Centro degli Stati Uniti, nello stato di New York.
Nel 1947 G. Dalldorf e G.M. Sickles vi individuarono per la prima volta casi di infezione umana prodotti da virus particolari, detti appunto virus Coxsackie. [...] L’infezione ( coxsackiosi) si contrae essenzialmente per contagio diretto da uomo a uomo. Gli organi più colpiti sono il sistema nervoso (meningiti asettiche, encefaliti, sindromi parkinsoniane ecc.), ...
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Evoluzione in provetta
Susanne Brakmann
(Max-Planck-Institut für Biophysikalische Chemie Gottinga, Germania)
Manfred Eigen
(Max-Planck-Institut für Biophysikalische Chemie Gottinga, Germania)
L'evoluzione [...] ospiti possono essere prodotte in un reattore a flusso continuo per la coltivazione dei batteri.
La produzione continua di virus può essere realizzata con un apparato detto cellstat (fig. 2) che può essere diviso in due unità principali (Husimi ...
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Microbiologo (New York 1914 - La Jolla, San Diego, 1995). Prof. di batteriologia nell'univ. di Pittsburg (dal 1947), presso la quale è stato anche direttore del laboratorio per le ricerche sui virus; ha [...] condotto studî sulle malattie epidemiche e da virus. Per primo ha realizzato (1954-55) un vaccino antipoliomielitico (vaccino trivalente di S.) con tre ceppi virali patogeni, coltivati su cellule renali di scimmie e inattivati con formolo. ...
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La grande scienza. Cronologia scientifica: 1971-1980
1971-1980
1971
I problemi NP-completi. L'informatico americano Stephen Cook dà il primo esempio di problema algoritmico NP-completo. La classe NP [...] in specifici frammenti mediante gli enzimi di restrizione e, grazie a questa tecnica, realizza la prima mappa genetica del DNA dello stesso virus. Nathans condividerà con W. Arber e H.O. Smith il premio Nobel 1978 per la medicina o la fisiologia.
La ...
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mononucleòsi Aumento nel sangue di cellule mononucleate normali (monociti e linfociti) con comparsa in circolo di elementi atipici. La m. infettiva è una malattia acuta febbrile, causata dal virus di Epstein-Barr [...] (EBV), caratterizzata da peculiari segni ematologici (linfomonocitosi), tumefazioni dei linfonodi, spesso angina, talora aumento di volume della milza (splenomegalia) ...
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Genoma
Andrea Ballabio
Sandro Banfi
Il g. costituisce l'insieme delle informazioni genetiche e il materiale ereditario propri di un organismo. È contenuto nel DNA o, per alcuni virus, nell'RNA. A partire [...] per studi di funzione genica), di ratto e di cane. Inoltre, anche il numero di piccoli g. (vale a dire di virus, batteri, funghi oppure protozoi) che si è reso disponibile è notevolmente aumentato dalla fine del 20° secolo. Tra questi piccoli g ...
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Batteriologo (Montreal 1873 - Parigi 1949); prof. di biologia alla Yale University (1928-33) e poi all'Istituto Pasteur di Parigi. Importanti i suoi studî che portarono alla scoperta dei virus che infettano [...] le colture batteriche distruggendole, da lui stesso denominati batteriofagi (1917). Egli riuscì anche a dimostrare la natura corpuscolare del batteriofago, in seguito confermata dalle osservazioni al microscopio ...
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vettore virale
Vettore usato in terapia genica per il trasferimento degli acidi nucleici con funzione terapeutica. I vettori virali più utilizzati sono quelli basati sui retrovirus murini e aviari, sull’adenovirus [...] ottenuto da colture di cellule capaci di produrre il virus ingegnerizzato, oppure, in un numero minore di casi, adenovirus sono utilizzati ca. nel 13% dei casi e i virus adenoassociati nell’1%. Formulazioni basate sui liposomi e su complessi liposomi ...
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Commoner, Barry. - Biologo ed ecologo statunitense (New York 1917- ivi 2012). Prof. di fisiologia vegetale all’univ. di Washington, è stato uno dei pionieri nello studio delle interazioni tra virus e cellule [...] delle piante e del ruolo dei radicali liberi nel processo metabolico; ha applicato un rigoroso approccio scientifico ai problemi ambientali, mantenendo un attivo impegno militante. Nel 1966 ha fondato ...
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Patologo e biologo romeno (Galaţi 1874 - Parigi 1953), prof. all'Istituto Pasteur di Parigi, poi direttore scientifico dell'Istituto Jean-Alfred Fournier. Le sue ricerche hanno riguardato soprattutto le [...] malattie da virus (poliomelite, encefalite, herpes, rabbia) e la chemioterapia delle malattie infettive. ...
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virus
vìrus s. m. [dal lat. virus «veleno»], invar. – 1. In biologia, termine con cui si designa un gruppo di organismi, di natura non cellulare e di dimensioni submicroscopiche, incapaci di un metabolismo autonomo e perciò caratterizzati...
vaiolo delle scimmie loc. s.le m. Malattia virale, affine al vaiolo umano, causata dal poxvirus che colpisce animali selvatici (in particolare piccoli roditori e scoiattoli) presenti nelle foreste pluviali africane, che è in grado di trasmettersi...