Nome del vecchio gruppo A degli Arbovirus. Sono virus a RNA sferiformi, di 25-70 mm di diametro, molto sensibili al calore. Sono responsabili di una malattia febbrile talora associata a manifestazioni [...] esantematiche e di una encefalite febbrile ...
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AIDS
Giuseppe Visco
Ubaldo Visco Comandini
Silvia Franceschi
È la sigla dell'inglese Acquired immune-deficiency syndrome, "sindrome da immunodeficienza acquisita", malattia causata da un virus che [...] HIV-1 e HIV-2 che provocano l'AIDS, e quelli dotati della proprietà di 'trasformare' le cellule (effetto oncogeno), come i virus HTLV-1 e HTLV-2 che provocano rispettivamente una forma di leucemia e una malattia del sistema nervoso. L'HIV-1 è il ...
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La seconda rivoluzione scientifica: scienze biologiche e medicina. Microbiologia
William C. Summers
Microbiologia
La microbiologia ebbe inizio con l'invenzione del primo strumento, il microscopio ottico, [...] stomaco, ma soprattutto, nel corso degli ultimi quindici anni, si è sviluppata un’accesa discussione circa la possibilità che il virus HIV non sia la causa dell’AIDS in quanto non soddisferebbe secondo alcuni virologi e biologi i postulati di Koch ...
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In virologia, membrana esterna che avvolge il capside, presente in alcuni virus (definiti per tale ragione rivestiti) e composta da fosfolipidi, avente la funzione di fornire ad essi protezione strutturale [...] e meccanica ...
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Biologia
Si dice di ceppi virali non capaci di replicarsi autonomamente; i virus d. riescono a riprodursi se infettano una cellula contemporaneamente a un altro virus (chiamato adiuvante o helper) in grado [...] di supplire il loro deficit.
Linguistica
In grammatica, verbi d., i verbi con paradigma incompleto, che abbiano cioè solo alcuni tempi o alcune persone (per es., urgere, piovere ecc.); nomi d., quelli ...
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Sigla di enteric cytopathogenic hhuman orphans; nome dato nel 1955 a un gruppo relativamente omogeneo di virus isolati inizialmente dall’intestino umano, oggi noti come virus a RNA monocatenario appartenenti [...] alla famiglia dei picornavirus (➔) ...
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In biologia, agente patogeno di natura proteica e con elevata capacità moltiplicativa, responsabile delle encefalopatie spongiformi trasmissibili (EST), malattie neurodegenerative che hanno esito fatale [...] agente infettivo con caratteristiche non convenzionali: ha dimensioni più piccole dei virus ed è incredibilmente resistente alle procedure impiegate per rimuovere o inattivare virus, batteri, funghi o altri microrganismi noti. Metodi fisici, come il ...
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lentivirus
Stefania Azzolini
Retrovirus caratterizzati da un lungo periodo di incubazione negli organismi infettati e da meccanismi patogenetici diversi da tutti gli altri virus. Questi virus sono anche [...] integra nel genoma della cellula dando il via all’espressione delle proprie proteine virali. I lentivirus sono tra i virus maggiormente utilizzati nelle tecniche di terapia genica, ossia per l’inserzione di materiale genetico esterno all’interno di ...
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vaiolo
Malattia infettiva acuta, contagiosa ed epidemica, di natura virale, caratterizzata da un tipico esantema vescicolo-pustoloso. Il vaiolo umano e quello dei diversi animali sono provocati da virus [...] Il contagio avviene per contatto diretto, e successivamente ha un periodo di incubazione di 1÷2 settimane, durante il quale il virus si moltiplica nei linfonodi, nel midollo osseo, nella milza, nel fegato e nei reni. Nei primissimi giorni in cui si ...
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Genere (Chlamydia) di batteri gram-negativi. In passato, la loro filtrabilità e la difficoltà a individuarli al microscopio ottico li fece classificare come virus; in seguito furono considerati come forme [...] e le rickettsie; per essere virus, sono infatti troppo voluminosi, oltre a essere sensibili alle tetracicline. F.M. Burnet nel 1960 propose il termine Magnovirus, poi prevalse il nome Bedsonia, in onore del microbiologo inglese T. Bedson (1886-1969 ...
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virus
vìrus s. m. [dal lat. virus «veleno»], invar. – 1. In biologia, termine con cui si designa un gruppo di organismi, di natura non cellulare e di dimensioni submicroscopiche, incapaci di un metabolismo autonomo e perciò caratterizzati...
vaiolo delle scimmie loc. s.le m. Malattia virale, affine al vaiolo umano, causata dal poxvirus che colpisce animali selvatici (in particolare piccoli roditori e scoiattoli) presenti nelle foreste pluviali africane, che è in grado di trasmettersi...