Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giorgia Pollio
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il neoclassicismo, movimento di pensiero sorto intorno alla metà del Settecento, ha per [...] oggetto le arti visive. L’elaborazione teorica spetta principalmente al tedesco Winckelmann: lo studioso afferma la necessità di creare un’arte chiara e razionale, basata sull’imitazione degli antichi, che elevi le menti con la grandezza delle idee. ...
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estrazione
estrazióne [Der. del lat. extractio -onis, da extrahere, comp. di ex- "fuori" e trahere "trarre"] [LSF] L'atto e l'effetto di estrarre e l'operazione con cui si estrae. ◆ [ELT] E. di contorni: [...] v. immagini visive: III 164 d. ◆ [ALG] E. di radice quadrata, cubica, ecc.: procedimento mediante il quale si determina la radice quadrata, cubica, ecc. di un numero. ◆ [PRB] E. di un campione statistico: lo stesso che campionamento: v. dati, ...
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allucinazione
Fenomeno proprio, ma non esclusivo, di molti stati morbosi di competenza psichiatrica: un individuo, indipendentemente da uno stimolo esterno, avverte delle percezioni in tutto simili a [...] consuete stimolazioni degli organi di senso.
Classificazione
Esistono tante categorie di a. quanti sono gli organi di senso: a. visive, a. gustative, a. olfattive, a. uditive. Da un punto di vista descrittivo le a. vengono dette semplici, complesse ...
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Artista italiano (n. Milano 1969). Attraverso l’uso di materie morbide come gomma, plastica e cellulosa, C. è fautore di un’arte materica, sempre pronta al confronto con la realtà dalla quale si fa modellare. [...] Molto interessato anche alle nuove tecnologie, C. ha usato le nuove forme visive della TV di ultima generazione per costruire delle nuove cornici visive all’interno delle quali inserire le sue opere. Le sue installazioni sono state esposte nello ...
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. Continuo e discontinuo fenomenico. - Consideriamo un gruppo di oggetti e le sensazioni che essi producono in noi: per semplicità limitiamoci a guardare gli oggetti stessi e a considerare quindi le sole [...] sensazioni visive. Per fissare ancora meglio le idee, prendiamo un certo numero di monete, per esempio dieci, sparpagliate sul tavolo a una certa distanza l'una dall'altra. Guardiamo le dieci monete contemporaneamente, tenendo fissi gli occhi: allora ...
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JAEGER, Eduard
Giuseppe Ovio
Oftalmologo, nato nel 1818 a Vienna, dove morì il 5 luglio 1884; successe a F. Arlt nella direzione della clinica oculistica di Vienna, dove era pure stato il padre Friedrich. [...] Pubblicò nel 1860 le prime tavole visive (Schriftskalen) ottime per allora, sebbene non ancora basate sulla grandezza dell'angolo visivo, e un ottimo atlante di oftalmoscopia, ancora oggi molto apprezzato. Fu uno dei primi che studiò l'occhio con l' ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Musica e scienza
Paolo Gozza
Il pensiero scientifico europeo non è pensabile in termini storico-culturali senza la musica. L’arte dei suoni ha avuto nella cultura europea una storia peculiare, molto [...] diversa dalla storia delle arti visive, performative e mediali, con le quali condivide oggigiorno i curricula accademici e le scene pubbliche. Nelle grandi tassonomie occidentali del sapere, dai Greci al Settecento, la musica ha trovato stabile ...
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In senso lato, ogni capacità di agire o di produrre, basata su un particolare complesso di regole e di esperienze conoscitive e tecniche, quindi anche l’insieme delle regole e dei procedimenti per svolgere [...] alla riqualificazione artistica dell’oggetto d’uso prodotto artigianalmente o industrialmente.
Dalle a. del disegno alle a. visive
Nella letteratura artistica e nell’organizzazione istituzionale e accademica a partire dal 16° sec. l’architettura, la ...
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evocato
evocato [agg. Der. del part. pass. evocatus del lat. evocare "chiamare fuori", comp. di ex "fuori" e vocare "chiamare"] [FME] Tecnica elettroencefalografica consistente nella registrazione dell'attività [...] bioelettrica di determinate aree del cervello in risposta a ben precise stimolazioni sensoriali esterne (visive, acustiche, tattili). ...
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Designer, scultore e scrittore italiano (Milano 1907 - ivi 1998). Considerato uno dei massimi protagonisti dell'arte, del design e della grafica del 20° secolo, ha mantenuto inalterata la sua estrosa creatività [...] a sostegno dell'indagine costruttiva della forma attraverso sperimentazioni visive e tattili e, insieme, la sua grande capacità di comunicarla attraverso parole, oggetti, giocattoli. Inizialmente vicino al futurismo, se ne allontanò poi gradualmente ...
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visivita
viṡività s. f. [der. di visivo]. – Il fatto, la caratteristica di essere visivo, di fornire o di suggerire un’impressione visiva: la v. nella poesia contemporanea; la v. come fonte dell’esperienza intellettuale nella fenomenologia...
vista
s. f. [der. di vedere, part. pass. visto]. – 1. a. La facoltà del vedere, il senso specifico che presiede alla percezione degli stimoli visivi (v. anche visione): il senso della v., l’organo della v.; non è cieco nato, ha perduto la...