Artista italiano (n. Milano 1969). Attraverso l’uso di materie morbide come gomma, plastica e cellulosa, C. è fautore di un’arte materica, sempre pronta al confronto con la realtà dalla quale si fa modellare. [...] Molto interessato anche alle nuove tecnologie, C. ha usato le nuove forme visive della TV di ultima generazione per costruire delle nuove cornici visive all’interno delle quali inserire le sue opere. Le sue installazioni sono state esposte nello ...
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Designer, scultore e scrittore italiano (Milano 1907 - ivi 1998). Considerato uno dei massimi protagonisti dell'arte, del design e della grafica del 20° secolo, ha mantenuto inalterata la sua estrosa creatività [...] a sostegno dell'indagine costruttiva della forma attraverso sperimentazioni visive e tattili e, insieme, la sua grande capacità di comunicarla attraverso parole, oggetti, giocattoli. Inizialmente vicino al futurismo, se ne allontanò poi gradualmente ...
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Regista, coreografa, cantante e compositrice statunitense (n. Lima 1943). Dopo avere studiato coreografia a Bronxville (New York) con B. Shoenberg, ha svolto una multiforme attività nell'ambito del teatro [...] d'avanguardia, perseguendo una totalità espressiva in grado di spaziare dalle arti visive alla musica. Combinando la danza con il canto e con il teatro ha proposto una sorta di opera, inizialmente concettuale e sciolta da ogni struttura, poi più ...
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Storico dell'arte contemporanea (Detroit 1902 - Salisbury, Connecticut, 1981); direttore del Museum of modern art di New York (1929-43; direttore delle collezioni del museo, 1947-67) dalla sua fondazione, [...] B. per primo impostò l'organizzazione di un museo pluridipartimentale, aperto a tutte le arti visive: architettura, design, fotografia, film, oltreché pittura, scultura e arti grafiche; B. curò anche le varie edizioni del catalogo (1942, 1948, 1958, ...
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Storico dell'arte (Glogau, Slesia, 1873 - New York 1966). Allievo di H. Wölfflin, insegnò a Friburgo (1921-33) e, dopo l'epurazione nazista, alla New York University (1938-42). Nei suoi studî arricchì [...] l'impostazione formalistica prendendo in esame le forze esterne agenti sulle arti visive di cui non ignorò le qualità simboliche. Tra le sue pubblicazioni: David to Delacroix (1952); Caravaggio studies (1955); Mannerism and anti-mannerism in Italian ...
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Attore e regista italiano (Milano 1933 - Roma 2012). Dopo aver frequentato la scuola del Piccolo Teatro di Milano, si fece conoscere come mimo e interprete di spettacoli di cabaret, di commedie musicali [...] e di un varietà televisivo (Cab Cobelli). Regista innovativo, capace di raffinate invenzioni visive, ha allestito numerosi testi classici e moderni, rileggendoli in chiave ora polemica ora ironica: Woyzeck di G. Büchner (1969); La pazza di Chaillot ...
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Rossen, Robert (propr. Rosen)
Lorenzo Esposito
Regista, produttore e sceneggiatore cinematografico statunitense, nato a New York il 16 marzo 1908 e morto ivi il 18 febbraio 1966. Affermatosi inizialmente [...] come sceneggiatore, nelle pratiche della scrittura prefilmica mise a fuoco e sviluppò poetiche e predilezioni visive poi riversate nella successiva attività registica che culminò nel 1950 con un Oscar per il miglior film ottenuto con All the king's ...
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Regista e produttore (Vienna 1906 - New York 1986); attore con M. Reinhardt e direttore del Teatro della Josefstadt, dal 1936 negli USA, regista teatrale e cinematografico. Spesso anche produttore dei [...] , affrontò i generi più disparati (commedia, western, musical, kolossal, ecc.) con stile personale e soluzioni visive elaborate, sfruttando al meglio le innovazioni della tecnica (colore, cinemascope, 70 mm); anticonformista, lucido osservatore dei ...
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Alvear, María de. – Compositrice spagnola (n. Madrid 1960). Di madre tedesca, ha studiato in Spagna e Germania clavicembalo, organo, pianoforte, conduzione e composizione. Ha intrapreso ricerche di etnologia [...] musicale in America, Scandinavia, Russia (Siberia) e Nord Africa. Nelle sue esibizioni la composizione musicale si coniuga con suggestioni delle arti visive, dando luogo a vere e proprie installazioni multimediali. ...
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Tati, Jacques
Simone Emiliani
Nome d'arte di Jacques Tatischeff, comico e attore cinematografico francese, nato a Pecq (Seine-et-Oise) il 9 ottobre 1908 e morto a Parigi il 4 novembre 1982. Erede della [...] tradizione comica del muto, privilegiò sempre nei suoi film le gag visive contaminandole con suoni e rumori anziché con l'elemento verbale; i personaggi da lui interpretati infatti (Monsieur Hulot soprattutto, protagonista di quattro film), più ...
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visivita
viṡività s. f. [der. di visivo]. – Il fatto, la caratteristica di essere visivo, di fornire o di suggerire un’impressione visiva: la v. nella poesia contemporanea; la v. come fonte dell’esperienza intellettuale nella fenomenologia...
vista
s. f. [der. di vedere, part. pass. visto]. – 1. a. La facoltà del vedere, il senso specifico che presiede alla percezione degli stimoli visivi (v. anche visione): il senso della v., l’organo della v.; non è cieco nato, ha perduto la...