SPATOLA, Adriano
Pier Luigi Ferro
SPATOLA, Adriano. – Nacque il 4 maggio 1941 a Sapjane, nell’Istria allora italiana e oggi in territorio croato, da Vittorio, brigadiere della Guardia di Finanza, e [...] stampò i suoi Poesia da montare (1965) e Zeroglifico (1966), coordinando la confezione delle cartelle di Poesie visive e collane dedicate a classici anticonformisti. I Dubbi amorosi di Pietro Aretino introdotti da Roberto Di Marco procurarono una ...
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radiazione
radiazióne [Der. del lat. radiatio -onis "emissione di raggi", da radiare "mandare raggi"] [LSF] Fenomeno di emissione e propagazione di energia secondo raggi che costituiscono il percorso [...] , in contrapp. a r. corpuscolare. ◆ [EMG] R. ottica: (a) propr., la r. visibile, cioè capace di dare luogo a sensazioni visive, costituita da onde elettromagnetiche nel campo visibile (lunghezza d'onda 0.4÷0.8 nm); (b) in generale, lo stesso che r ...
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RIETTI, Arturo
Alessandra Tiddia
RIETTI, Arturo. – Nacque a Trieste il 3 marzo 1863 da Alessandro Riettis, commerciante greco di Zante di fede ebraica, e da Elena Laudi, appartenente a un’agiata famiglia [...] degli amici scapigliati, ma anche di Antonio Mancini, Giovanni Boldini, Medardo Rosso e Troubetzkoy.
Le sue fonti visive affondano negli esiti ultimi della Scapigliatura lombarda, nella ritrattistica di Ambrogio Alciati e Gola, piuttosto che in ...
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Almendros, Nestor
Stefano Masi
Direttore della fotografia spagnolo, nato a Barcellona il 30 ottobre 1930 e morto a New York il 4 marzo 1992. È stato uno dei protagonisti della Nouvelle vague, alla quale [...] costituito da Days of heaven, film che gli procurò l'unico, meritato Oscar: per questo racconto epico, ricco di suggestioni visive e pittoriche (J. Vermeer, ma anche E. Hopper e A. Wyeth), A. inventò splendide scene notturne, illuminate con la sola ...
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O thiasos
Piero Pruzzo
(Grecia 1974, 1975, La recita, colore, 235m); regia: Theo Anghelopulos; produzione: Ghiorgos Papalios; sceneggiatura: Theo Anghelopulos; fotografia: Ghiorgos Arvanitis; montaggio: [...] . I passaggi da un'epoca all'altra avvengono ‒ anche all'interno d'una stessa sequenza ‒ grazie a soluzioni visive semplici nei meccanismi ma efficacissime nella resa, in linea con una scelta stilistica che, senza staccarsene mai, trasfigura il ...
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Reitz, Edgar
Giovanni Spagnoletti
Regista cinematografico tedesco, nato a Morbach (Hunsrück) il 1° novembre 1932. Inizialmente legato ad Alexander Kluge e all'avvio dello Junger Deutscher Film, colse [...] ‒ è la straordinaria capacità di conciliare Mito e Storia in un racconto calibrato su potenti suggestioni musicali e visive, nel trionfo di una narratività ordinatrice, che connette le grandi trame della realtà sociopolitica e quelle sottili dei ...
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Nosferatu ‒ Eine Symphonie des Grauens
Luciano Berriatúa
(Germania 1921, 1922, Nosferatu, colorato, 106m a 16 fps); regia: Friedrich W. Murnau; produzione: Enrico Diekmann, Albin Grau per Prana; soggetto: [...] poi dal mondo dell'occultismo, pur riconoscendo sempre di credere nelle 'coincidenze significative'. Nosferatu è ricco di soluzioni visive che il regista avrebbe utilizzato nel corso di tutta la sua carriera, come l'immagine di personaggi situati in ...
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Campanadas a medianoche
Mario Sesti
(Spagna/Svizzera 1964-65, 1966, Falstaff, bianco e nero, 119m); regia: Orson Welles; produzione: Emiliano Piedra, Ángel Escolano per Internacionales Films Española/Alpine; [...] un'incessante significazione astratta di forme. Il risultato è un possente vortice di violenza sanguinaria e geometrie visive, brutalità fisica ed esplosione grafica che sembra poter durare all'infinito.
Interpreti e personaggi: Orson Welles (Sir ...
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Qualsiasi malattia caratterizzata da una lesione anatomica, per lo più diffusa, del parenchima encefalico, con caratteristiche evolutive più o meno spiccate, e di natura degenerativa, displasica, tossica, [...] , per es., i movimenti mimico-emotivi o gli automatismi come l’andare in bicicletta) o visivi (diplopia, allucinazioni visive). Nella fase terminale della malattia si assiste a un peggioramento dei sintomi descritti, alla comparsa in molti casi di ...
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STATI UNITI
Costantino Caldo
Giorgio Gomel
Tiziano Bonazzi
Hermann W. Haller
Biancamaria Tedeschini Lalli-Valerio Massimo De Angelis
Marcia E. Vetrocq
Franca Bossalino
Nicola Balata
Gian Luigi [...] contesti determinanti per l'arte. Esempi significativi in tale direzione si sono potuti trovare sia nell'esposizione di arti visive al Festival di Spoleto del 1991 (Places with a past: new site-specific art in Charleston, Charleston, South Carolina ...
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visivita
viṡività s. f. [der. di visivo]. – Il fatto, la caratteristica di essere visivo, di fornire o di suggerire un’impressione visiva: la v. nella poesia contemporanea; la v. come fonte dell’esperienza intellettuale nella fenomenologia...
vista
s. f. [der. di vedere, part. pass. visto]. – 1. a. La facoltà del vedere, il senso specifico che presiede alla percezione degli stimoli visivi (v. anche visione): il senso della v., l’organo della v.; non è cieco nato, ha perduto la...