Proteine.Traffico delle proteine
Kai Simons
Marino Zerial
Ogni cellula eucariotica è compartimentata in diversi organelli mantenuti in comunicazione dinamica mediante l'uso di vescicole che trasportano [...] vescicole verso i loro siti accettori. Queste vie possono essere anche sfruttate dai virus per il loro ciclo cellulare. In condizioni sperimentali controllate, i virus vengono utilizzati per studiare le vie di traffico intracellulari.
Un essere umano ...
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(App. IV, i, p. 279; V, i, p. 366; v. chimica biologica, X, p. 110; App. II, i, p. 578)
La b. ha una posizione centrale nelle scienze della vita per i contenuti tematici, per le strategie sperimentali [...] Sträussler-Scheinker, il kuru e l'insonnia familiare fatale. A parte l'eccezionalità del fatto che una proteina (e non un virus o un microrganismo) determini una serie di malattie infettive, le ricerche tuttora in atto tendono a chiarire una serie di ...
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Biosfera. Origine ed evoluzione
Edward F. DeLong
David M. Karl
Per approfondire la conoscenza dell'origine della nostra biosfera, è opportuno fare riferimento a un utile e chiaro modello di vita minima. [...] vista logico.
Definizione dei sistemi viventi
Le unità di evoluzione
I virus evolvono, anche se di per sé non sono altro che la vita in quanto tale va attribuita alla cellula e non al virus.
Il concetto di unità di vita di per sé è poco studiato ...
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superavvolgimento In biologia e biochimica, importante proprietà strutturale sia del DNA sia delle proteine. S. del DNA è il ripiegamento o la torsione su sé stesso dell’ipotetico asse intorno al quale [...] , di particolare stabilità e frequente soprattutto nelle proteine fibrose, quali la cheratina, la tropomiosina e il tropocollagene, è stata osservata anche in proteine globulari, come la proteina di rivestimento del virus del mosaico del tabacco. ...
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Sigla della proteina codificata dal gene oncosoppressore TP53 localizzato sul cromosoma 17p13.1. La proteina p53 rileva la presenza di DNA danneggiato e arresta le cellule nella fase G1 del ciclo cellulare, [...] , come l’adenovirus e il papovavirus SV40, svolgono la loro attività tumorigenica mediante l’inibizione di p53. Entrambi i virus codificano proteine che si legano a p53 determinando il blocco della trascrizione dei suoi geni bersaglio e quindi una ...
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In biologia e in medicina, qualsiasi struttura capace di reagire a sollecitazioni specifiche, sviluppando una reazione caratteristica. In immunologia, struttura di membrana in grado di reagire con l’antigene [...] sono capaci di riconoscere molecole come gli ormoni, gli antigeni, i neurotrasmettitori, le immunoglobuline, le tossine batteriche, i virus, i farmaci e combinarsi con loro. L’estensione del concetto di r. a queste strutture molecolari ha consentito ...
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Macromolecole costituite da una, o più, lunghe catene polipeptidiche (dette anche protidi). Le p. costituiscono la classe di molecole organiche più abbondanti in tutti gli organismi viventi; si trovano [...] oncogeni il processo di trascrizione può essere invertito. H.M. Temin ipotizzò nel 1964 che l’RNA virale – per certi virus privi di DNA – venisse dapprima trascritto su un DNA a doppia elica e che successivamente questo DNA fosse integrato nel DNA ...
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TNF (Tumor necrosis factor)
Guido Poli
Una delle più importanti molecole infiammatorie, distinta in due varianti (TNF-α e TNF-β), che condividono ca. il 30% d’omologia strutturale (includente la regione [...] (condiviso con altri membri della famiglia, quali Fas ligando e TRAIL), particolarmente efficace contro cellule infettate da virus se in presenza d’IFN (co-stimolazione citotossica). Altri effetti importanti del TNF riguardano il metabolismo lipidico ...
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Trasduzione del segnale nei linfociti B
John C. Cambier
(Division of Basic Sciences, Department of Pediatrics, National Jewish Medical and Research Center Denver, Colorado, USA)
Idan Tamir
(Division [...] ' attività di Hck di cinquanta volte, in seguito alla sua interazione con la proteina Nef di HlV (Human lmmunodeficiency Virus, virus dell'immunodeficienza umana) la quale costituisce un ligando ad alta affinità per il dominio SH3 di Hck (Moarefi et ...
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Chimico e biologo francese (Dôle 1822 - Villeneuve l'Étang, Seine-et-Oise, 1895). Considerato il padre della microbiologia, a lui si devono sia la scoperta della fermentazione sia l'introduzione delle [...] della rabbia. Riuscì però, col contributo fondamentale di É. Roux, a mettere a punto un metodo di attenuazione del virus rabbico. Da qui l'importante prassi della vaccinazione preventiva. La spettacolarità dei risultati ottenuti da P. sull'uomo ha ...
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virus
vìrus s. m. [dal lat. virus «veleno»], invar. – 1. In biologia, termine con cui si designa un gruppo di organismi, di natura non cellulare e di dimensioni submicroscopiche, incapaci di un metabolismo autonomo e perciò caratterizzati...
vaiolo delle scimmie loc. s.le m. Malattia virale, affine al vaiolo umano, causata dal poxvirus che colpisce animali selvatici (in particolare piccoli roditori e scoiattoli) presenti nelle foreste pluviali africane, che è in grado di trasmettersi...