Almodóvar, Pedro
Simone Emiliani
Regista e sceneggiatore cinematografico spagnolo, nato a Calzada de Calatrava (La Mancha) il 24 settembre 1951. È stato inizialmente autore di un cinema eccentrico, [...] cinema.L'impianto da telenovela (per es., il frequente utilizzo di scene madri), la personale passione per le forme visive del fotoromanzo, l'influenza del mondo della pop art, del teatro, della moda si sono insinuati in una struttura melodrammatica ...
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Gilliam, Terry
Francesca Vatteroni
Regista, sceneggiatore e attore cinematografico statunitense, nato a Minneapolis il 22 novembre 1940. Disegnatore e collaboratore di numerose riviste satiriche e a [...] suo cinema. Il punto di partenza è ancora una volta la fisicità come aspetto concreto del vivere, assunto in questo caso visivamente enfatizzato dalle dimensioni dei protagonisti: un bambino e una banda di nani. L'indiscusso talento visivo di G. si è ...
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Arrabal, Fernando
Bruno Roberti
Scrittore, drammaturgo e regista cinematografico spagnolo, naturalizzato francese, nato a Melilla (Marocco spagnolo) l'11 agosto 1932. Ha riversato sulla scena e sullo [...] della guerra civile che ha come protagonista una giovane contadina, una pasionaria interpretata da Mariangela Melato, con pennellate visive suggerite da Goya e Picasso. Nel 1979 A. ha lavorato ancora come attore sotto la guida del regista tedesco ...
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Tashlin, Frank
Marco Pistoia
Nome d'arte di Francis Fredrick von Taschlein, regista cinematografico, cartoonist e sceneggiatore statunitense, di padre tedesco e madre francese, nato a Weehawken (New [...] the store? (1963; Dove vai sono guai) e da The disorderly orderly (1964; Pazzi, pupe e pillole). Entrambi ricchi di gag visive di notevole comicità e intelligenza, si rivelano spaccati arguti del modo di vivere americano, con i suoi miti (per es. gli ...
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Tōkyō nagaremono
Mariann Lewinsky
(Giappone 1966, Il vagabondo di Tokyo, colore, 83m); regia: Suzuki Seijun; produzione: Nakagawa Tetsurō per Nikkatsu; sceneggiatura: Kawauchi Yasunori; fotografia: [...] . Insieme a loro Suzuki elaborò in chiave virtuosistica i vecchi generi, trasformando soggetti banali in eccitanti costruzioni visive.
L'educazione sentimentale del protagonista di Tōkyō nagaremono ‒ Tetsu è costretto a patire il peggiore dei ...
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Lawrence of Arabia
Mario Sesti
(GB/USA 1962, Lawrence d'Arabia, colore, 216m); regia: David Lean; produzione: Sam Spiegel per Horizon/ MGM; soggetto: dal romanzo autobiografico The Seven Pillars of [...] di quegli anni, Robert Bolt, è cadenzato da dialoghi nutriti di sentenze allusive e aforistiche che chiudono grandi enunciazioni visive, quasi fossero le didascalie di un testo sacro che illustra la vita di un profeta. L'articolazione di dettagli ...
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M
Paolo Bertetto
(Germania 1930-31, 1931, M, il mostro di Düsseldorf, bianco e nero, 118m); regia: Fritz Lang; produzione: Seymour Nebenzahl per Nero-Film; sceneggiatura: Thea von Harbou, Fritz Lang; [...] , ancora, il palloncino di Elsie che vola verso il cielo e si ferma tra i fili della luce sono tutte figure visive di grande intensità, che attestano come Lang non si appiattisca sul presunto realismo immediato dell'immagine sonora, ma cerchi di dare ...
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Germania anno zero
Carlo Lizzani
(Italia/Germania/Francia 1947, 1948, bianco e nero, 78m); regia: Roberto Rossellini; produzione: Roberto Rossellini, Salvo D'Angelo, Alfredo Guarini per Tevefilm/ Sadfi/UGC; [...] ferite o distrutte, non solo repertorio di personaggi insoliti per il cinema, ma lezione di strutture narrative e visive, coordinate nelle cadenze di una sintassi del tutto nuova. Il fotogramma sempre dilatato verso orizzonti infiniti e inquietanti ...
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Cardiff, Jack
Bruno Roberti
Direttore della fotografia e regista cinematografico inglese, nato a Yarmouth (Inghilterra) il 18 settembre 1914. Preminente, e di grande importanza, è stato il suo contributo [...] III), Million dollar mystery (1987; Il mistero da 4 milioni di dollari), Call from space (1989). La raffinatezza di soluzioni visive di C. si è espressa in film eleganti come The prince and the showgirl (1957; Il principe e la ballerina) di ...
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Kitano, Takeshi
Giona Antonio Nazzaro
Regista, sceneggiatore, montatore, attore cinematografico e presentatore televisivo giapponese, nato a Tokyo il 18 gennaio 1948. Si è affermato come regista grazie [...] e gli yakuza (gli affiliati alla mafia giapponese), difficoltà che sono occasione di una serie di atroci ed esilaranti gag visive. Senz'altro il più violento tra i film realizzati dal regista, Brother si offre anche come una crudele riflessione sulla ...
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visivita
viṡività s. f. [der. di visivo]. – Il fatto, la caratteristica di essere visivo, di fornire o di suggerire un’impressione visiva: la v. nella poesia contemporanea; la v. come fonte dell’esperienza intellettuale nella fenomenologia...
vista
s. f. [der. di vedere, part. pass. visto]. – 1. a. La facoltà del vedere, il senso specifico che presiede alla percezione degli stimoli visivi (v. anche visione): il senso della v., l’organo della v.; non è cieco nato, ha perduto la...