Anatomia e medicina
Organo di senso per la ricezione degli stimoli luminosi, che vengono trasmessi ai centri nervosi dando origine alle sensazioni visive.
Anatomia comparata
Invertebrati
Molti Invertebrati [...] reagiscono agli stimoli luminosi grazie alla presenza di cellule sensoriali isolate sparse sul corpo. In altri, invece, le cellule si raggruppano e la ricezione è migliorata per la comparsa di uno schermo ...
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Scultore, regista e coreografo belga (n. Anversa 1958). Nei suoi lavori teatrali ha mantenuto sempre centrale l'esperienza della corporeità, mentre, nelle arti visive, sua caratteristica è l'uso di insetti, [...] scena l'opera Tannhaüser di R. Wagner a Bruxelles. Parallela e complementare è la ricerca di F. nel campo delle arti visive, che ha trovato un mezzo espressivo peculiare nei tratti di biro blu e poi nella moltitudine di insetti che ricopre o completa ...
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Vascellari, Nico. – Artista visuale italiano (n. Vittorio Veneto 1976). Si è imposto nel panorama artistico contemporaneo per le provocatorie sperimentazioni sonore e visive (video, collage, performance); [...] musicista nell’ambito del postpunk degli anni Settanta, l’energia comunicativa della sua fisicità diventa il soggetto di performance (Cuckoo, 2006; Gnawing my own teeth behind a closed door, 2009; Bus ...
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Lupi, Italo
Lupi, Italo. – Architetto (n. Cagliari 1934). Si occupa di design della comunicazione visiva nella sua concezione più ampia, dalle identità visive agli allestimenti e agli spazi espositivi. [...] Laureatosi in architettura al Politecnico di Milano, diviene protagonista immediatamente successivo alla stagione d’oro della scuola milanese del design, contribuendo al rinnovamento dei linguaggi dell’international ...
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fotometrico
fotomètrico [agg. (pl.m. -ci) Der. di fotometria o fotometro] [MTR] [OTT] Grandezze f.: grandezze ottiche definite sulla base delle sensazioni visive prodotte, quale, per es., il flusso luminoso, [...] e non, come capita per le grandezze ottiche fisiche o energetiche, in base al contenuto energetico: v. misurazioni ottiche: IV 41 f. Per la corrispondenza tra le grandezze f. e quelle energetiche, nonché ...
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Oftalmologo (Zeist, Utrecht, 1834 - Utrecht 1908); allievo di F. C. Donders, fu prof. di oftalmologia all'univ. di Utrecht. Il suo nome è legato alle tavole visive da lui dette Optotypi ad visum determinandum [...] (1862), basate sul minimo angolo visivo, che servirono di modello a tutte quelle successive. Ottimo operatore, molti processi chirurgici, specialmente riguardanti le plastiche palpebrali, portano il suo ...
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ipnopompica, fase
Fase del sonno che precede la veglia. In questo stadio del sonno è possibile percepire in modo assai vivido sensazioni irreali, in partic. visive e uditive. ...
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corpo genicolato laterale
Nucleo geminato presente specularmente nella porzione destra e in quella sinistra del talamo. Il corpo genicolato laterale è una stazione intermedia delle vie visive, dove le [...] veglia o di attenzione del soggetto o dell’animale. Quando la persona tende ad assopirsi o è comunque disattenta, le risposte visive sono molto attenuate, come se il cervello tendesse a ignorare le informazioni che in quel momento non ha interesse a ...
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cinconismo
Intossicazione provocata da chinino, che si manifesta con disturbi vari: vertigini, convulsioni, confusione mentale, deficit della sensibilità tattile, disturbi acustici fino alla sordità, [...] turbe visive fino alla cecità, nausea, vomito, ecc. Nell’avvelenamento acuto, oltre al lavaggio gastrico, giova somministrare vasodilatatori assieme a farmaci che migliorano la funzionalità cardiaca, epatica e renale. ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Simona Artusi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Tra letteratura e arti visive, la grande stagione internazionale della Maniera è caratterizzata [...] da ampie quanto omogenee caratteristiche. L’eleganza, la ricchezza, l’intellettualismo e la teatralità diventano le fondamenta di una vera e propria civiltà nata dalle esperienze di inizio Cinquecento ...
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visivita
viṡività s. f. [der. di visivo]. – Il fatto, la caratteristica di essere visivo, di fornire o di suggerire un’impressione visiva: la v. nella poesia contemporanea; la v. come fonte dell’esperienza intellettuale nella fenomenologia...
vista
s. f. [der. di vedere, part. pass. visto]. – 1. a. La facoltà del vedere, il senso specifico che presiede alla percezione degli stimoli visivi (v. anche visione): il senso della v., l’organo della v.; non è cieco nato, ha perduto la...