STEREOSCOPIO (da στερεός "solido" e σκοπέω "guardo")
Edoardo Amaldi
Si chiama stereoscopio un apparecchio destinato a dare la sensazione del rilievo con la sola osservazione d'immagini piane.
Esaminiamo [...] di un medesimo oggetto sulle due retine si formano in punti corrispondenti, si ha una fusione perfetta delle due sensazioni visive; questa condizione non può essere realizzata contemporaneamente per tutti i punti dello spazio. Se, p. es., i due occhi ...
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videosfera
videosfèra s. f. – L’epoca in cui, in seguito alla diffusione e al predominio dei media audiovisivi, assistiamo al potere crescente delle immagini nel vivere sociale. Il termine, molto diffuso [...] in carico il ruolo antico dell’immagine ‘fatta a mano’, producendo una riorganizzazione dell’intero scenario delle arti visive, secondo Debray tale «rivoluzione tecnica e morale [...] non segna l’apogeo della 'società dello spettacolo' ma la sua ...
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FONTCUBERTA, Joan
Laura Cusano
Fotografo e artista catalano, nato a Barcellona il 24 febbraio 1955. Figura esemplare del movimento postmoderno in fotografia, dalla metà degli anni Ottanta del 20° sec., [...] Dal 1979 al 1986 ha insegnato presso l’Università di Barcellona e nel 1980 ha co-fondato la rivista di arti visive «Photovision». Dal 1993 è professore di comunicazione audiovisiva all’Università Pompeu Fabra di Barcellona. Nel 1996 è stato direttore ...
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L'analisi economica del consumo culturale
La teoria economica ha per lungo tempo sottovalutato l'e. della c., considerandola uno dei tanti possibili ambiti di applicazione dei più diffusi modelli di teoria [...] culturali determina una peculiare distribuzione del potere di veto creativo, per cui, a differenza di quanto accade nelle arti visive, il regista, che in teoria è il garante creativo di ultima istanza del film, deve sopportare limitazioni molto forti ...
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Struttura e funzione della corteccia: circuiti, aree e comportamento
Kathleen S. Rockland
(Department of Neurology, University of Iowa, Iowa City, Iowa, USA)
Le interazioni corticali sono un aspetto [...] di una scimmia addestrata a osservare e a rispondere a stimoli visivi con la sensibilità di un singolo neurone in una delle aree visive non primarie (Britten et al., 1992; Salzman et al., 1992). Si è così giunti alla conclusione che la risposta di un ...
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CASAVOLA, Franco
Claudio Strinati
Nacque a Modugno (Bari) il 13 luglio 1891 da Donato e da Giovanna Russo. Iniziati gli studi al liceo musicale di Bari con P. La Rotella, li proseguì in seguito a Milano [...] . Rivista sintetica illustrata, 11 dic. 1924), Le Atmosfere cromatiche, Le Versioni scenico-plastiche, Teatro degli attimi dilatati, Le Sintesi visive (quest'ultimo redatto e firmato con A. S. Luciani e S. Mix). Nel 1924 il C. partecipò al primo ...
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Im Kwon-taek
‒ Regista sudcoreano (n. Jangseong 1936). Attivo dagli anni Sessanta, è a partire dagli anni Ottanta che il suo cinema precisa uno stile che lo porta a essere riconosciuto nel 21° secolo, [...] a Cannes come migliore regia, insegue la vita sregolata di un geniale pittore coreano, con una foga instancabile di invenzioni visive e notevole pregnanza poetica. Anche Haryu insaeng (2004; Low class life) si incentra su una vicenda biografica, la ...
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risoluzione
risoluzióne [Der. del lat. resolutio -onis "atto ed effetto del risolvere", dal part. pass. resolutus di resolvere "risolvere"] [LSF] Generic., con rifer. a un determinato sistema fisico, [...] (r. angolare) tra due punti dell'oggetto osservato per la quale i due punti danno ancora luogo a due immagini (visive o fotografiche) distinte. ◆ [ELT] R. di un potenziometro: v. componenti elettronici passivi: I 667 e. ◆ [ALG] [ANM] R. di un ...
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Il cinema postmoderno
Bruno Roberti
Tre linee di tendenza
Se nel Novecento il cinema inteso come espressione degli immaginari di massa ha costituito un compendio delle estetiche del moderno nel loro [...] espressiva, che riconfigura il rapporto tra cinema e arti visive contemporanee, si è fatto ricorso anche all’espressione cinema una forma ibrida che si colloca nel punto di convergenza tra arti visive e cinema» (Sossai 2008, p. 34). In quest’opera ...
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Notizia, dato o elemento che consente di avere conoscenza più o meno esatta di fatti, situazioni, modi di essere. In senso più generale, anche la trasmissione dei dati e l’insieme delle strutture che la [...] da un emittente (l’artista o il gruppo creatore) a un ricevente (il fruitore) tramite il canale delle sensazioni visive, tattili, acustiche ecc., e presupponendo la scomponibilità del messaggio stesso in unità elementari (repertorio di segni), l ...
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visivita
viṡività s. f. [der. di visivo]. – Il fatto, la caratteristica di essere visivo, di fornire o di suggerire un’impressione visiva: la v. nella poesia contemporanea; la v. come fonte dell’esperienza intellettuale nella fenomenologia...
vista
s. f. [der. di vedere, part. pass. visto]. – 1. a. La facoltà del vedere, il senso specifico che presiede alla percezione degli stimoli visivi (v. anche visione): il senso della v., l’organo della v.; non è cieco nato, ha perduto la...