NERVOSO, SISTEMA (XXIV, p. 609)
Vittorio Challiol
Fisiopatologia. - La fisiopatologia del lobo frontale (v. cervello, IX, p. 829) negli ultimi anni ha maggiormente accentrato le ricerche di numerosi [...] , mentre le forme sporadiche riconoscerebbero un meccanismo flogistico, a cui, si osserva, dovrebbero rimanere estranei i virus filtrabili, dato che questi colpiscono elettivamente la sostanza grigia e dànno immunità, mentre in queste malattie la ...
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POLMONITE (XXVII, p. 716)
Giuseppe GIUNCHI
La terapia delle polmoniti batteriche ha subìto una profonda evoluzione nell'ultimo decennio in relazione con la scoperta dei sulfamidici e degli antibiotici. [...] malati di polmonite atipica primitiva, ma ancora non è possibile di esprimere un giudizio definitivo sul valore causale di questi virus. La malattia si manifesta dopo un periodo di incubazione di circa dieci giorni. L'inizio è graduale, senza brivido ...
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zoonosi Malattie che possono essere trasmesse naturalmente dagli animali vertebrati all’Uomo e viceversa. Accanto a questo termine, onnicomprensivo, ne esistono altri, usati a volte in sinonimia, aventi [...] trasmesse.
Z. emergenti o riemergenti
Tra le z. emergenti o riemergenti in diverse parti del mondo sono da segnalare il virus Nipah che, sconosciuto prima del 1999, ha determinato un’epidemia di encefalite in Malaysia; la febbre della Valle del Rift ...
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OCCHIO (XXV, p. 116; App. II, 11, p. 432)
Giovanni Battista BIETTI
Fisiologia. - I recenti progressi nelle conoscenze sulla fisiologia dell'o. riflettono soprattutto la elettrofisiologia, la circolazione [...] oleose agenti come una sorta di filtro colorato.
Patologia. - Un gruppo di acquisizioni riflette l'importanza degli adenovirus (virus adenoideo-faringo-congiuntivali o APC) per la genesi di congiuntiviti follicolari. Il tipo 8 si è riconosciuto così ...
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Le basi genetiche del cancro
Joseph F. Costello
(Ludwig Institute for Cancer Research, University of California San Diego, California, USA)
H.-J. Su Huang
(Ludwig Institute for Cancer Research, University [...] stessi fossero in grado di provocare il cancro, o che l'identificazione dei geni trasformanti codificati da questi virus potesse portare all'identificazione di analoghi geni tumorali endogeni nell'uomo, si è rivelata fondata. Un numero limitato di ...
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IMMUNOPATOLOGIA
Fernando Aiuti-Giuseppe Luzi
Le conoscenze acquisite in quest'ultimo ventennio su strutture e funzioni del sistema immunitario hanno consentito un particolare tipo di approccio in un [...] particolare è possibile che un sistema di sorveglianza insufficiente non sia in grado di controllare l'azione patogena dei virus oncogeni, come è ipotizzabile che una non controllata stimolazione cronica da parte di svariati antigeni possa favorire o ...
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pandemia
Mauro Capocci
Malattia dovuta a un agente infettivo che si diffonde in una zona molto vasta in diverse aree del mondo. Solitamente, una malattia supera lo stadio epidemico divenendo pandemica [...] rischi di nuove pandemie simili all’influenza spagnola del 1918 sono legati principalmente a due fattori: all’emergere di virus nuovi e all’insorgere di resistenza ai farmaci di agenti infettivi già esistenti. Il primo caso è illustrato dagli esempi ...
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Città dell’Inghilterra (200.200 ab. nel 2008), sulla sinistra dell’estuario del Tyne, a 13 km dal mare. I giacimenti carboniferi dei suoi dintorni e la profondità dell’estuario, che permise lo sviluppo [...] , fagiani e anatre), in cui ha particolare gravità. All’uomo l’infezione può trasmettersi per contatto con pollame o con virus conservati (infezioni da laboratorio). Il periodo d’incubazione varia da poche ore a 2-3 giorni e si manifesta con lesioni ...
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patogenicità
Capacità di un microrganismo di indurre una malattia all’interno di un altro organismo. Gli agenti patogeni capaci di determinare malattie infettive posseggono meccanismi, chiamati meccanismi [...] , deve anche essere permissiva, condizione che si realizza quando essa è in grado di mettere a disposizione del virus tutte le strutture metaboliche necessarie per la trascrizione completa del suo genoma e per la sintesi delle specifiche proteine ...
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herpes zoster
Malattia virale anche chiamata fuoco di Sant’Antonio. Questa malattia è un tipo di erpete, ossia un’affezione cutanea di origine virale caratterizzata da uno o più gruppi di vescicole su [...] particolare di erpete, in quanto si rivela a sede variabile, intercostale, facciale ecc., ed è provocato dallo stesso virus responsabile della varicella, in cui si osservano gruppi di grosse vescicole localizzate sempre su un solo lato del corpo ...
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virus
vìrus s. m. [dal lat. virus «veleno»], invar. – 1. In biologia, termine con cui si designa un gruppo di organismi, di natura non cellulare e di dimensioni submicroscopiche, incapaci di un metabolismo autonomo e perciò caratterizzati...
vaiolo delle scimmie loc. s.le m. Malattia virale, affine al vaiolo umano, causata dal poxvirus che colpisce animali selvatici (in particolare piccoli roditori e scoiattoli) presenti nelle foreste pluviali africane, che è in grado di trasmettersi...