Oculista italiano (Padova 1907 - Cairo 1977), professore universitario dal 1939, ha insegnato clinica oculistica a Roma. Tra i suoi studî sono notevoli quelli sulle malattie oculari da virus, sull'oftalmologia [...] aeronautica, sul tracoma, lo strabismo, il glaucoma, il distacco della retina e la chirurgia oculare. Si ricordano: Vitamine in ofialmologia (1940), Il tracoma (1947), Le manifestazioni oculari delle malattie da virus e da rickettsie (1952). ...
Leggi Tutto
Antivirale (spesso indicato con la sigla AZT). Utilizzato a partire dalla seconda metà degli anni 1980, ha rappresentato il primo farmaco in grado di contenere l’infezione da HIV. Agisce come inibitore [...] della transcriptasi inversa, inibendo la replicazione del virus. ...
Leggi Tutto
tossina Sostanza biologica avente azione dannosa, anche a minime dosi, sugli organismi viventi. Le t. possono avere varia origine: microbica (elaborate da schizomiceti, miceti, virus), vegetale (fitotossine), [...] animale (zootossine). In medicina umana e veterinaria svolgono un ruolo patogenetico le t. batteriche, distinte in esotossine (veleni batterici di natura proteica, ad alto potere antigene, liberati dalle ...
Leggi Tutto
Centro degli Stati Uniti, nello stato di New York.
Nel 1947 G. Dalldorf e G.M. Sickles vi individuarono per la prima volta casi di infezione umana prodotti da virus particolari, detti appunto virus Coxsackie. [...] L’infezione ( coxsackiosi) si contrae essenzialmente per contagio diretto da uomo a uomo. Gli organi più colpiti sono il sistema nervoso (meningiti asettiche, encefaliti, sindromi parkinsoniane ecc.), ...
Leggi Tutto
Molecole glicoproteiche ad attività anticorpale, prodotte da linfociti B in risposta a una stimolazione antigenica(➔ immunità): la figura cellulare finale della serie di trasformazioni a cui va incontro [...] il problema della trasmissibilità di agenti patogeni virali. Il trattamento con estrazione alcolica fornisce una buona sicurezza per i virus dell’epatite B e HIV e l’adozione di opportune procedure (impiego di detergenti) ha reso ancora più sicuro ...
Leggi Tutto
Patologo statunitense (Davenport 1900 - Old Forge, New York, 1979). Nel 1945 entrò a far parte del Dipartimento di Sanità dello stato di New York. Si è dedicato allo studio dei virus poliomielitici, isolandone [...] due ceppi di nuovo tipo: i virus Coxsackie, responsabili nell'uomo della pleurodinia. Si deve, inoltre, a D. la scoperta del fenomeno dell'interferenza virale. ...
Leggi Tutto
Medico italiano (Lugo, Ravenna, 1872 - Milano 1943), prof. di igiene nelle univ. di Cagliari (1904-15) e di Padova (dal 1915); fornì la dimostrazione della filtrabilità dei virus del vaiolo vaccinico e [...] di quello umano ...
Leggi Tutto
OFTALMOBLENORREA (XXV, p. 193)
Giovanni Battista BIETTI
Oltre che dal gonococco questa forma di congiuntivite purulenta può essere sostenuta da altri batterî, quali il B. coli, il pneumococco, lo streptococco, [...] particolare, simile per certi aspetti a quello del tracoma, designato come virus della congiuntivite da inclusi, per la sua proprietà di dare caratteristiche inclusioni nell'epitelio congiuntivale. La prognosi è assai migliorata dopo l'introduzione ...
Leggi Tutto
Riferito all’ambito di un sottotipo. In particolare, in medicina si dice delle variazioni spontanee che spesso si verificano nei determinanti antigenici all’interno di un sottotipo di virus, per es. quelli [...] influenzali ...
Leggi Tutto
La grande scienza. Cronologia scientifica: 1971-1980
1971-1980
1971
I problemi NP-completi. L'informatico americano Stephen Cook dà il primo esempio di problema algoritmico NP-completo. La classe NP [...] in specifici frammenti mediante gli enzimi di restrizione e, grazie a questa tecnica, realizza la prima mappa genetica del DNA dello stesso virus. Nathans condividerà con W. Arber e H.O. Smith il premio Nobel 1978 per la medicina o la fisiologia.
La ...
Leggi Tutto
virus
vìrus s. m. [dal lat. virus «veleno»], invar. – 1. In biologia, termine con cui si designa un gruppo di organismi, di natura non cellulare e di dimensioni submicroscopiche, incapaci di un metabolismo autonomo e perciò caratterizzati...
vaiolo delle scimmie loc. s.le m. Malattia virale, affine al vaiolo umano, causata dal poxvirus che colpisce animali selvatici (in particolare piccoli roditori e scoiattoli) presenti nelle foreste pluviali africane, che è in grado di trasmettersi...