Kieślowski, Krzysztof
Serafino Murri
Regista e sceneggiatore polacco, nato a Varsavia il 27 giugno 1941 e morto ivi il 13 marzo 1996. Rivelatosi all'attenzione internazionale grazie al monumentale film [...] internazionale di un autore indissolubilmente legato alla sua realtà sociale, tecnicamente sobrio ma virtuoso nelle metafore visive, i cui toni narrativi sospesi tra suspense hitchcockiana e dialogo morale bergmaniano ne hanno fatto una esemplare ...
Leggi Tutto
Kelly, Gene
Lorenzo Esposito
Nome d'arte di Eugene Curran Kelly, attore e regista statunitense nato a Pittsburgh (Pennsylvania) il 23 agosto 1912 e morto a Los Angeles il 2 febbraio 1996. Il modo di [...] Parigi), The tunnel of love (1958; Il tunnel dell'amore) e Gigot (1962; Gigò) contengono una leggerezza e una chiarezza visive che contrastano con lo slancio naturale e debordante del K. attore. Tutto il K. regista mostra di aver compreso la ...
Leggi Tutto
Clément, René
Bruno Roberti
Regista cinematografico francese, nato a Bordeaux il 18 marzo 1913 e morto nel Principato di Monaco il 17 marzo del 1996. Al centro del suo cinema vi è la nozione di conflitto, [...] Mr. Ripley riportato nel 2000 sullo schermo da Anthony Minghella. Qui C. scioglie la rigidità delle sue intelaiature visive in una disinvoltura formale che rende un'ambiguità sottile e un'atmosfera indolente e amorale, costruendo finemente il ...
Leggi Tutto
Pulp Fiction
Altiero Scicchitano
(USA 1994, colore, 154m); regia: Quentin Tarantino; produzione: Lawrence Bender per A Band Apart; soggetto: Quentin Tarantino, Roger Avary; sceneggiatura: Quentin Tarantino; [...] fumetti al trash. Killer, criminali, ladri, drogati e balordi di ogni tipo vengono immersi in una spazzatura di citazioni visive e verbali che dovrebbe intrappolarli, condannandoli all'atarassia del cliché. Eppure il mondo di Pulp Fiction ne esce più ...
Leggi Tutto
Laurel, Stan
Antonio Costa
Nome d'arte di Arthur Stanley Jefferson, attore, regista e produttore cinematografico inglese, naturalizzato statunitense, nato a Ulverston (Cumbria) il 16 giugno 1890 e morto [...] dal muto al sonoro: questa circostanza facilitò la coppia nel trovare le giuste forme di integrazione tra le gag visive e verbali (o più esattamente sonore, vista l'importanza che anche rumori e musica rivestono nella costruzione degli effetti ...
Leggi Tutto
The General
Leopoldo Santovincenzo
(USA 1926, 1927, Come vinsi la guerra, bianco e nero, 77m a 22 fps); regia: Buster Keaton, Clyde Bruckman; produzione: Buster Keaton Productions/Joseph M. Schenck [...] la travolga, un cannone bizzoso che grazie a una curva mette a segno il colpo contro il nemico. Applicazioni visive di matematica pura.
Per questa naturale vocazione a superare le scorie di una drammaturgia ottocentesca, le avanguardie ‒ che già ...
Leggi Tutto
Scenografia
Antonio Audino
Teatro
di Antonio Audino
In Italia la s. ha assunto un'importanza prevalente rispetto ai vari elementi che compongono lo spettacolo teatrale, non soltanto per la tradizione [...] scenica si pone come luogo di reale verifica di rapporti spaziali, comunicativi, mediatici, come accade nella riflessione delle arti visive e figurative. È la s. cinematografica (v. oltre: Cinema) e televisiva a continuare un lavoro di ricostruzione ...
Leggi Tutto
Ambiguità
Alessandro Cappabianca
Nel suo studio sull'a. nel linguaggio poetico (Seven types of ambiguity), la cui prima edizione risale al 1930, W. Empson riconosceva che l'operare dell'a. è alla radice [...] infatti sottolinea come piano-sequenza e profondità di campo permettono allo spettatore la scelta tra diverse opzioni visive, ugualmente compresenti nell'inquadratura, senza imporgliene una in particolare (fosse pure quella preferita dal regista). Su ...
Leggi Tutto
Testimonianze - I fratelli Marx
Gianni Celati
I fratelli Marx
Le maschere che li hanno resi celebri, quelle di Groucho, Harpo, Chico e Zeppo, sono state spesso paragonate alle maschere della Commedia [...] scansare i colpi chinando il capo (dal verbo to duck). È il film più anarchico dei Marx, più ricco di trovate visive e giochi di parole che si accavallano, togliendo il fiato allo spettatore. Ambientato in un paese da operetta, Freedonia (nome che ...
Leggi Tutto
Cubismo
Gianni Rondolino
Rapporti con il cinema: il cinema cubista
Nella storia delle avanguardie artistiche del 20° sec. un posto di indubbio rilievo ebbe il C., nell'ambito delle arti figurative. [...] fu quella di cercare di cogliere la dinamica del reale entro i confini del quadro, allargandone all'interno le prospettive visive. Pertanto il cinema, che usciva dal quadro statico della fotografia con lo sviluppo temporale della ripresa in movimento ...
Leggi Tutto
visivita
viṡività s. f. [der. di visivo]. – Il fatto, la caratteristica di essere visivo, di fornire o di suggerire un’impressione visiva: la v. nella poesia contemporanea; la v. come fonte dell’esperienza intellettuale nella fenomenologia...
vista
s. f. [der. di vedere, part. pass. visto]. – 1. a. La facoltà del vedere, il senso specifico che presiede alla percezione degli stimoli visivi (v. anche visione): il senso della v., l’organo della v.; non è cieco nato, ha perduto la...