Generale ottomano (m. Adrianopoli 1482). Nominato gran visir nel 1474, diresse le operazioni in Crimea contro i Genovesi che portarono alla conquista di Caffa (1475). Dopo un breve periodo di disgrazia, [...] fu posto al comando della spedizione del 1480 contro Otranto. Fu fatto uccidere da Bāyazīd II adombrato dalla sua eccessiva potenza ...
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Uomo di stato e generale ottomano (Merzifon 1635 - Belgrado 1683), visir dei sultani Maometto IV e Solimano II. La sua attività militare, volta a costituire delle zone cuscinetto tra l'Impero Ottomano [...] e l'Europa (Ucraina, Ungheria), culminò nell'assedio di Vienna (1683), che dové abbandonare perché sconfitto da Carlo di Lorena e Giovanni Sobieski; questa disfatta gli costò la vita: fu ucciso a Belgrado ...
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al-kyāhya Nell’antico Impero ottomano, titolo del sostituto del gran visir, che ne assumeva le funzioni come luogotenente (qā’im maqām) quando il gran visir si assentava da Costantinopoli. Era una specie [...] di ministro dell’Interno ...
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Arcivescovo di Peć e patriarca di Serbia (1557-71); grazie alla parentela col gran visir Mehmed Sokolović, poté costruire il patriarcato autocefalo di Serbia, soppresso dal 1459 in conseguenza della conquista [...] turca; la Chiesa serba divenne così un efficace elemento di conservazione nazionale, estendendo la propria giurisdizione dal Lago d'Ochrida sino alla pianura ungherese ...
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NIẒĀM aI-MULK (in arabo "ordinamento dell'impero")
aI-MULK Soprannome onorifico (laqab) del celebre visir al-Ḥasan ibn ‛Alī, nato nel 1018, ucciso da un emissario degli Assassini nel 1092 d. C. Fu ministro [...] dei sultani selgiuchidi Alp Arslān e Malikshāh, al cui servizio spiegò una notevole opera politica e amministrativa. Si deve in gran parte a lui il maggior fiore della potenza selgiuchide in Persia e nel ...
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Generale curdo (m. 1169), dapprima ufficiale di Nūr ad-Dīn (Norandino), principe di Aleppo e Damasco, poi visir del sultano fatimida d'Egitto al-῾Āḍid. Morì in Egitto, aprendo la carriera a suo nipote [...] Saladino ...
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Uomo politico turco (Mitilene 1855 - Vienna 1922), ministro degli Interni nella rivoluzione del 1908, per breve tempo gran visir (1909), poi (1912) ministro della Giustizia e infine ambasciatore a Vienna. ...
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'Ali Tepedelenli
‛Ali Tepedelenli
Pascià di Giannina (Tepelenë 1742-Giannina 1822). Di origine albanese, nel 1788 fu nominato visir di Giannina; dal 1792 al 1800 lottò contro la resistenza delle popolazioni [...] montanare di Suli, sulle quali ebbe la meglio. Esteso il suo dominio all’Eubea, alla Morea e a Elbasan, costituì un vero e proprio regno greco-albanese semiautonomo, comprendente anche parte della Grecia ...
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Uomo politico turco (n. İstanbul 1817 o 1818 - m. 1883). Durante il sultanato di ῾Abd ul-῾Azīz fu gran visir nel 1871-72 e nel 1875-76 capeggiò la corrente conservatrice contro il movimento liberale guidato [...] da Midḥat Pascià. Fu ministro degli Interni con ῾Abd ul-Ḥamīd (1879-83) ...
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Califfo abbaside (n. 909 - m. 940), sul trono dal 934. Uomo pio, fu nella politica interna docile strumento dei suoi visir; all'estero continuò la lotta contro i Bizantini. ...
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visir
viṡìr (ant. viṡirre) s. m. [dal pahlavi v(i)čir, pers. vezir]. – Titolo di una sorta di gran cancelliere dell’Impero ottomano con funzioni di alter ego del sovrano, introdotto dai califfi abbasidi (750-1258), e rimesso in vigore dal...
vis1
vis1 s. f., lat. – Forza, vigore, efficacia espressiva, e, talora, violenza; con questi sign. è termine usato, nel linguaggio letter., anche in contesti ital. in locuzioni quali vis drammatica, vis polemica, e sim.; v. anche vis comica.