FALCHI, Francesco
Giuseppina Bock Berti
Nacque a Chiaramonti (Sassari), da Cristoforo e da Maria Madau, il 28 febbr. 1848. Iscrittosi alla facoltà di medicina e chirurgia dell'università di Torino, [...] rabbia con le presunte, e fino ad allora non dimostrate, alterazioni istologiche della retina determinate dalla presenza del virus (Alterazioni istologiche nella rabbia sperimentale, in Riforma medica, VII [1891], 1, pp. 39 s., già comunicate al X ...
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ingegneria genetica
Antonio Fantoni
Manipolare il DNA per costruire nuova informazione genetica
Il DNA, la molecola di cui sono costituiti i singoli geni e gli interi genomi, può essere oggi rimodellato [...] da un piccolo cromosoma batterico, il vettore si chiama plasmide, mentre il più comune vettore virale viene ottenuto dal virus lambda.
La genoteca. Il DNA del vettore (termine che significa "trasportatore") viene tagliato in provetta con lo stesso ...
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DUCREY, Augusto
Giuseppe Armocida
Nacque a Napoli il 22 dic. 1860 da Giuseppe e da Amalia Mazzoni. Iscrittosi alla facoltà di medicina e chirurgia della sua città, fu allievo per l'anatomia umana normale [...] italiano delle malattie veneree e della pelle del 1889) e ne dette annuncio a tutti gli ambienti medici nel lavoro Il virus dell'ulcera venerea (in Gazz. intern. d. scienze mediche, XI [1889], p. 44). La notizia destò interesse e suscitò reazioni ...
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CODRONCHI, Giovan Battista
Carlo Colombero
Nacque a Imola il 27 ag. 1547 da Alessandro e Camilla Maltachetti. Compì i primi studi nella città natale, poi si recò a Bologna a studiare medicina, laureandosi [...] in questo campo) agli studi sull'eziologia dell'idrofobia: egli identifica la causa della malattia in un veleno (virus) che si trasmette attraverso il morso degli animali infetti. All'argomento è dedicato il De rabie,hydrophobia communiter dicta ...
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(X, p. 139; App. II, i, p. 579; III, i, p. 366; IV, i, p. 427; V, i, p. 619)
Gli orientamenti alla fine del Novecento
di Filippo Asole
Nessuna definizione può rendere l'idea del salto di qualità che la [...] e grandi manovre, molti problemi risultano superati. Il primo, e forse il più importante, era rappresentato dal rischio di contagio (virus dell'epatite e AIDS) da trasfusione perché un donatore infetto da poco tempo, in fase d'incubazione, sfugge ai ...
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RADIOBIOLOGIA (App. III, 11, p. 550)
Giovanni Silini
L'azione biologica delle radiazioni può essere visualizzata secondo stadi temporali successivi di durata molto variabile. Nel corso dello stadio fisico [...] partendo dalle proteine attraverso gli acidi nucleici (che sono presumibilmente le molecole bersaglio degli organismi viventi), i virus, i sistemi batterici, ecc. Gli eventi di natura strutturale e funzionale che conseguono all'irradiazione di questi ...
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LAURINSICH, Alessandro
Italo Farnetani
Nacque a Monfalcone il 29 maggio 1899 da Giuseppe, triestino, e da Leopoldina Worrell, originaria della Moravia.
A Monfalcone, ove il padre, laureato in medicina [...] che pubblicò in questo periodo si ricordano: Sul potere virulicida del colostro e del latte per le colture di virus vaccino in membrana corion-allantoidea di pollo. Contributo allo studio dell'immunità trofogena, ibid., XLIX (1941), pp. 421-434 ...
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CALIFANO, Luigi
Giancarlo Vecchio
Nacque a Salerno il 12 ott. Igoi da Giuseppe, magistrato, e da Elimena Maida. Orfano di padre, fu educato da uno zio paterno, Salvatore, che gli comunicò una profonda [...] e la biochimica batteriche. Intercalati variamente in questi tre campi principali di interesse, condusse poi studi sui virus, su alcuni aspetti della fisiopatologia del sangue e della tiroide e, infine, alcuni studi monografici sull'immunità ...
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FAVALORO, Giuseppe
Giuseppina Bock Berti
Nato a Ustica (Palermo) da Antonino e da Francesca Calderaro il 21 genn. 1897, studiò medicina e chirurgia presso l'università di Palermo, ove dal 1915 al 1917 [...] dell'epitelio corneale: le traumatiche, che denominò "cherato-endoteliti disciformi ectogene"; le endogene, da sifilide, tubercolosi, virus erpetico, le distrofiche, che, sulla scorta di una accurata rassegna bibliografica e di numerose osservazioni ...
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CONCETTI, Luigi
Arnaldo Cantani
Nacque a Viterbo il 6 marzo del 1854da Raffaele e da Teresa Castori in una famiglia di modesta posizione. Studiò lettere nel seminario della sua città, iscrivendosi poi [...] il capitolo sulla Tosse convulsiva (ibid., pp. 283-317).
Il C. sostenne inoltre la varia localizzazione del virus poliomielitico e coniò il termine clinico di polioencefalomielite. Tra le malattie delle ghiandole a secrezione interna studiò quelle ...
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virus
vìrus s. m. [dal lat. virus «veleno»], invar. – 1. In biologia, termine con cui si designa un gruppo di organismi, di natura non cellulare e di dimensioni submicroscopiche, incapaci di un metabolismo autonomo e perciò caratterizzati...
vaiolo delle scimmie loc. s.le m. Malattia virale, affine al vaiolo umano, causata dal poxvirus che colpisce animali selvatici (in particolare piccoli roditori e scoiattoli) presenti nelle foreste pluviali africane, che è in grado di trasmettersi...