WITELO
Delio Cantimori
Filosofo medievale, originario della Slesia. Si conoscono scarsi particolari della sua vita: nacque fra il 1220 e il 1230, da un tedesco e da una polacca; viaggiò in Italia (Padova, [...] e arabi, soprattutto la traduzione dell'Ottica dell'arabo Alhazen, che per le sue considerazioni sulle percezioni visive acquisite ha costituito un importantissimo precedente della psicologia moderna della percezione; l'importanza degli studî del W ...
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Scultore e pittore, nato ad Algeri nel 1896, morto nel 1966 presso Nuova Delhi. Nel 1924 ottenne il diploma in ingegneria ma già da tempo si era interessato ai problemi dell'architettura. Ebbe contatti [...] fin dal 1954 opere di pittura, arazzi e vetrate. Teso a una specializzazione professionale nel campo delle arti visive e dell'architettura, sostenuto da una volontà d'integrazione tra i diversi linguaggi, è di continuo sollecitato all'elaborazione ...
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SJÖBERG, Alf
Gian Luigi Rondi
Regista del cinema svedese, nato a Stoccolma il 21 giugno 1903. Dopo un'intensa attività teatrale, che ha ripreso da qualche anno, come regista, al Reale Teatro drammatico [...] 1952, dal romanzo di P. Lagerkvist, e Fadern (Il padre), 1969, dal dramma di Strindberg, con quelle doti drammatiche e visive, sorrette da una rigorosa e colta ispirazione, che continuano a guidare anche oggi S. nelle sue più acclamate regìe teatrali ...
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Neuroni specchio
Giacomo Rizzolatti
Maddalena Fabbri-Destro
L’uomo è un animale eminentemente sociale la cui vita dipende dalla capacità di capire cosa fanno gli altri, comprendendone le intenzioni [...] Ciò mostra come sia la rappresentazione mentale del significato dell’atto motorio dello sperimentatore, e non le contingenze visive, a determinare la scarica dei neuroni specchio.
Neuroni specchio-simili nella corteccia motoria
L’idea che il sistema ...
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Forst, Willi
Simone Emiliani
Nome d'arte di Wilhelm Frohs, regista e attore cinematografico austriaco, nato a Vienna il 7 aprile 1903 e morto ivi l'11 agosto 1980. Negli anni Trenta e Quaranta fu una [...] realtà concepite come disincantati melodrammi nostalgici, nell'attenzione al dettaglio scenografico, F. sembra rifarsi a certe soluzioni visive proprie del cinema di Max Ophuls.
Cominciò la sua carriera artistica come attore teatrale già dalla fine ...
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talamo
Formazione pari che occupa la maggior parte del diencefalo. È posto al di sotto dei ventricoli laterali e a ciascun lato del III ventricolo: costituisce il centro di raccolta e smistamento delle [...] laterali, che comprendono il pulvinar, sono connessi con i nuclei ventrali, i corpi genicolati e le aree acustiche e visive della corteccia. I nuclei ventrali, i più voluminosi del t., comprendono: il nucleo ventrale anteriore (VA), collegato con il ...
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Storico della letteratura, dell'arte e filologo francese (Marsiglia 1932 - Parigi 2020). Dopo aver insegnato (1965-74) all'Univ. di Lilla e (1974-85) alla Sorbona (Paris IV), dal 1986 al 2002 [...] de La Fontaine en son siècle (1997). Incoraggiato da A. Chastel, F. ha approfondito il suo interesse per le arti visive pubblicando alcuni saggi esemplari sul rapporto tra linguaggio scritto e figurato e sulla storia dell'arte anche oltre il XVII ...
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Pittore svizzero (Südernlinden, Berna, 1888 - Zurigo 1967). Allievo di A. Hölzel, fu successivamente influenzato dal cubismo e dall'arte di R. Delaunay, che lo aprì alla sperimentazione di forme astratte [...] corso preliminare: accanto allo studio dei diversi materiali (carta, gesso, legno, vetro, ecc.) per sviluppare le capacità tattili e visive degli allievi e applicarle alla creazione artistica, vi era un'analisi accurata dell'arte del passato. Ma il ...
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Hotel Pro Forma
Mirella Schino
Compagnia teatrale danese, fondata nel 1985 da Kirsten Dehlholm (n. 1945), che ne è regista e direttrice artistica. Attualmente l'H. P. F. è riconosciuto, insieme all'Odin [...] collaborazione con artisti provenienti da discipline diverse, quindi non solo attori, ma specialisti in musica, cinema, danza, arti visive, poesia.
Alla radice dei diversi spettacoli può esserci, di volta in volta, un uso di tecnologie della scienza ...
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coscienza
Armando Massarenti
Coscienza animale e autocoscienza dell’uomo
L’attribuzione o meno di una coscienza agli animali non umani ha notevoli ricadute etiche e sanitarie, poiché influenza le definizioni [...] incapaci di percepire uno stimolo presentato nel campo visivo cieco. Sebbene neghino di vedere, alcuni pazienti manifestano abilità visive residue quando vengono forzati a farlo. Per es., se si presenta un puntino luminoso che si muove nel campo ...
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visivita
viṡività s. f. [der. di visivo]. – Il fatto, la caratteristica di essere visivo, di fornire o di suggerire un’impressione visiva: la v. nella poesia contemporanea; la v. come fonte dell’esperienza intellettuale nella fenomenologia...
vista
s. f. [der. di vedere, part. pass. visto]. – 1. a. La facoltà del vedere, il senso specifico che presiede alla percezione degli stimoli visivi (v. anche visione): il senso della v., l’organo della v.; non è cieco nato, ha perduto la...