Piante transgeniche e loro applicazioni nelle agrobiotecnologie
Maarten J. Chrispeels
(Department of Biology, University of California San Diego, California, USA)
Uwe Sonnewald
(Institut für Pflanzengenetik [...] si possono riprodurre al di fuori dell'ospite e ne utilizzano i meccanismi bio sintetici per la propria riproduzione. l virus passano da una pianta all'altra soprattutto grazie agli insetti, come, per esempio, le mosche bianche che si nutrono della ...
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Vaccini intelligenti
MMaria Lattanzi
Rino Rappuoli e Giuseppe Del Giudice
di Maria Lattanzi, Rino Rappuoli e Giuseppe Del Giudice
Vaccini intelligenti
sommario: 1. Introduzione. 2. Cenni di immunologia. [...] non metilati contenenti una citosina legata a una guanina tramite legame fosforico (CpG DNA). Il genoma dei Batteri e di molti Virus a DNA è particolarmente ricco di queste sequenze, che sono presenti anche nel DNA dei Vertebrati, dove, tuttavia, si ...
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risposta immunitaria
Meccanismo di difesa messo in atto con meccanismi naturali o acquisiti nei confronti di sostanze estranee (antigeni), quali microbi, virus, macromolecole estranee ecc., che penetrano [...] prodotti anticorpi specifici. Il sistema immunitario ha il compito di proteggere l’organismo dall’azione nociva di batteri, virus, funghi o di strutture molecolari comunque estranee chiamate antigeni. La prima difesa contro i microorganismi è fornita ...
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Microbiologo francese (Lione 1901 - Parigi 1989); direttore dell'istituto Pasteur di Atene (1930-35) e capo del servizio di ricerca dei virus presso l'istituto Pasteur di Parigi dal 1940. Prof. esterno [...] pontificio dal 1964. Le sue ricerche più significative sono state quelle nel campo della virologia e della patologia da virus e in particolare della rabbia, dell'influenza e della poliomielite. Ha dato un contributo fondamentale alla tecnica per la ...
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RNA
Elisabetta Ullu
Introduzione
Fino agli anni Settanta del 20° sec. le funzioni biologiche note dell'acido ribonucleico o RNA (Ribonucleic Acid) erano ristrette alla funzione codificante (RNA messagero [...] sono stati identificati solo in piante e animali e nei loro virus, ma non in organismi unicellulari. I siRNAs sono derivati da RNA di protezione contro infezioni virali, specificamente infezioni da virus con genoma di RNA a singolo filamento.
La ...
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IMMUNITÀ
Gino Doria
(XVIII, p. 893; App. II, II, p. 8; III, I, p. 844; IV, II, p. 155)
L'i. o resistenza dell'individuo verso le malattie infettive risulta dalla risposta dell'organismo contro l'invasione [...] , mentre TNFβ è una citochina di 25 Kd prodotta da cellule T attivate. La produzione di TNFα è indotta da endotossina, virus, batteri, mentre altre interleuchine (IL-2, IFN-γ, GM-CSF) ne aumentano la produzione. TNFβ è indotta da antigeni e mitogeni ...
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lentivirus
Stefania Azzolini
Retrovirus caratterizzati da un lungo periodo di incubazione negli organismi infettati e da meccanismi patogenetici diversi da tutti gli altri virus. Questi virus sono anche [...] integra nel genoma della cellula dando il via all’espressione delle proprie proteine virali. I lentivirus sono tra i virus maggiormente utilizzati nelle tecniche di terapia genica, ossia per l’inserzione di materiale genetico esterno all’interno di ...
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Il mondo a RNA
Nancy Maizels
(Department of Molecular Biophysics and Biochemistry, and of Genetics Yale University New Haven, Connecticut, USA)
Alan M. Weiner
(Department of Molecular Biophysics and [...] il plasmide a DNA svolge la stessa funzione del provirus nel ciclo della vita di un moderno retrovirus.
Il genoma del virus del mosaico del cavolfiore (CaMV) è un DNA circolare a doppia elica che si replica come elemento extra-cromosomico senza mai ...
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vaiolo
Malattia infettiva acuta, contagiosa ed epidemica, di natura virale, caratterizzata da un tipico esantema vescicolo-pustoloso. Il vaiolo umano e quello dei diversi animali sono provocati da virus [...] Il contagio avviene per contatto diretto, e successivamente ha un periodo di incubazione di 1÷2 settimane, durante il quale il virus si moltiplica nei linfonodi, nel midollo osseo, nella milza, nel fegato e nei reni. Nei primissimi giorni in cui si ...
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Genere (Chlamydia) di batteri gram-negativi. In passato, la loro filtrabilità e la difficoltà a individuarli al microscopio ottico li fece classificare come virus; in seguito furono considerati come forme [...] e le rickettsie; per essere virus, sono infatti troppo voluminosi, oltre a essere sensibili alle tetracicline. F.M. Burnet nel 1960 propose il termine Magnovirus, poi prevalse il nome Bedsonia, in onore del microbiologo inglese T. Bedson (1886-1969 ...
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virus
vìrus s. m. [dal lat. virus «veleno»], invar. – 1. In biologia, termine con cui si designa un gruppo di organismi, di natura non cellulare e di dimensioni submicroscopiche, incapaci di un metabolismo autonomo e perciò caratterizzati...
vaiolo delle scimmie loc. s.le m. Malattia virale, affine al vaiolo umano, causata dal poxvirus che colpisce animali selvatici (in particolare piccoli roditori e scoiattoli) presenti nelle foreste pluviali africane, che è in grado di trasmettersi...