Apparecchio usato in oculistica per la cura dello strabismo concomitante, allo scopo di sviluppare la capacità di fusione delle immagini visive e il senso del rilievo e della prospettiva. ...
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In anatomia, la parte anteriore dell’encefalo, quella che corrisponde al proencefalo e che, tramite il mesencefalo, si continua con il tronco dell’encefalo.
Anatomia umana
Il c. ha forma di ovoide incompleto [...] la probabile aggiunta di quelle gustative), nel corpo genicolato mediale (fibre acustiche), in quello laterale (fibre visive), nei nuclei vestibolari del midollo allungato (fibre vestibolari). La sensibilità generale, esclusa quella nocicettiva, ha l ...
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Anatomia e medicina
Organo di senso per la ricezione degli stimoli luminosi, che vengono trasmessi ai centri nervosi dando origine alle sensazioni visive.
Anatomia comparata
Invertebrati
Molti Invertebrati [...] reagiscono agli stimoli luminosi grazie alla presenza di cellule sensoriali isolate sparse sul corpo. In altri, invece, le cellule si raggruppano e la ricezione è migliorata per la comparsa di uno schermo ...
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Oftalmologo (Zeist, Utrecht, 1834 - Utrecht 1908); allievo di F. C. Donders, fu prof. di oftalmologia all'univ. di Utrecht. Il suo nome è legato alle tavole visive da lui dette Optotypi ad visum determinandum [...] (1862), basate sul minimo angolo visivo, che servirono di modello a tutte quelle successive. Ottimo operatore, molti processi chirurgici, specialmente riguardanti le plastiche palpebrali, portano il suo ...
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Visione
LLamberto Maffei
di Lamberto Maffei
Visione
sommario: 1. Introduzione. 2. Cenni sull'anatomia del sistema visivo. 3. Elettrofisiologia della visione: a) recettori retinici; b) neuroni retinici; [...] Weiskrantz, 1967).
Certamente la corteccia striata 17 e anche le aree associative 18 e 19 non sono le sole aventi funzioni visive e il loro contributo al processo visivo è tuttora oscuro. Basta del resto ricordare gli esperimenti di Sperry e altri (v ...
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Nella pratica oculistica, misura convenzionale dell’acuità visiva, per cui il visus normale è considerato pari a 1 = 10/10, che scendono gradualmente a 9/10, 8/10 ecc. per capacità visive ridotte. ...
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La grande scienza. Neurofisiologia
Francesco Lacquaniti
Neurofisiologia
La neurofisiologia è una disciplina scientifica relativamente giovane dal punto di vista delle metodologie impiegate. Le tematiche [...] di cui abbiamo un'esperienza più continua. Ma chi ci informa sulle leggi del moto? Normalmente le informazioni visive in tempo reale sulla velocità degli oggetti sono assai accurate, mentre le accelerazioni sono discriminate meno bene dal sistema ...
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Rappresentazione e attivazione della memoria visiva
Hyoe Tomita
(Department of Physiology, University of Tokyo, School of Medicine Tokyo, Giappone)
Machiko Ohbayashi
(Department of Physiology, University [...] degli oggetti in una regione vicina al confine occipito-temporale, che viene proposta come l'omologa nell'uomo di aree associative visive superiori, come V 4 o TEO, e hanno suggerito la possibilità che tale area possa rappresentare la regione IT del ...
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Motricità
Francesco Lacquaniti
Il termine motricità (dal francese motricité, derivato dal latino motor, "che mette in movimento") in neurofisiologia indica l'attitudine a compiere, controllare e coordinare [...] oculomotori). Un effetto simile si trova non solo a livello dell'area calcarina, ma anche di molte altre aree visive lungo la via corticocorticale dorsale menzionata sopra, che è una via interessata all'analisi delle proprietà spaziali degli stimoli ...
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Medicina
In neuropsichiatria, manifestazione epilettica, che costituisce la fase iniziale della crisi, convulsiva o no; nei casi di crisi parziale può rappresentare l’intera manifestazione. A seconda del [...] consiste in spasmi, mioclonie o movimenti automatici (a. motoria), in parestesie (a. sensitiva), in sensazioni visive, olfattive, uditive, visioni figurate semplici o complesse (a. sensoriale).
A. seminalis Presunto principio volatile emesso ...
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visivita
viṡività s. f. [der. di visivo]. – Il fatto, la caratteristica di essere visivo, di fornire o di suggerire un’impressione visiva: la v. nella poesia contemporanea; la v. come fonte dell’esperienza intellettuale nella fenomenologia...
vista
s. f. [der. di vedere, part. pass. visto]. – 1. a. La facoltà del vedere, il senso specifico che presiede alla percezione degli stimoli visivi (v. anche visione): il senso della v., l’organo della v.; non è cieco nato, ha perduto la...