Esposizione internazionale di arti figurative organizzata, ogni 4 o 5 anni, a Kassel, con l'intento di presentare lo sviluppo storico e un profilo delle correnti artistiche contemporanee. Nella prima esposizione [...] quasi esclusivamente arte europea, nelle successive largo posto è stato dato anche all'arte extraeuropea e alle esperienze più avanzate nel campo delle arti visive, con sezioni particolari dedicate a performance, videoregistrazioni, filmati, ecc. ...
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Artista concettuale statunitense di origine italiana (New York 1940 - ivi 2017). Dopo aver studiato alla University of Iowa (1962-64), si è dedicato alla poesia e all'insegnamento presso la School of visual [...] York (1968-71, 1977) e la Yale University di New Haven (1990). Dal 1969 ha operato nel campo delle arti visive esplorando intimità e relazioni interpersonali, psichiche e fisiche, con azioni che lo hanno posto tra i più inquietanti esponenti della ...
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GOMBRICH, Ernst Hans Josef
Storico dell'arte, nato a Vienna il 30 marzo 1909. Dopo studi a Vienna, negli anni in cui v'insegnavano M. Dvoràk e J. Schlosser, e dopo saggi su problemi di struttura formale [...] nei mosaici paleocristiani, in Kritische Berichte del 1934), fu attratto dai problemi della comunicazione nelle arti visive, affrontando temi insoliti allora: Weltgeschichte für Kinder, 1936; Caricature, 1940, in collaborazione con E. Kris. Intanto ...
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Sigla di linea di orientamento guida e sicurezza, usata per indicare un sistema informativo tattile adottato fino al 2012 in contesti urbani, ferroviari e aeroportuali, sostituito dal 2013 da una nuova [...] tattilo-vocale consente ai disabili visivi (non vedenti e ipovedenti) di orientarsi nello spazio e ricevere informazioni non visive. Tale sistema è basato sull'utilizzazione di percorsi e di segnali tattili. I primi sono piste costituite da ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nello spazio dello schermo, nella durata di una proiezione, molte dimensioni espressive [...] il cinema è un medium che non può non appoggiarsi a forme e modalità di espressione a esso precedenti (le arti visive e figurative, ma anche il teatro e la letteratura); dall’altro esso si caratterizza come manifestazione artistica e creativa che fa ...
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De Palma, Brian
De Palma, Brian. – Regista statunitense (n. Newark 1940). Tra i più rappresentativi cineasti appartenenti alla generazione della ‘Nuova Hollywood’, ha rinnovato, dagli anni Settenta del [...] del thriller diventando un maestro riconosciuto del genere, dopo la grande lezione hitchcockiana, di cui riprende le ossessioni, anche visive. Dal 2000 in poi ha impresso ai suoi film un virtuosismo spettacolare e una tensione sperimentale sul piano ...
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Pseudonimo del poeta Leo Paolazzi (Vicenza 1935 - Roma 1989). Attivo nell'editoria, redattore di riviste (Il Verri, Quindici) legate all'area della neoavanguardia e membro del Gruppo 63, fu presto noto [...] omonima (1961). La sua poesia, distintasi per l'iniziale oltranza innovatrice (La palpebra rovesciata, 1960; Zero, 1963, poesie visive; Aprire, 1964; I rapporti, 1965; Cara, 1969; Metropolis, 1971; Week-end, 1974: raccolte confluite con inediti in ...
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Architetto britannico (Londra 1930 - ivi 1994). Formatosi a Londra al dipartimento di architettura della Brixton school of building (1956), fu tra i fondatori del gruppo Archigram (1960). Gli enunciati [...] e fantascientifiche del suo gruppo, diedero vita a un nuovo linguaggio in cui si fondevano architettura, tecnologia e arti visive. Divulgò le sue idee attraverso scritti, progetti ed esposizioni, oltre che con l'insegnamento. In aggiunta ai progetti ...
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Anatomico e neuropsichiatra (Dresda 1833 - Klosterneuburg, Vienna, 1892). Insegnò neuropsichiatria al manicomio di Vienna, fu poi prof. di malattie del sistema nervoso all'università. Fece importanti ricerche [...] delle fibre nervose, sulle connessioni tra corteccia cerebrale e nucleo lenticolare, sulla struttura della corteccia, sulle allucinazioni visive e sulle asimbolie. Fu il primo a dividere, nel tronco dell'encefalo, le formazioni anatomiche del ...
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Architetto e storico dell'architettura, nato a Napoli il 14 luglio 1929. Ha esordito come pittore, partecipando a formazioni quali il Gruppo Sud e il MAC (Movimento Arte Concreta). Dal 1963 è docente di [...] della rivista Op. cit., Selezione della critica d'arte contemporanea, che si occupa di architettura, design e arti visive. Gli interessi storico-critici di De F., pur orientati verso l'architettura, sono caratterizzati da un'estesa gamma tematica ...
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visivita
viṡività s. f. [der. di visivo]. – Il fatto, la caratteristica di essere visivo, di fornire o di suggerire un’impressione visiva: la v. nella poesia contemporanea; la v. come fonte dell’esperienza intellettuale nella fenomenologia...
vista
s. f. [der. di vedere, part. pass. visto]. – 1. a. La facoltà del vedere, il senso specifico che presiede alla percezione degli stimoli visivi (v. anche visione): il senso della v., l’organo della v.; non è cieco nato, ha perduto la...