MHC (Major histocompatibility complex)
Guido Poli
Insieme di proteine codificate da un’ampia regione del genoma dei Vertebrati (nell’uomo presente sul cromosoma 6 per 3,6 megabasi) essenziali per la [...] l’ambiente circostante e, in particolare, con la flora microbica; questa teoria è comprovata dal fatto che molti virus e batteri hanno adottato evolutivamente molecole in grado d’interagire funzionalmente con diversi meccanismi immunitari dell’ospite ...
Leggi Tutto
(TBC) Malattia infettiva, contagiosa e ubiquitaria, che deve il nome alla caratteristica formazione anatomopatologica (tubercolo elementare) prodotta, nei tessuti dell’organismo umano e animale, dall’agente [...] dell’epidemia, l’impiego di trattamenti medici e, a partire dagli anni 1980, l’associarsi dell’epidemia del virus HIV responsabile dell’AIDS. L’espandersi dell’emigrazione da paesi sottosviluppati, la comparsa dell’epidemia di AIDS, la presenza ...
Leggi Tutto
Fenomeno controllato geneticamente che determina la morte programmata di una cellula a un certo punto del suo ciclo vitale.
L’intero arco vitale della cellula può essere visto come l’esecuzione concertata [...] T, con conseguente abbassamento delle difese immunitarie a causa dei messaggi di a. che le poche cellule infettate dal virus inviano alle altre cellule; nelle malattie neurodegenerative, come l’Alzheimer, l’a. si verifica precocemente in un gran ...
Leggi Tutto
PALEOPATOLOGIA
Luigi Capasso
Termine con cui viene designata una particolare disciplina che ha per oggetto lo studio delle manifestazioni morbose di età preistorica e antica; in tal senso la p. rappresenta [...] studi ha consentito l'isolamento di agenti patogeni sempre più piccoli, fino alla recente dimostrazione della presenza del virus del vaiolo in una mummia infantile napoletana di età rinascimentale (Fornaciari) e del Tripanosoma cruzi in una mummia ...
Leggi Tutto
. L'e. e. - più comunemente conosciuta sotto la denominazione di rene artificiale - è un mezzo terapeutico capace di allontanare direttamente dal sangue sostanze endogene ed esogene tramite l'applicazione [...] immunitario, tipico di questi pazienti, favoriscono inoltre il contagio infettivo e in modo particolare quello da virus epatitico, di cui gli emodializzati possono più facilmente divenire portatori anche asintomatici: circa il 15% dei pazienti ...
Leggi Tutto
WASSERMANN, August von
Agostino PALMERINI
Mario BARBARA
Medico, nato il 21 febbraio 1866 a Bamberga, morto il 16 marzo 1925 a Berlino. Si laureò a Strasburgo nel 1888; nel 1890 divenne assistente nell'Istituto [...] s'ammette che la reazione sia dovuta a un cambiamento di equilibrî nel plasma provocato dalla presenza del virus sifilitico: i colloidi contenuti nel sangue sifilitico allo stato di equilibrio instabile, in presenza di un lipoide precipiterebbero ...
Leggi Tutto
Morbilità
Mirko D. Grmek
sommario: 1. Concetti e metodi. a) Orientamenti attuali dell'epidemiologia e definizione dei criteri di misura della morbilità. b) La malattia e le malattie: il problema della [...] ma soltanto cambiate. Il posto dei protozoi e della maggior parte dei batteri patogeni ‛classici' è stato occupato dai virus. Certe condizioni di habitat e di vita in comune facilitano l'apparizione di infezioni virali di nuovo tipo, trasmesse nelle ...
Leggi Tutto
Arteriosclerosi
Rodolfo Paoletti
Alberto Corsini
Andrea Poli
Alberico L. Catapano
L'arteriosclerosi (composto di arteria e sclerosi, indurimento) è un processo alterativo a carico delle arterie, [...] stesso (1993). Secondo questa teoria, un insulto chimico (ipercolesterolemia, fumo di sigaretta, omocistinemia, tossine, virus ecc.) o meccanico (elevata pressione sanguigna, interventi chirurgici ecc.) determinerebbe una disfunzione dell'endotelio ...
Leggi Tutto
Placenta
Rosadele Cicchetti
Red.
La placenta (dal greco πλακοῦς, "che ha forma schiacciata") è un annesso fetale di duplice origine costituito da una parte embrionale, il corion, e da una parte materna, [...] sangue della madre o da altre sostanze tossiche o incongrue; tuttavia, non riesce a impedire il passaggio di alcuni virus e degli agenti piogeni delle infezioni massive.
Grande importanza ha anche la funzione endocrina della placenta, in particolare ...
Leggi Tutto
Edema
Giancarlo Urbinati
Con il termine edema (dal greco οἴδημα, "gonfiore") si definisce un abnorme aumento del liquido interstiziale dei tessuti o di quello contenuto nelle cavità sierose (pleure, [...] sua diminuzione su quello venoso. L'aumento della permeabilità dell'endotelio capillare, di origine infettiva (batteri, virus), fisica (meccanica, termica), chimica o immunologica (reazioni da ipersensibilità), facilita la filtrazione del liquido dal ...
Leggi Tutto
virus
vìrus s. m. [dal lat. virus «veleno»], invar. – 1. In biologia, termine con cui si designa un gruppo di organismi, di natura non cellulare e di dimensioni submicroscopiche, incapaci di un metabolismo autonomo e perciò caratterizzati...
vaiolo delle scimmie loc. s.le m. Malattia virale, affine al vaiolo umano, causata dal poxvirus che colpisce animali selvatici (in particolare piccoli roditori e scoiattoli) presenti nelle foreste pluviali africane, che è in grado di trasmettersi...