Informale
Marisa Volpi Orlandini
di Marisa Volpi Orlandini
Informale
sommario: 1. Introduzione. 2. L'informale in Europa. 3. L'informale in Nordamerica. 4. Conclusione. □ Bibliografia.
1. Introduzione
‛Informale' [...] ‟Il Verri", 1961, n. 3 (numero speciale).
AA.VV., Arte e cultura contemporanea, Firenze 1964.
Alloway, L., Informale inglese 1953, in ‟Arti visive", 1954, nn. 6 e 7.
Alvard, J., Scacco alla forma, in ‟Quadrum", 1956, II, pp. 5-16.
Apollonio, U., Wols ...
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GIOVANNI BATTISTA di Iacopo, detto il Rosso Fiorentino
Roberto Ciardi
Nacque a Firenze, nel "popolo" di S. Michele Visdomini, l'8 marzo 1494.
Dall'atto del battesimo, celebrato il giorno seguente, non [...] Anna (Id., in Il Rosso e Volterra, p. 52).
Non è però da credere che in questo opporsi alle abitudini visive acquisite, in questo contrastare le opinioni artistiche favorite e accettate dai più G. fosse totalmente isolato. A Firenze altri pensavano e ...
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Il noir contemporaneo
Renato Venturelli
Noir, post-noir, neo-noir, o addirittura neon noir, secondo la definizione di Woody Haut, che ha così intitolato il suo volume (Neon noir. Contemporary American [...] poco interessato al genere in sé, Mann lavora in questi ultimi anni sul noir come spunto per nuove sperimentazioni ritmiche e visive, ricollegandosi a suo modo all’idea schraderiana del noir come stile.
Al di fuori di questo contesto, ma lungo una ...
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Architettura effimera
Maurizio Unali
In questo inizio di 21° sec., soprattutto nella parte economicamente sviluppata del pianeta, la poetica dell’effimero, una delle dimensioni più feconde e antiche [...] per la mostra genovese Arti & architettura 1900-2000 (2004-05), curata da Germano Celant: fugaci e subliminali comunicazioni visive in 50 cartelloni pubblicitari (6×3 m2) disseminati nell’intera città, e ideati, tra gli altri, da Vito Acconci ...
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Bellezza
Pavel Machotka
Il termine indica la qualità di ciò che appare o è ritenuto bello; è un derivato dell'aggettivo bello, a sua volta dal latino bellus, "carino, grazioso", propriamente diminutivo [...] matematico americano G.D. Birkhoff (1933) ha adottato questo metodo nel suo studio sulla qualità delle forme semplici nelle arti visive e musicali, partendo dall'assunto matematico che la qualità (o la misura estetica) di un'opera è il rapporto tra ...
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Tecnica
Paolo Bertetto
Procedimenti tecnici e sviluppi tecnologici
Come grande esperienza della modernità il cinema è insieme una macchina tecnologica e industriale e un'arte di tipo assolutamente nuovo. [...] visibile. L'affermazione della sua espressività si sviluppò in esperienze anomale che puntavano a realizzare nuove configurazioni visive grazie al cromatismo. Nel segmento finale della seconda parte di Ivan Groznyi (terminata nel 1946, ma presentata ...
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Il termine fonosimbolismo (o simbolismo fonetico) si riferisce a una serie di fenomeni di varia natura e tipologia nei quali da un suono o una sequenza di suoni si riconosce il valore semantico in modo [...] fono-acustica di fenomeni non sonori, e si riferisce all’associazione tra segmenti (vocali e consonanti) e proprietà sensoriali (visive, tattili, uditive) o propriocettive degli oggetti, quali forma o grandezza. Ad es., la vocale [i] è associata in ...
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Manhattan
Giorgio Gosetti
(USA 1979, bianco e nero, 96m); regia: Woody Allen; produzione: Jack Rollins, Charles H. Joffe per United Artists; sceneggiatura: Woody Allen, Marshall Brickman; fotografia: [...] suoi personaggi per soffermarsi sui dettagli e sugli sfondi, quasi a comporre un'emozione fatta di suggestioni sonore e visive che vengono prima e resistono ad oltranza rispetto alle avventure sentimentali degli uomini e delle donne di Manhattan. La ...
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Occhiali
Giorgio Bertoni
Vetri curvi e colorati per vedere al di là dei propri limiti fisiologici
Oggi l’uso degli occhiali è molto diffuso: lenti correttive sono prescritte già in tenera età per correggere [...] che la tecnologia messa a punto da alcuni artigiani permise di realizzare lenti concave, adatte per correggere le carenze visive da lontano (miopia). Restava il problema delle montature, ingombranti e pesanti, tanto che spesso provocavano effetti ...
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codice di comunicazione neuronale
L’insieme delle regole di corrispondenza con cui i neuroni rappresentano (codificano) l’informazione ricevuta, elaborata e trasmessa. Il c. di c. n. ha una componente [...] media. Una mosca reagisce a uno stimolo, cambiando la direzione di volo, in 30÷40 ms, l’uomo riconosce immagini visive in tempi dell’ordine di 100 ms. Una qualsiasi delle numerose cellule coinvolte, in successione, in queste risposte non ha quindi ...
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visivita
viṡività s. f. [der. di visivo]. – Il fatto, la caratteristica di essere visivo, di fornire o di suggerire un’impressione visiva: la v. nella poesia contemporanea; la v. come fonte dell’esperienza intellettuale nella fenomenologia...
vista
s. f. [der. di vedere, part. pass. visto]. – 1. a. La facoltà del vedere, il senso specifico che presiede alla percezione degli stimoli visivi (v. anche visione): il senso della v., l’organo della v.; non è cieco nato, ha perduto la...