Stato emotivo consistente in un senso di insicurezza, di smarrimento e di ansia di fronte a un pericolo reale o immaginario o dinanzi a cosa o a fatto che sia o si creda dannoso; più o meno intenso secondo [...] da tutte le vie sensoriali, comprese fibre nervose provenienti direttamente dal bulbo olfattivo, dalle aree corticali unimodali visive, uditive e somatosensoriali, e da quelle associative polimodali come la corteccia temporale, frontale, cingolata e ...
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malattia di Creutzfeldt-Jakob
Encefalopatia neurodegenerativa trasmissibile, propria dell’uomo. Le encefalopatie spongiformi trasmissibili (EST), o malattie da prioni, sono un gruppo di malattie degenerative [...] , quali i movimenti mimico-emotivi o gli automatismi, come l’andare in bicicletta) o visivi (diplopia, allucinazioni visive). Nella fase terminale della malattia si assiste a un peggioramento dei sintomi descritti, alla comparsa in molti casi di ...
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OCULISTICA (XXV, p. 166; App. II, 11, p. 438)
Giovanni Battista Bietti
Lo studio dell'o. si è andato sempre più arricchendo di mezzi destinati all'esplorazione dell'apparato oculare e al trattamento [...] viene fatta di solito in concomitanza con un'indagine elettroretinografica (ERG); ciò per accertare eventuali discrepanze tra condizioni visive ed ERG e attualmente anche per cercare di ottenere dati obiettivi sia nella visione centrale che in quella ...
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L'Io cosciente: una visione neuroeuristica della mente
Alessandro E.P. Villa
(Laboratoire de Neuro-heuristique, Institut de Physiologie, Université de Lausanne, Losanna, Svizzera)
John G. Taylor
(Centre [...] , richiede che alcune informazioni afferenti siano evidenziate più di altre. In effetti una parte consistente di parole e scene visive contiene elementi ambigui. La parola "collo", per esempio, ha almeno due significati ed è il contesto che di solito ...
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Sistema reticolare ascendente
FFrédéric Bremer
di Frédéric Bremer
SOMMARIO: 1. Introduzione. □ 2. I dati anatomici: a) organizzazione strutturale della formazione reticolare del tronco dell'encefalo; [...] nell'ipotesi della sua dipendenza dal livello del tono reticolare. È stato mostrato che anche le afferenze olfattive, visive, uditive, vestibolari e somestetiche contribuiscono al tono corticale vigile (Claes, 1939; Arduini e Hirao, 1959; Jung, 1960 ...
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Cervelletto
Piergiorgio Strata
Il cervelletto (v. vol. 1°, II, cap. 4: Testa, Encefalo) è un organo impari che fa parte del sistema nervoso centrale ed è deputato al controllo dei movimenti, specialmente [...] ed è anche detta archicerebello (lobulo X di Larsell). Essa è in rapporto principalmente con le vie vestibolari e visive, e si sviluppa relativamente poco nella filogenesi. La parte anteriore costituisce il corpo del cervelletto. Quest'ultimo, a sua ...
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Agnosia
Bruno Callieri
L'agnosia, termine che deriva dal greco ἀγνωσία (composto di ἀ- privativo e γνῶσις, "conoscenza") è un disturbo del riconoscimento degli oggetti, senza alterazione della coscienza, [...] attuale e quella 'visione interna' che ordina il dato percettivo attuale sulla base dei dati delle passate esperienze visive, anche riguardo alla propria immagine speculare e alle cose e ai luoghi più abituali (Longhi 1969); molto importante ...
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STUPEFACENTI (XXXII, p. 896; App. II, 11, p. 924; III, 11, p. 862)
Eugenio Paroli
Pasquale de Lise
Originariamente tale termine era riservato ai farmaci e ai prodotti capaci di generare uno stato di [...] . Induce alterazioni della percezione del rapporto spazio temporale, ebbrezza o stato di panico ma soprattutto allucinazioni prevalentemente visive cui si associa la deformazione delle percezioni di oggetti reali e delle parti del corpo. Il soggetto ...
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Immaginazione
Alberto Oliverio
Bruno Callieri
Definita genericamente, l'immaginazione è la facoltà di formare immagini mentali, di trasformarle, di svilupparle e anche di deformarle. Nel linguaggio [...] di tipo semantico-linguistico che ristruttura memorie e immagini su base linguistica. Il processo di formazione delle immagini visive - sia nell'adulto sia nel bambino - non consiste, però, nell'acquisizione e persistenza dell'immagine tale e quale ...
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Helmholtz, Hermann L.F. von
Giuditta Parolini
Un medico appassionato di fisica e matematica
Hermann von Helmholtz, prussiano, è stato uno degli ultimi grandi esempi di scienziato 'enciclopedico' dell'Ottocento: [...] dall'incarico di medico militare offrendogli invece la cattedra di fisiologia a Königsberg dove si occupa principalmente di percezioni visive e sonore.
Helmholtz non si limita a esaminare i meccanismi di acquisizione dei suoni e dei colori, ma ...
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visivita
viṡività s. f. [der. di visivo]. – Il fatto, la caratteristica di essere visivo, di fornire o di suggerire un’impressione visiva: la v. nella poesia contemporanea; la v. come fonte dell’esperienza intellettuale nella fenomenologia...
vista
s. f. [der. di vedere, part. pass. visto]. – 1. a. La facoltà del vedere, il senso specifico che presiede alla percezione degli stimoli visivi (v. anche visione): il senso della v., l’organo della v.; non è cieco nato, ha perduto la...