GAVAZZENI, Gianandrea
Federico Fornoni
Nacque il 25 luglio 1909 a Bergamo, nel palazzo appartenuto alla famiglia Tasso dove aveva soggiornato il poeta Torquato. I genitori, Giuseppe e Pierina Monzini, [...] ’ per Adriana Guarnieri, a cura di M. Bottaro e F. Cesari, Lucca 2020, pp. 423-432; M. Eynard, Suggestioni sonore e visive nei viaggi di G. G., direttore d’orchestra, in Bergamaschi in viaggio tra Cinquecento e Novecento, a cura di M. Rabaglio e G ...
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ESTE, Leonello (Lionello) d'
Giampiero Brunelli
Nacque a Ferrara il 21 sett. 1407 dal marchese Niccolò (III) e da Stella dei Tolomei dell'Assassino (appartenente ad un ramo della famiglia Tolomei), [...] , in alcune fonti annalistiche, della sua propensione alla creazione poetica, soprattutto estemporanea.
Anche le arti visive rientravano in questa politica di costruzione di una nuova immagine del potere signorile. All'architettura veniva demandata ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Roberto Gamberini
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La tecnica del montaggio fu sviluppata e perfezionata dal regista americano David [...] con il minimo di connessioni sintattiche e grammaticali, e perfino di materiale verbale e tipografico, tanto da anticipare alcune costruzioni visive della pubblicità – vedi la poesia di Marinetti Sì, sì, così l’aurora sul mare e le composizioni dei ...
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PROVENZA
N. Reveyron
(franc. Provence)
Regione storica della Francia sudorientale, delimitata a O dal corso del Rodano, a N dal Delfinato e dal Contado Venassino, a E dal Piemonte e dalla contea di [...] effetti, quando si tratta di disegno architettonico, si resta a un livello strettamente estetico, quello delle sensazioni visive. Superando la semplice apparenza e seguendo un percorso di ordine strutturale, gli architetti provenzali fecero piuttosto ...
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FERRATA, Ercole
Gerardo Casale
Nacque a Pellio Inferiore (Pellio Intelvi in prov. di Como) nel 1610 da Giovan Pietro, "uomo di assai civile parentado" (Baldinucci [1681-1728], 1847 [indi: Baldinucci], [...] Pontaniana, XXVIII (1979), p. 332; F. Borsi, Bernini architetto, Milano 1980, ad Ind.;I. Lavin, Bernini e l'unità delle arti visive, Roma 1980, pp. 196, 210; Bernini in Vaticano (catal.), Roma 1981, pp. 117, 130 s., 200, 232, 271, 274; D. Jemma ...
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sonno
Chiara Braschi
Il sonno è un processo fisiologico comune alla maggior parte delle specie animali, caratterizzato da un’attività motoria ridotta o assente e da uno stato di marcata dissociazione [...] ; compare nei momenti di transizione tra la veglia e il sonno, quando risulta associata anche ad allucinazioni visive, o al risveglio. A livello comportamentale, la frequenza degli episodi porta a un peggioramento delle performance lavorative ...
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processione mistica
Andrea Ciotti
- Al centro della foresta del Paradiso terrestre (v.) al quale D. è stato introdotto dalla persuasiva e armoniosa mediazione soccorritrice di Matelda, si svolge la [...] storia secolare e si proietta, come tutto il messaggio poetico di D., verso il futuro si valgono di figurazioni visive e fantastiche anche drammaticamente rilevanti e nell'espressione icastica essenzialmente colgono gli aspetti di fondo di un grave ...
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ZUCCARI (Zuccaro, Zucchero, Zuccarelli), Taddeo
Maddalena Spagnolo
Primogenito del pittore Ottaviano e di Antonia Nari, nacque a Sant’Angelo in Vado, nel ducato di Urbino, il 1° settembre 1529: la data [...] 2). La sua Donazione di Carlo Magno si discosta dagli altri affreschi della sala per un suasivo classicismo tessuto su rime visive fra le pose scultoree delle figure (come i due eleganti repoussoirs che a chiasmo aprono e chiudono la scena), fra i ...
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Neurone
Pietro Calissano
Il termine neurone venne coniato da W. Waldeyer-Hartz nel 1891, per indicare le cellule presenti nel sistema nervoso (v. cap. Cellule e tessuti, Tessuti, Tessuto nervoso). L'attività [...] . Se si chiude artificialmente un occhio a un gatto neonato e lo si riapre qualche settimana dopo, analizzando le funzioni visive dell'animale si osserva che l'occhio occluso presenta un deficit visivo spesso totale e irreversibile. Se un'operazione ...
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CRITICA DELL'ARΤΕ (v. vol. Il, p. 946)
M. M. Sassi
A rigore, nell'antichità classica non esiste una c. intesa come «genere» autonomo, con testi suoi propri e una corrispondente definita figura professionale. [...] si potrebbe senza dubbio descrivere un itinerario simile, dalla specializzazione in sede retorica al riferimento alle arti visive: p.es. semnòn/pondus, megalòtechnon o mègethos/maiestas, axiomatikòn/auctoritas, chàris/gratia, akrìbeia/diligentia ecc ...
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visivita
viṡività s. f. [der. di visivo]. – Il fatto, la caratteristica di essere visivo, di fornire o di suggerire un’impressione visiva: la v. nella poesia contemporanea; la v. come fonte dell’esperienza intellettuale nella fenomenologia...
vista
s. f. [der. di vedere, part. pass. visto]. – 1. a. La facoltà del vedere, il senso specifico che presiede alla percezione degli stimoli visivi (v. anche visione): il senso della v., l’organo della v.; non è cieco nato, ha perduto la...