Glicoproteina strutturale, presente nella membrana cellulare degli eritrociti dei Vertebrati, composta da un’unica catena polipeptidica di 131 amminoacidi alla cui estremità N-terminale è legata una catena [...] . La regione glucidica della g., ricca di acido sialico, sporge all’esterno della membrana eritrocitaria e contiene, nell’uomo, sia gli antigeni specifici per i gruppi sanguigni (A, B o O) sia i siti cui si legano alcuni virus patogeni. ...
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DNA ricombinante
Rino Rappuoli
Porzione di genoma prelevato da un organismo e trasferito in altri microrganismi così da essere espresso in condizioni controllate ottendo in questo modo le proteine codificate [...] Il primo esempio di applicazione della tecnica del DNA ricombinante nel campo dei vaccini è rappresentato dal vaccino contro il virus dell’epatite B (HBV), disponibile oramai da più di 20 anni. Questo vaccino è costituito dall’antigene di superficie ...
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Fisiologo (Longlier, Lussemburgo, 1899 - Bruxelles 1983). Lavorò prima a Berlino e poi all'Istituto Rockefeller di New York; dal 1949 direttore dell'Istituto Bordet di Bruxelles. Per primo ha applicato [...] ; ha apportato fondamentali contributi alla conoscenza delle strutture intracellulari, isolando i mitocondrî, scoprendo i microsomi e il virus del sarcoma di Rous. Per queste ricerche nel 1974 gli fu conferito, insieme ai suoi collaboratori G. E ...
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Medico e virologo (Ann Harbor, Michigan, 1915 - Needham, Mass., 2008), prof. alla scuola di igiene della Harvard University (Cambridge, Mass.). Ebbe il premio Nobel per la medicina o fisiologia nel 1954, [...] e la preparazione di un vaccino, sperimentato con successo dal 1949, contro la poliomielite e contro altre infezioni da virus (polmonite, influenza, ecc.). Nel 2004 pubblicò la sua autobiografia, Growing pathogens in tissue cultures. Fifty years in ...
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NATHANS, Daniel
Marco Vari
Biologo molecolare statunitense, nato a Wilmigton (Delaware) il 30 ottobre 1928. Ha iniziato la sua attività come clinico presso l'Istituto nazionale per la ricerca sul cancro [...] della molecola del DNA.
In particolare ha rivolto le sue ricerche allo studio della struttura genetica del simian virus 40 (SV40), responsabile dei tumori nella scimmia. Utilizzando le endonucleasi di restrizione (enzimi che hanno la capacità di ...
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retroplasmide
Elemento mobile capace di integrarsi nel genoma di una cellula svolgendo la stessa funzione di un provirus nel ciclo vitale di un retrovirus. Il plasmide Mauriceville, dotato di un genoma [...] può essere definito un retroplasmide, in cui il plasmide a DNA svolge la stessa funzione di un provirus. Il genoma del virus del mosaico del cavolfiore (CaMV) è un DNA circolare a doppia elica che si replica come elemento extra-cromosomico senza mai ...
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In embriologia, l’abbozzo dell’asse cerebrospinale detto anche tubo neurale.
In anatomia, l’insieme delle due masse, encefalica o spinale (➔ nervoso, sistema). Neurassite è termine generico che comprende [...] le varie forme di encefalite (encefalite epidermica, americana o di St. Louis, giapponese, del tifo esantematico, da virus Coxsackie, erpetica, postvaccinica e parainfettiva), la neuromielite ottica, la poliomielite anteriore acuta e, secondo alcune ...
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RADIOBIOLOGIA (App. III, 11, p. 550)
Giovanni Silini
L'azione biologica delle radiazioni può essere visualizzata secondo stadi temporali successivi di durata molto variabile. Nel corso dello stadio fisico [...] partendo dalle proteine attraverso gli acidi nucleici (che sono presumibilmente le molecole bersaglio degli organismi viventi), i virus, i sistemi batterici, ecc. Gli eventi di natura strutturale e funzionale che conseguono all'irradiazione di questi ...
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trasduzione In biologia molecolare e cellulare, t. del segnale: la capacità di una cellula di convertire uno stimolo esterno in una particolare risposta cellulare (➔ recettore).
In genetica, processo di [...] in opposizione al ciclo litico dei fagi litici, ➔ lisogenia). Nella t. specializzata i geni batterici sono incorporati nel genoma del virus a causa di un distacco anomalo del profago dal cromosoma batterico, in seguito al quale il DNA del fago porta ...
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SIMBIOSI (XXXI, p. 791)
Michele Sarà
Il fenomeno della s. è oggi generalmente definito come un'associazione costante, intima e di mutuo vantaggio fra specie diverse. Anche se vi sono biologi che v'includono [...] e batteri, fra funghi, fra alghe, fra Protozoi, fra alghe e funghi (nella formazione dei Licheni), fra virus e piante, fra virus e animali, fra batteri e piante, fra batteri e animali, fra alghe e animali, fra piante diverse e fra animali diversi ...
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virus
vìrus s. m. [dal lat. virus «veleno»], invar. – 1. In biologia, termine con cui si designa un gruppo di organismi, di natura non cellulare e di dimensioni submicroscopiche, incapaci di un metabolismo autonomo e perciò caratterizzati...
vaiolo delle scimmie loc. s.le m. Malattia virale, affine al vaiolo umano, causata dal poxvirus che colpisce animali selvatici (in particolare piccoli roditori e scoiattoli) presenti nelle foreste pluviali africane, che è in grado di trasmettersi...