(lat. Visigothi) Popolazione dei Germani orientali, appartenente alla gente dei Goti.
Origini ed espansione in Occidente
I V., secondo il loro antico mito, emigrarono dalle rive del Baltico nella Russia [...] per il riconoscimento del nuovo re Roderico trassero profitto gli Arabi, stabilitisi a Tangeri fin dall’epoca del re visigoto Vamba (672-80), per attraversare lo Stretto di Gibilterra e sbarcare nella Penisola Iberica. Il loro arrivo modificò il ...
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Figlia (497 circa - 531) di Clodoveo re dei Franchi; i maltrattamenti a cui l'assoggettava, perché cattolica, il marito Amalarico re dei Visigoti provocarono l'invasione della Spagna da parte del fratello [...] di lei Childeberto; Amalarico, sconfitto, fu ucciso ...
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Figlio (m. 484) di Teodorico I, fu riconosciuto re alla morte del fratello Teodorico II, da lui ucciso (466). Sotto il suo governo il regno dei Visigoti, rompendo i vincoli che come federato lo legavano [...] Gallia meridionale e gran parte della penisola iberica; gli fu riconosciuto il regno da Giulio Nepote. Si servì della collaborazione di giuristi romani per la codificazione delle leggi visigotiche (Edicta, 475 circa), di cui ci sono giunti frammenti. ...
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Regnò nella penisola iberica e nella regione dei Pirenei da solo tra il 642 e il 649, poi, fino alla morte (653), insieme col figlio Recesvindo. Aperto alla cultura, ordinò la compilazione della Lex Wisigothorum, [...] poi chiamata "Fuero Juzgo" (Forum iudicum), codice di leggi comuni per i Visigoti e i Romani suoi soggetti, che Recesvindo completò e promulgò. ...
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Cognato e successore (m. Barcellona 415) di Alarico (410), sposò a Narbona (414) Galla Placida, sorella dell'imperatore Onorio, dopo aver vinto con Costanzo, generale di Onorio, l'usurpatore Giovino; ma, non ottenendo il riconoscimento imperiale, si ribellò e prese Tolosa; privato dei viveri fornitigli dall'Italia, passò in Spagna ove a Barcellona gli nacque il figlio Teodosio, morto poco dopo. Fu ...
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Fratello (m. 419) di Ataulfo; dopo l'uccisione di questo (415) fu proclamato re. Stabilì il regno del suo popolo in Spagna. Benché nemico dei Romani e della loro civiltà, come federato dei Romani combatté contro quelle popolazioni barbariche, come gli Alani, che avevano occupato parte della Penisola Iberica, e riuscì a sottometterle. Ottenne quindi dall'imperatore d'Occidente, Onorio, l'Aquitania come ...
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Figlio (m. 453) di Teodorico I, tentò anch'egli, come il padre, di imporsi in Provenza ma ne fu distolto con donativi dal prefetto d'Arles, Ferreolo; al suo ritorno a Tolosa, cadde assassinato dai fratelli. ...
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Greco di nascita (m. 687), divenne il 29º re dei Goti, dopo aver costretto il regnante Vamba a rinunciare al trono. Unto re nel 680, favorì la Chiesa e appoggiò il papato contro il monotelismo. ...
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Successore (m. Siviglia 548) di Amalarico nel 531. Per difendere la Spagna combatté a lungo, con alterni successi, contro i Franchi, e anche contro i Bizantini. Morì assassinato nel suo palazzo di Siviglia. ...
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Generale (m. Siviglia 549) del re Teudi, alla morte di questo fu eletto (548) a succedergli essendosi distinto precedentemente combattendo i Franchi. Morì assassinato durante un banchetto. ...
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visigotico
viṡigòtico agg. (pl. m. -ci). – Dei Visigoti, uno dei due gruppi (l’altro è costituito dagli Ostrogoti) in cui si divise l’antica popolazione germanico-orientale dei Goti, stanziato in età romana nel Ponto e di qui penetrato, tra...
visigoto
viṡigòto agg. e s. m. (f. -a). – Appartenente, relativo alla popolazione dei Visigoti (lat. Visigothi o Wisigothi): il Regno v.; la lingua v. (e come s. m. il visigoto); le incursioni dei V. in Italia. In funzione di agg., sostituisce...