora polmoniti. La diagnosi differenziale rispetto alle malattie da virus influenzali non è possibile sul piano clinico, ma solo con l’ausilio di analisi virologiche e ...
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JC, virusVirus di tipo polioma (➔) che colpisce la specie umana. Prende le iniziali dal nome del malato (John Cunningham) nel quale è avvenuto l’isolamento delle particelle virali in corso di leucoencefalite [...] multifocale progressiva. Questa malattia, gravissima, si presenta quando l’organismo ha una bassissima capacità di risposta immunitaria (immunodepressione) e il virus JC si riattiva distruggendo le cellule del sistema nervoso. ...
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Marburg, virusVirus della famiglia Filoviridae, responsabile di una malattia epidemica in Africa, caratterizzata da febbre settica, emorragie mucose, grave compromissione dello stato generale fino alla [...] morte (la mortalità per questa malattia va dall’80 al 90%). Il virus è detto M. dalla sua diffusione, nel 1967, fra il personale di un laboratorio di questa città tedesca, che aveva lavorato su colture cellulari di scimmie verdi provenienti dall’ ...
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Ebola, virusVirus della famiglia Filoviridae, così denominato perché la prima epidemia di febbre emorragica, da esso causata, si è sviluppata presso il fiume Ebola (Repubblica Democratica del Congo) [...] nel 1976. Nella stessa regione si è poi sviluppata una nuova violenta epidemia nel 2000. La sintomatologia comprende: febbre, cefalea, vomito, astenia, anoressia, dolori toracici, sintomi emorragici per ...
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virus informatico
vìrus informàtico locuz. sost. m. – Insieme di istruzioni destinato a danneggiare un sistema di calcolo (per es., attraverso la cancellazione di parte delle memorie). Il v. i. può essere [...] termine talvolta utilizzato impropriamente come sinonimo, e sono software che presentano caratteristiche simili a quelle dei virus biologici. Non possono essere eseguiti autonomamente senza un programma ospite; sono in grado di individuare possibili ...
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virus adenoassociato
Piccolo virus a DNA a singolo filamento usato in terapia genica come vettore virale. I virus adenoassociati (AAV) richiedono funzioni ausiliarie cellulari per la loro replicazione [...] integrarsi con alta frequenza nel genoma della cellula ospite, anche in assenza di proliferazione cellulare. Il genoma virale del virus selvatico si integra, inoltre, in maniera preferenziale in una regione del cromosoma 19 (banda 19q13.3) in virtù ...
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Virus della famiglia Filoviridae, così denominato perché isolato per la prima volta nel 1976 presso il fiume Ebola (Repubblica Democratica del Congo). Si tratta di un virus a RNA che causa epidemie di [...] ricercatori dell’univ. del Wisconsin, diretti da Yoshihiro Kawaoka, ha prospettato un metodo per disarmare geneticamente il virus, inattivandone il gene Vp30 e bloccandone così la moltiplicazione; ciò consentirebbe di lavorare su ceppi di E. innocui ...
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virus
vìrus s. m. [dal lat. virus «veleno»], invar. – 1. In biologia, termine con cui si designa un gruppo di organismi, di natura non cellulare e di dimensioni submicroscopiche, incapaci di un metabolismo autonomo e perciò caratterizzati...
vaiolo delle scimmie loc. s.le m. Malattia virale, affine al vaiolo umano, causata dal poxvirus che colpisce animali selvatici (in particolare piccoli roditori e scoiattoli) presenti nelle foreste pluviali africane, che è in grado di trasmettersi...