The Lady from Shanghai
Veronica Pravadelli
(USA 1946-47, 1948, La signora di Shangai, bianco e nero, 86m); regia: Orson Welles; produzione: Harry Cohn per Columbia; soggetto: dal romanzo If I Die Before [...] James Naremore queste scelte danno al film la sua "atmosfera generale di delirante commedia, intessuta di dissonanze visive, di sfrenate fantasie wellesiane e di sequenze deliberatamente assurde introdotte per farsi gioco di Hollywood". Soprattutto i ...
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La noire de…
Giuseppe Gariazzo
(Senegal/Francia 1966, bianco e nero, 65m); regia: Ousmane Sembène; produzione: André Zvoboda per Filmi Doomirev/Les Actualités Françaises; sceneggiatura: Ousmane Sembène, [...] diversità con respiro al tempo stesso neorealista e Nouvelle vague.
Sembène lavora sul dettaglio, costruisce partiture visive dove in ogni inquadratura si depositano accenni di situazioni, gesti della quotidianità che raramente troveranno ulteriore ...
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Vigo, Jean (propr. De Vigo, Jean)
Bruno Roberti
Regista cinematografico francese, nato a Parigi il 26 aprile 1905 e morto ivi il 5 ottobre 1934. Con pochissimi film, questo poeta delle immagini, quasi [...] e delle angolazioni, l'energia fluida dell'elemento acquatico e del movimento fisico, contengono in nuce le suggestioni visive che sarebbero state poi riversate in L'Atalante (1934). V. progettò anche Tennis, mai realizzato, che avrebbe dovuto ...
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McLaren, Norman
Alfio Bastiancich
Regista scozzese, naturalizzato canadese, del cinema di animazione, nato a Stirling l'11 aprile 1914 e morto a Montréal il 26 gennaio 1987. Artista-artigiano per eccellenza, [...] of Non-Objective Art, la National Broadcasting Corporation, la Creative Film Society) una mezza dozzina di brevissime improvvisazioni visive, tra cui Dots e Loops (1940). Nel 1941 Grierson lo chiamò in Canada per costituire il dipartimento animazione ...
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stato di minima coscienza
Situazione di pazienti che, in seguito a gravi cerebrolesioni, presentano segni inconsistenti ma riproducibili di coscienza di sé stessi o dell’ambiente circostante. Lo s. di [...] : consapevolezza di sé o dell’ambiente circostante; risposta sostenuta, riproducibile o chiaramente intenzionale a stimolazioni visive, uditive, tattili, nocicettive od olfattive; comprensione o produzione di linguaggio. La diagnosi dello s. di ...
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Fosse, Bob (propr. Robert Louis)
Simone Emiliani
Coreografo, ballerino, regista e attore cinematografico statunitense, nato a Chicago il 23 giugno 1927 e morto a Washington il 23 settembre 1987. Come [...] , a sua volta ispirata ai racconti di Ch. Isherwood raccolti in Goodbye to Berlin) che espresse in pieno le potenzialità visive del suo cinema. Con questo film, che ricostruisce con estrema precisione il clima e gli ambienti di Berlino negli anni ...
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Burton, Tim
Simone Emiliani
Regista e produttore cinematografico statunitense, nato a Burbank (California) il 25 agosto 1958. Influenzato dagli incubi letterari di E.A. Poe, dalle atmosfere horror del [...] con l'attore Johnny Depp. Nel film sono evidenti i rimandi alla produzione cinematografica della casa Hammer e alle forme visive del mélo hollywoodiano degli anni Cinquanta. Planet of the apes (2001; Planet of the apes ‒ Il pianeta delle scimmie ...
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Lucas, George
Francesco Zippel
La forza della fantasia
Creatore di uno degli spettacoli più amati della storia del cinema, la saga di Guerre stellari, con la sua attività di regista, sceneggiatore e [...] della giovinezza di alcuni dei protagonisti della prima serie, l’ingresso di nuovi eroi e il ricorso a straordinarie invenzioni visive hanno permesso a Lucas di replicare il grande successo dei primi tre film. Da Star wars: episodio 1 – La minaccia ...
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Stato insulare dell’Estremo Oriente. Il nome in lingua locale (Nippon-koku nella forma classica; Nihon-koku nella parlata comune) deriva dalla lettura giapponese del nome cinese del G., Jih Pen Kuo («il [...] del cinquantennio Nanbokuchō (1336-1392), vede la più completa espressione delle componenti estetiche legate allo zen nelle arti visive, nei giardini e negli oggetti correlati alla cerimonia del tè (chanoyu). Minori capacità di rinnovamento si ...
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Scienza dell’uomo, considerato sia come soggetto o individuo, sia in aggregati, comunità, situazioni.
A. fisica
Ramo delle scienze biologiche che studia l’umanità dal punto di vista naturalistico, cioè [...] alla registrazione etnografica che si avvale di strumenti meccanici ed elettronici. Il suo oggetto di studio sono le rappresentazioni visive culturalmente determinate, le loro percezioni, i modi di comunicare per immagini, l’uso sociale che se ne fa ...
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visivita
viṡività s. f. [der. di visivo]. – Il fatto, la caratteristica di essere visivo, di fornire o di suggerire un’impressione visiva: la v. nella poesia contemporanea; la v. come fonte dell’esperienza intellettuale nella fenomenologia...
vista
s. f. [der. di vedere, part. pass. visto]. – 1. a. La facoltà del vedere, il senso specifico che presiede alla percezione degli stimoli visivi (v. anche visione): il senso della v., l’organo della v.; non è cieco nato, ha perduto la...