BERTOLUCCI, Bernardo
Michele Guerra
Nacque a Parma il 16 marzo 1941, figlio di Attilio (uno dei maggiori poeti e intellettuali del Novecento italiano) e di Ninetta Giovanardi (insegnante di lettere [...] grazie al padre (direttore dal 1955 del periodico aziendale Il gatto selvatico), colse l’occasione per portare nel documentario idee visive in linea con la sua ricerca stilistica e tra gennaio e febbraio 1967 venne trasmesso dalla RAI La via del ...
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DE ROSSI, Giovanni Giacomo
Massimo Ceresa
Fu l'iniziatore della fortuna artistica e commerciale della famiglia De Rossi, originaria del Milanese, che nel sec. XVII e nella prima metà del XVIII rappresentò [...] di editoria barocca: i rapporti Ferri-D.-Specchi e la trattatistica architettonica del Seicento romano, in G. L. Bernini e le arti visive, a cura di M. Fagiolo, Roma 1987, pp. 209-249; V. Romani, Il‟Syntagma de arte typografica" di Juan Caramuel ed ...
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MUSICAL
Eugenio Ragni
Mino Argentieri
Genere di spettacolo teatrale, misto di prosa, musica, canzoni e balletti, nato negli ultimi decenni del secolo 19° in Gran Bretagna e, quasi contemporaneamente, [...] : per merito di Bob Fosse (1927-1987), ex ballerino ed ex coreografo, oltre a riappropriarsi delle migliori qualità visive, il m. è entrato in dimestichezza con la malinconia, i malesseri esistenziali, le ulcerazioni della storia (Cabaret, 1972 ...
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La straordinaria, rapida diffusione della televisione, prima negli S.U.A. e poi via via negli altri paesi, a partire dall'immediato dopoguerra, e la contemporanea sensibile riduzione della frequenza del [...] travaglio della coscienza e il film e il linguaggio cinematografico cui il film si affidava, diventarono quasi proiezioni visive di questa coscienza, interpretazioni dall'interno del mondo circostante. Era ancora realismo, ma la realtà, questa volta ...
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Colore
Vieri Razzini
Il colore nel cinema
Prima ancora della nascita ufficiale del cinema, fin dalle primissime pellicole di Thomas A. Edison destinate ai cinetoscopi, si delineò l'esigenza di colorare [...] parte una corsa sfrenata alla decorazione in sé, ma spesso una libertà fantastica e una felicità di variazioni e soluzioni visive attraverso il c. (che è qui in modo particolare colore-movimento) da fare del musical un genere privilegiato. Nel 1943 ...
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Realismo
Sandro Bernardi
La nozione di realismo occupa un posto centrale non solo nella storia del cinema, ma anche nella storia dell'arte moderna, dalla prospettiva rinascimentale e dalla camera oscura [...] Nanuk l'eschimese), in Belgio Joris Ivens inventava il documentario poetico, composizione di immagini dal vero montate secondo suggestioni visive (De brug, 1928, Il ponte; Regen, 1929, Pioggia), in Russia Vertov elaborava la teoria del Cineocchio che ...
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Animazione, Cinema di
Gianni Rondolino
Da un punto di vista tecnico il cinema di a. si differenzia da quello fotografico, o 'dal vero', per il fatto che l'effetto del movimento è ottenuto attraverso [...] Polonia si manifestarono tendenze pittoriche e narrative che tenevano conto in pari misura delle ricerche estetiche contemporanee nelle arti visive e nella grafica e della letteratura dell'angoscia, con i film esemplari di Jan Lenica (Adam II, 1969 ...
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Europa
Bruno Roberti
Paolo Marocco
Cinematografia
Caratteri di un cinema europeo
La faticosa ricerca di un'identità complessiva del prodotto cinematografico europeo, avvenuta nel quadro della travagliata [...] , Carl Callam), cineasti di radici afrocaraibiche (John Akomfrah, Isaac Julian), il cui interessante lavoro contamina stili e pratiche visive e investe direttamente la realtà politica, i modi di vita delle giovani generazioni e le contraddizioni del ...
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Percorsi introduttivi - La forma cinema nella sua evoluzione storica
Francesco Casetti
La forma cinema nella sua evoluzione storica
Una realtà al plurale
Il cinema va pensato al plurale. È infatti [...] degli stimoli e insieme la sfida a impadronirsene raggiungono il loro apice; è qui che la voglia onnivora di esperienze visive trova il suo nutrimento in una realtà piena di sorprese. E dunque avevano ben ragione quegli intellettuali del tempo che ...
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Estetica del cinema
Emilio Garroni
L'espressione estetica del cinema (come ogni altra espressione che leghi la parola estetica a un'arte particolare: estetica della pittura, della musica, e così via) [...] del teatro fotografato" (1949; trad. it. 1952, 1987², p. 263). E ancora: "Il film sonoro […] è così ricco di rappresentazioni visive da concedere ben poco spazio alla parola. Anche il film sonoro è composto da una serie di immagini, e la parola ...
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visivita
viṡività s. f. [der. di visivo]. – Il fatto, la caratteristica di essere visivo, di fornire o di suggerire un’impressione visiva: la v. nella poesia contemporanea; la v. come fonte dell’esperienza intellettuale nella fenomenologia...
vista
s. f. [der. di vedere, part. pass. visto]. – 1. a. La facoltà del vedere, il senso specifico che presiede alla percezione degli stimoli visivi (v. anche visione): il senso della v., l’organo della v.; non è cieco nato, ha perduto la...