CROVERI, Paolo Antonio Teresio
Giuseppe Armocida
Nacque in Gassino, provincia di Torino, il 18 ag. 1887, da Giuseppe, veterinario nel suo paese, e da Maria Chiesa. Compiuti gli studi medi presso il [...] tra la patologia urnana e quella veterinaria, soprattutto in ordine a problemi importanti come quello dei "serbatoi di virus" extraumani. Questo lavoro ponderoso accrebbe la notorietà scientifica del C. e ne confermò le capacità di ricercatore e ...
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MARIANI, Giuseppe
Francesca Farnetani
– Nacque a Milano, da Lorenzo e da Francesca Peroglio, il 25 febbr. 1885. Superati gli studi liceali, si iscrisse alla facoltà di medicina e chirurgia dell’Università [...] e terapeutico delle tricofitine, ibid., 1923, vol. 64, pp. 587-603), sul virus erpetico (Nuovi contributi sperimentali allo studio dei virus erpetico, vaccinico, rabico, ibid., pp. 1308-1337; Experimentelle Untersuchungen und kritische Erwägungen ...
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MAFFUCCI, Angelo (Angiolo, Angelo Maria)
Stefano Arieti
Nacque a Calitri, nell'Alta Irpinia, il 17 ott. 1847 in una famiglia di agricoltori, da Michele e da Benedetta Nicolais. Il M., deludendo le aspettative [...] quale però, in caso di morte dell'embrione, trovava un buon terreno di coltura nell'albumina nutritiva (Dell'azione del virus carbonchioso sull'embrione di pollo, in Riv. internazionale di medicina e chirurgia, III [1886], pp. 445-460, in collab. con ...
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DA FANO, Corrado (Donato)
Giuseppina Bock Berti
Nato a Urbino il 1° giugno 1879, da Alessandro e da Adele Maroni, trovò la sua patria adottiva in Lombardia, ove il padre, chiamato nel 1892 a ricoprire [...] , da infiltrati perivascolari e gliali oltre che da tipiche inclusioni nucleari, lo indussero a supporre l'appartenenza del virus erpetico e di quello encefalitico allo stesso gruppo di agenti patogeni. Ulteriori studi lo portarono ad avvalorare l ...
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BELFANTI, Serafino
Domenico Celestino
Nato il 28 marzo 1860 a Castelletto sopra Ticino (Novara), seguì gli studi di medicina presso l'università di Torino, dove si laureò nel 1886. In tale università, [...] tempo e la capacità contagiante di questi anche a distanza di vari mesi dalla guarigione clinica (Sulla propagazione del virus difterico, ibid., X, 1 [1894], pp. 818 s.); riconobbe inoltre l'importanza etiologica del bacillo difterico nei riguardi di ...
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GABBI, Umberto
Mario Crespi
Nato a Casteldidone, in provincia di Cremona, il 19 apr. 1860, conseguì nell'Istituto di studi superiori di Firenze la laurea in scienze naturali nel 1882 e quella in medicina [...] dello pneumococco (Sopra un caso di tonsillite follicolare acuta infettiva. Contributo allo studio delle rare localizzazioni del virus pneumonico (microbio capsulato del Fränkel), in Lo Sperimentale, XLIII [1889], pp. 388-398), del quale descrisse ...
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RANZI, Andrea
Donatella Lippi
RANZI, Andrea. – Nacque a Pesaro il 13 settembre 1810, figlio naturale del conte Giulio Perticari della Petrella e di Teresa Ranzi Furlani.
A Pesaro compì i primi studi, [...] Metaxa, e nel 1843, Dello esperimento d’inoculazione del pus venereo istituito ne’ tempi odierni come valido sostegno del virus e come infallibile criterio diagnostico de’ morbi sifilitici: nota del dott. Andrea Ranzi con un saggio di pratiche ...
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CELLARIO (Cellaria), Francesco
Valerio Marchetti
Nato a Lacchiarella, in provincia di Milano, intorno al 1520, era figlio di un vinicellarius di nome Galeazzo. Entrato nell'Ordine francescano dei minori [...] a mantenere legami con l'Italia e in particolare con Mantova, "ubi magno cum illius civitatis periculo perfidiae suae virus effundebat" (Laderchi). Anzi, sembra che "statis diebus" vi si recasse in incognito, come confermerebbe anche una notizia dell ...
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GUARNIERI, Giuseppe
Alessandro Porro
Primo dei sei figli di Luigi, medico e patriota, e di Eloisa Qualeatti, nacque il 20 apr. 1856 a Offida, presso Ascoli Piceno, ove compì l'istruzione elementare. [...] Enc. medica italiana, XV, col. 1648, s.v. Vaiolo): tuttavia la sua ipotesi, in epoca antecedente la scoperta dei virus e dell'etiologia virale del vaiolo, fu generalmente accettata e ritenuta valida in ambito scientifico, e il Cytoryctes variolae ...
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DE RENZI, Salvatore
Vincenzo Cappelletti-Federico Di Trocchio
Nacque a Paternopoli (prov. di Avellino) il 19 genn. 1800, da Donato e Maria Rosaria Del Grosso. La famiglia, "già ricca e agiata" a dire [...] , delineava con ammirevole chiarezza una serrata analisi critica del vecchio concetto di miasma e sviluppava l'idea di virus (inteso come sostanza patogena trasmissibile di natura ignota e dotata di diverse velocità di riproduzione a seconda dei ...
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virus
vìrus s. m. [dal lat. virus «veleno»], invar. – 1. In biologia, termine con cui si designa un gruppo di organismi, di natura non cellulare e di dimensioni submicroscopiche, incapaci di un metabolismo autonomo e perciò caratterizzati...
vaiolo delle scimmie loc. s.le m. Malattia virale, affine al vaiolo umano, causata dal poxvirus che colpisce animali selvatici (in particolare piccoli roditori e scoiattoli) presenti nelle foreste pluviali africane, che è in grado di trasmettersi...