CASTRUM NOVUM
P. A. Gianfrotta
Colonia maritima civium Romanorum insediata nella parte settentrionale costiera del territorio cerite, attuale Santa Marinella, nella prima metà del III sec. a.C.
Fu forse [...] con gli accenni di Rutilio Namaziano (I, 227-236) che ne osserva dal mare le definitive rovine - il devastante passaggio dei Visigoti è di otto anni prima (410) - attribuendo a esse, con poetica trasposizione di tempo e di luogo, illustri origini ...
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Comune dell’Emilia-Romagna (653 km2 con 158.247 ab. nel 2020), capoluogo di provincia. È situata nella bassa pianura, nell’area meridionale del delta padano, a poca distanza dal Mare Adriatico, cui è congiunta [...] delle città e della campagna e del deperimento del sistema delle comunicazioni, tuttavia proprio gli anni che vanno dall’invasione dei Visigoti (5° sec.) all’8° sec. furono quelli di maggiore fortuna della città per la sua posizione strategica e la ...
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(fr. Marseille) Città e porto della Francia meridionale (839.043 ab. nel 2006; 1.480.000 ab. nel 2007 considerando l’intera agglomerazione urbana), sul Mediterraneo, all’estremità orientale del Golfo [...] Cartagine, conservò anche durante l’Impero lo statuto di città libera e federata, e riuscì a mantenere l’autonomia sotto Burgundi, Visigoti (480-510), Ostrogoti (510-536) e sotto i re merovingi e carolingi. Sottomessa da Carlo d’Angiò, M. perse l ...
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Francia, storia della
Francesco Tuccari
Il laboratorio politico d'Europa
Le origini della storia della Francia si possono far risalire all'epoca in cui i Franchi imposero il proprio dominio sulla Gallia [...] Romano d'Occidente (476) mutarono radicalmente questi equilibri. E tra i diversi popoli stanziatisi nella regione ‒ in particolare i Visigoti, i Burgundi e i Franchi ‒ furono questi ultimi a prevalere e a ricostituire l'unità della Gallia. È da ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
I popoli germanici
Alessandro Cavagna
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Le popolazioni germaniche, di origine indoeuropea, dopo secoli [...] entità territoriali. Tra le varie codificazioni si può segnalare l’attività databile già alla fine del V secolo del re dei Visigoti Eurico, il quale si fa promotore della raccolta delle precedenti normative del suo popolo in un unico corpus (Codex ...
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GUNDOBALDO o Gundobado o Gondebaldo, re dei Burgundi
Francesco Cognasso
Regnò dal 480 circa sino al 516. Era successo al padre Gundiok con i fratelli, di cui pare si sia liberato con mezzi violenti [...] di Teodorico, re degli Ostrogoti, rifiutò di allearsi con lui contro i Franchi, anzi appoggiò stoltamente Clodoveo contro i Visigoti di Tolosa. Così egli ariano cooperò alla caduta dell'arianesimo in Gallia e si alienò l'amicizia di Teodorico senza ...
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FRIULI-VENEZIA GIULIA
G. Valenzano
Regione orientale dell'Italia settentrionale, nata dopo la seconda guerra mondiale dall'unione della prov. di Udine, fino ad allora inclusa nel Veneto, e della parte [...] ) era organizzato in oppida, che tuttavia non riuscirono a fermare le numerose invasioni, tra cui quelle nel 401 e 404 dei Visigoti di Alarico e nel 452 degli Unni di Attila. Il centro più importante era costituito da Aquileia (v.), che esercitò un ...
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L'Europa tardoantica e medievale. I territori entro i confini dell'Impero. La Penisola Iberica
Stefano Del Lungo
La penisola iberica
Costituente l’estremità occidentale dell’Europa e separata dall’Africa [...] talora intuire, menzionando l’occupazione di una città romana o di una regione. Dopo un periodo di scontri continui con i Visigoti (416-418), i Vandali, unitisi nel frattempo agli alleati Alani e sottomessi i Suebi, sotto la guida di re Gunderico ...
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CLERMONT-FERRAND (Augustonemetum)
J. C. Poursat
Città della Francia Centrale, fu capitale della popolazione degli Arverni, distaccata dalla Celtica nel 27 a.C. e aggregata alla provincia di Aquitania. [...] Sidonio Apollinare. L'imperatore di Roma, Giulio Nepote, cedette nel 475 il paese degli Arverni al re visigoto Eurico.
Le ricerche archeologiche recenti hanno permesso di precisare alcuni aspetti dell'organizzazione della città. Il reticolato viario ...
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SIDONIO Apollinare, santo (Caius Sollius Modestus Apollinaris Sidonius)
Vescovo e scrittore gallo-romano, nato a Lione il 5 novembre 431 o 432, morto verso il 487. Il nonno e il padre di S., ricchi proprietarî [...] ) e portò nella sua nuova dignità la più grande serietà di propositi organizzando anche la resistenza contro Eurico e i Visigoti. Ma quando questi ebbero ottenuta l'Alvernia, mediante regolare trattato con l'imperatore Nepote, S., dopo un periodo di ...
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visigotico
viṡigòtico agg. (pl. m. -ci). – Dei Visigoti, uno dei due gruppi (l’altro è costituito dagli Ostrogoti) in cui si divise l’antica popolazione germanico-orientale dei Goti, stanziato in età romana nel Ponto e di qui penetrato, tra...
visigoto
viṡigòto agg. e s. m. (f. -a). – Appartenente, relativo alla popolazione dei Visigoti (lat. Visigothi o Wisigothi): il Regno v.; la lingua v. (e come s. m. il visigoto); le incursioni dei V. in Italia. In funzione di agg., sostituisce...