MOHOLY-NAGY, Laszlo
Alessandro Cappabianca
Moholy-Nagy, László (propr. Ladislaus)
Pittore, scultore, fotografo, regista cinematografico ungherese, nato a Bácsborsod il 20 luglio 1895 e morto a Chicago [...] visivi non devono necessariamente essere legati fra loro da un nesso logico, tuttavia le loro connessioni fotografiche e visive lo collegano a un vitale contesto associativo di spazio-tempo e rendono lo spettatore attivamente partecipe della dinamica ...
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SANTUARIO
Red.
Col termine S., il cui significato non è rigorosamente definibile nell'ambito della storia delle religioni, si intende un particolare luogo di culto, distinto sia dal tempio, che può [...] in sè, liberandone il valore funzionale, senza tener conto dei suoi rapporti, e sottolineandone al massimo le possibilità visive. (Per la distinzione, non sempre osservata nella letteratura manualistica, tra s. ἱερόν e tèmenos, v. temenos).
Nei s ...
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POSTMODERNO
Giorgio Patrizi
Maria Anita Stefanelli
Stefano Chiodi
Ada Francesca Marcianò
Letteratura. - L'uso del termine p. è già rinvenibile negli anni Trenta, allorché il compilatore di una Antologia [...] ammiccamento sul piano del costume. Il campo qui considerato −le arti visive nel quindicennio a cavallo tra la fine degli anni Settanta e i primi Kahn ma con forti legami con i dettati delle arti visive, plasmano l'idea-guida di tutte le ricerche di ...
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Pittura
Antonio Costa
Il rapporto tra pittura e cinema
Il pittorico e il filmico
Das Cabinet des Dr. Caligari (1920; Dott. Calligari, noto anche come Il gabinetto del dottor Caligari) di Robert Wiene [...] 1915). Secondo Lindsay, la dimensione temporale propria del cinema permette un superamento della struttura compositiva delle arti visive tradizionali. Studiando il cinema, di volta in volta, come sculpture-in-motion, painting-in-motion e architecture ...
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Informale
Marisa Volpi Orlandini
di Marisa Volpi Orlandini
Informale
sommario: 1. Introduzione. 2. L'informale in Europa. 3. L'informale in Nordamerica. 4. Conclusione. □ Bibliografia.
1. Introduzione
‛Informale' [...] ‟Il Verri", 1961, n. 3 (numero speciale).
AA.VV., Arte e cultura contemporanea, Firenze 1964.
Alloway, L., Informale inglese 1953, in ‟Arti visive", 1954, nn. 6 e 7.
Alvard, J., Scacco alla forma, in ‟Quadrum", 1956, II, pp. 5-16.
Apollonio, U., Wols ...
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GIOVANNI BATTISTA di Iacopo, detto il Rosso Fiorentino
Roberto Ciardi
Nacque a Firenze, nel "popolo" di S. Michele Visdomini, l'8 marzo 1494.
Dall'atto del battesimo, celebrato il giorno seguente, non [...] Anna (Id., in Il Rosso e Volterra, p. 52).
Non è però da credere che in questo opporsi alle abitudini visive acquisite, in questo contrastare le opinioni artistiche favorite e accettate dai più G. fosse totalmente isolato. A Firenze altri pensavano e ...
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GOTICO
P. Kidson
Il termine G. entrò in uso tra gli umanisti italiani durante il sec. 15° per definire quegli aspetti del mondo contemporaneo che, alla luce di un passato classico idealizzato, ricevevano [...] -Denis and its Art Treasures, Princeton 1946 (trad. it. Suger abate di Saint-Denis, in id., Il significato delle arti visive, Torino 1962, pp. 107-145); J.H. Harvey, Gothic England, London 1947; H. Sedlmayr, Die Entstehung der Kathedrale, Zürich 1950 ...
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RESTAURO
Michele Cordaro
Alessandra Melucco Vaccaro
Paolo Fancelli
(XXIX, p. 127; App. II, II, p. 698; IV, III, p. 210)
Inquadramento generale
di Michele Cordaro
C. Brandi, come è noto, agli inizi [...] , ma per farne base di un reale e concreto progredire, lontano dalle valutazioni approssimate, dalle abitudini mentali e visive tradizionalmente e acriticamente accolte.
Le conoscenze sui fattori e sui processi del degrado delle opere di interesse ...
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LINGUAGGI VISIVI
Sebastiano Porretta
Rossella Caruso
Silvia Bordini
Ricerca e sperimentazione nel linguaggio fotografico (1945-93). − La ripresa economica e industriale seguita alla seconda guerra [...] ; Farsi un libro, a cura di M. Baraghini e D. Turchi, Roma 1990; G. Anceschi, Grafica, visual design, comunicazioni visive, in Storia del disegno industriale. 1919-1990 Il dominio del design, Milano 1991; R. Kinross, Modern typography, Londra 1992; P ...
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MEDICINA
P.M. Jones
Le raffigurazioni che corredano i testi di argomento medico costituiscono il più ampio corpus di illustrazione scientifica di epoca medievale e una delle più comuni forme di illustrazione [...] illustrazioni di carattere medico erano chiaramente destinati non tanto a corredare un testo particolare, quanto piuttosto a fornire guide visive a scopo di consultazione; in tal caso si poteva fare uso del testo come didascalia per l'illustrazione ...
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visivita
viṡività s. f. [der. di visivo]. – Il fatto, la caratteristica di essere visivo, di fornire o di suggerire un’impressione visiva: la v. nella poesia contemporanea; la v. come fonte dell’esperienza intellettuale nella fenomenologia...
vista
s. f. [der. di vedere, part. pass. visto]. – 1. a. La facoltà del vedere, il senso specifico che presiede alla percezione degli stimoli visivi (v. anche visione): il senso della v., l’organo della v.; non è cieco nato, ha perduto la...