virusvirus [s.m. invar. Lat. virus "veleno"; nell'uso scient. it. e internazionale Virus ] [BFS] Specie di particelle ultramicroscopiche infettive, identiche fra loro, ciascuna delle quali può riprodursi [...] penetrando in una cellula vivente di specie appropriata e utilizzandone all'uopo l'apparato biochimico: v. virus. ◆ [INF] Nella tecnica dei calcolatori elettronici, insieme di istruzioni destinato a danneggiare un sistema di calcolo (per es., ...
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retrovirus
retrovirus [Comp. di retro- e virus] [BFS] Nome dato a particolari Virus caratterizzati dalla capacità di trasmettere l'informazione genetica in senso inverso rispetto a quanto accade normalmente, [...] cioè dall'RNA contenuto nel virione al DNA integrato nel genoma della cellula ospite (grazie a un enzima, la transcrittasi inversa), senza causare la morte della cellula infetta ...
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Biologia
Organismo che trasporta un parassita (batterio patogeno, fungo, protozoo o virus) e lo trasferisce da un individuo (animale o Uomo) a un altro. Sono esempi comuni di v. alcuni animali ematofagi [...] di geni clonati in cellule di mammifero, i v. più usati sono derivati dal genoma del virus di scimmia SV40 e da quello del papilloma virus bovino. Anche i retrovirus (➔) possono funzionare come v.: v. retrovirali difettosi nella replicazione ma che ...
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. I "cristalli liquidi", o meglio le "fasi liquido-cristalline", sono uno stato della materia intermedio fra quello di un solido cristallino e quello di un liquido isotropo. Per estensione, con la stessa [...] risultano essere funzioni della concentrazione del soluto. Esempi di un tale comportamento sono offerti dalle soluzioni acquose del virus a mosaico del tabacco, di anfifili, di lipidi.
Strutture ordinate di tipo lamellare, simili a quelle dei c ...
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fago
fago [(pl.m. -gi) Der. del lat. scient. Phagus, dal suff. gr. -phágos, che è da phag✄éin "mangiare"] [BFS] Nome di virus filtrabili, parassiti di Batteri, dei quali provocano la dissoluzione; sono [...] incapaci di riprodursi al di fuori della cellula ospite e presentano una struttura relativ. complessa; più generic., sinon. di batteriofago ...
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La grande scienza. Cronologia scientifica: 1971-1980
1971-1980
1971
I problemi NP-completi. L'informatico americano Stephen Cook dà il primo esempio di problema algoritmico NP-completo. La classe NP [...] in specifici frammenti mediante gli enzimi di restrizione e, grazie a questa tecnica, realizza la prima mappa genetica del DNA dello stesso virus. Nathans condividerà con W. Arber e H.O. Smith il premio Nobel 1978 per la medicina o la fisiologia.
La ...
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La grande scienza. Cronologia scientifica: 1951-1960
1951-1960
1951
Sui gruppi di omotopia e di omologia. In una serie di articoli (Homologie singulière des espaces fibrés) Jean-Pierre Serre fornisce [...] da radiazioni nel topo non è di origine genetica, ma il risultato dell'attivazione da parte delle radiazioni ionizzanti di un virus dormiente, che può essere isolato e trasmesso da topo a topo.
1958
Teoria delle deformazioni. K. Kodaira e Donald C ...
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La grande scienza. Cronologia scientifica: 1961-1970
1961-1970
1961
Famiglia universale. Il giapponese Masatake Kuranishi mostra che esiste sempre un certo tipo di famiglia olomorfa di strutture complesse [...] provirus. Il primo a ipotizzare che il DNA virale possa essere mantenuto nella cellula ospite in assenza della formazione di nuovo virus è Howard M. Temin, della University of Wisconsin di Madison. Egli propone che l'RNA virale venga copiato nel DNA ...
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batteriofago
batteriòfago [Comp. di batterio e -fago (pl. -gi)] [BFS] Agente submicroscopico, capace di riprodursi soltanto all'interno della cellula batterica, determinandone il più delle volte la dissoluzione [...] (batteriolisi). Attualmente i b., chiamati comunem. anche fagi, sono considerati un gruppo di Virus parassiti specifici dei Batteri (Virus batterici); al microscopio elettronico, appaiono costituiti da una testa, poliedrica, che contiene il materiale ...
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autoassemblaggio
autoassemblàggio [Comp. di auto- e assemblaggio "sistemazione spontanea"] [BFS] A. di macromolecole: l'aggregazione spontanea, per mutuo riconoscimento, di subunità macromolecolari isolate [...] (proteine e acidi nucleici) così da formare una struttura di ordine superiore (per es., un Virus, un ribosoma, un microtubulo): v. aggregati macromolecolari: I 87 e. ...
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virus
vìrus s. m. [dal lat. virus «veleno»], invar. – 1. In biologia, termine con cui si designa un gruppo di organismi, di natura non cellulare e di dimensioni submicroscopiche, incapaci di un metabolismo autonomo e perciò caratterizzati...
vaiolo delle scimmie loc. s.le m. Malattia virale, affine al vaiolo umano, causata dal poxvirus che colpisce animali selvatici (in particolare piccoli roditori e scoiattoli) presenti nelle foreste pluviali africane, che è in grado di trasmettersi...