Wang, Wayne
Grazia Paganelli
Regista e produttore cinematografico, naturalizzato statunitense, nato a Hong Kong il 12 gennaio 1949. È considerato uno degli autori più interessanti del cosiddetto cinema [...] città alla Repubblica popolare cinese, dove si riconoscono elementi già declinati, ma inseriti ora sullo sfondo di nuove suggestioni visive. In seguito, W. ha diretto Anywhere but here (1999; La mia adorabile nemica), andando ancora una volta ad ...
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GIOVANNI BATTISTA di Iacopo, detto il Rosso Fiorentino
Roberto Ciardi
Nacque a Firenze, nel "popolo" di S. Michele Visdomini, l'8 marzo 1494.
Dall'atto del battesimo, celebrato il giorno seguente, non [...] Anna (Id., in Il Rosso e Volterra, p. 52).
Non è però da credere che in questo opporsi alle abitudini visive acquisite, in questo contrastare le opinioni artistiche favorite e accettate dai più G. fosse totalmente isolato. A Firenze altri pensavano e ...
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Vigo, Jean (propr. De Vigo, Jean)
Bruno Roberti
Regista cinematografico francese, nato a Parigi il 26 aprile 1905 e morto ivi il 5 ottobre 1934. Con pochissimi film, questo poeta delle immagini, quasi [...] e delle angolazioni, l'energia fluida dell'elemento acquatico e del movimento fisico, contengono in nuce le suggestioni visive che sarebbero state poi riversate in L'Atalante (1934). V. progettò anche Tennis, mai realizzato, che avrebbe dovuto ...
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McLaren, Norman
Alfio Bastiancich
Regista scozzese, naturalizzato canadese, del cinema di animazione, nato a Stirling l'11 aprile 1914 e morto a Montréal il 26 gennaio 1987. Artista-artigiano per eccellenza, [...] of Non-Objective Art, la National Broadcasting Corporation, la Creative Film Society) una mezza dozzina di brevissime improvvisazioni visive, tra cui Dots e Loops (1940). Nel 1941 Grierson lo chiamò in Canada per costituire il dipartimento animazione ...
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Fosse, Bob (propr. Robert Louis)
Simone Emiliani
Coreografo, ballerino, regista e attore cinematografico statunitense, nato a Chicago il 23 giugno 1927 e morto a Washington il 23 settembre 1987. Come [...] , a sua volta ispirata ai racconti di Ch. Isherwood raccolti in Goodbye to Berlin) che espresse in pieno le potenzialità visive del suo cinema. Con questo film, che ricostruisce con estrema precisione il clima e gli ambienti di Berlino negli anni ...
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Burton, Tim
Simone Emiliani
Regista e produttore cinematografico statunitense, nato a Burbank (California) il 25 agosto 1958. Influenzato dagli incubi letterari di E.A. Poe, dalle atmosfere horror del [...] con l'attore Johnny Depp. Nel film sono evidenti i rimandi alla produzione cinematografica della casa Hammer e alle forme visive del mélo hollywoodiano degli anni Cinquanta. Planet of the apes (2001; Planet of the apes ‒ Il pianeta delle scimmie ...
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Lucas, George
Francesco Zippel
La forza della fantasia
Creatore di uno degli spettacoli più amati della storia del cinema, la saga di Guerre stellari, con la sua attività di regista, sceneggiatore e [...] della giovinezza di alcuni dei protagonisti della prima serie, l’ingresso di nuovi eroi e il ricorso a straordinarie invenzioni visive hanno permesso a Lucas di replicare il grande successo dei primi tre film. Da Star wars: episodio 1 – La minaccia ...
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OTTONELLI, Giovanni Domenico
Patrizio Foresta
OTTONELLI, Giovanni Domenico. – Nacque il 22 aprile 1581 a Fanano, in provincia di Modena.
Nipote del letterato Giulio Ottonelli e di famiglia nobile ormai [...] tra padri gesuiti e artisti non appartenenti all’ordine e allo stesso tempo uno degli scritti più singolari sulle arti visive pubblicati all’indomani del concilio di Trento (Bailey, 1999, p. 68), tanto da poter essere giudicato una delle opere ...
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Almodóvar, Pedro
Simone Emiliani
Regista e sceneggiatore cinematografico spagnolo, nato a Calzada de Calatrava (La Mancha) il 24 settembre 1951. È stato inizialmente autore di un cinema eccentrico, [...] cinema.L'impianto da telenovela (per es., il frequente utilizzo di scene madri), la personale passione per le forme visive del fotoromanzo, l'influenza del mondo della pop art, del teatro, della moda si sono insinuati in una struttura melodrammatica ...
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Gilliam, Terry
Francesca Vatteroni
Regista, sceneggiatore e attore cinematografico statunitense, nato a Minneapolis il 22 novembre 1940. Disegnatore e collaboratore di numerose riviste satiriche e a [...] suo cinema. Il punto di partenza è ancora una volta la fisicità come aspetto concreto del vivere, assunto in questo caso visivamente enfatizzato dalle dimensioni dei protagonisti: un bambino e una banda di nani. L'indiscusso talento visivo di G. si è ...
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visivita
viṡività s. f. [der. di visivo]. – Il fatto, la caratteristica di essere visivo, di fornire o di suggerire un’impressione visiva: la v. nella poesia contemporanea; la v. come fonte dell’esperienza intellettuale nella fenomenologia...
vista
s. f. [der. di vedere, part. pass. visto]. – 1. a. La facoltà del vedere, il senso specifico che presiede alla percezione degli stimoli visivi (v. anche visione): il senso della v., l’organo della v.; non è cieco nato, ha perduto la...