vista
Senso specifico che presiede alla percezione degli stimoli visivi (➔ visione), che ha come organo recettoriale l’occhio e come mezzo afferente il secondo paio di nervi cranici. Il grado di capacità [...] funzionale posseduto dall’apparato visivo è detto visus. I problemi della v. derivanti dalle patologie oculari sono oggetto di studio dell’oculistica. ...
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guardare [guarde, in rima, indic. pres. II singol.]
Fernando Salsano
Poiché il verbo ha nelle sue varie funzioni grammaticali (transitivo, intransitivo, intransitivo pronominale) valori semantici simili, [...] XXVI 5 4, XXXV 5 3 quando guardaste li atti e la statura / ch'io faccio (mi riguardava sì pietosamente, § 2).
Il normale valore visivo ritorna in Vn III 3, XXIV 8 8, XXXIX 5; mentre in XVIII 3 Altre v'erano che mi guardavano, aspettando, l'atto di g ...
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Oftalmologo (Zeist, Utrecht, 1834 - Utrecht 1908); allievo di F. C. Donders, fu prof. di oftalmologia all'univ. di Utrecht. Il suo nome è legato alle tavole visive da lui dette Optotypi ad visum determinandum [...] (1862), basate sul minimo angolo visivo, che servirono di modello a tutte quelle successive. Ottimo operatore, molti processi chirurgici, specialmente riguardanti le plastiche palpebrali, portano il suo nome. ...
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Greco, Emio. - Danzatore e coreografo italiano (n. Brindisi 1965). Dopo gli studi presso la scuola di R. Hightower a Cannes, ha fatto parte del Ballet Antibes Côte d’Azur, dedicandosi poi a una sperimentazione [...] di tipo audio-visivo-gestuale, avviata nel 1993 insieme all’artista belga Jan Fabre. Dal 1995 opera in collaborazione con il regista olandese Greco, EmioPieter C. Scholten (n. Vlaardingen 1965), con il quale ha fondato ad Amsterdam la compagnia Emio ...
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ariboflavinosi
Malattia da carenza di vitamina B2 (riboflavina) per insufficiente apporto o scarsa utilizzazione. È caratterizzata da lesioni atrofiche della lingua (atrofia delle papille e del rivestimento [...] epiteliale; fissurazioni), delle labbra (fissurazioni) e da alterazioni oculari con fotofobia, annebbiamento visivo e, spesso, disturbi dell’accomodazione. Si osserva nel corso delle terapie antibiotiche protratte, qualora la vitamina non venga ...
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Pittore statunitense (New York 1923 - ivi 1997), tra i maggiori rappresentanti della pop art americana. Formatosi all'Art students league e alla Ohio state university, lavorò come disegnatore pubblicitario [...] e insegnò in istituti universitarî. Nella ricerca di un linguaggio visivo di estrema semplicità e chiarezza, partì dall'osservazione del mondo della pubblicità e del fumetto (Whaam, 1973, Londra, Tate Gallery; Interior with lemon, 1975, e Sailboat ...
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Paleontologia dell'occhio
Riccardo Levi-Setti
(The Enrico Fermi Institute and Department of Physics, The University of Chicago Chicago, Illinois, USA)
Euan N.K. Clarkson
(Department of Geology and Geophysics, [...] la crescita e l'evoluzione di questi occhi (Clarkson, 1975; 1979) e circa la funzione e l'ottica del sistema visivo dei trilobiti. Nei trilobiti si distinguono due tipi principali di occhi, indicati come oloeroali e sehizoeroali, ed è stato proposto ...
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graphic novel
<ġrä'fik nòvl> locuz. sost. ingl., usata in it. al femm. – Espressione introdotta nel 1964 su una rivista amatoriale statunitense per designare certo tipo di fumetti europei 'sofisticati'; [...] questo perché graphic in inglese non indica solo il «visivo», ma anche un contenuto «forte» e «impegnativo». La locuzione è divenuta nota ai più solo dal 1978, con la pubblicazione del libro a fumetti di Will Eisner A contract with god and other ...
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Scrittore francese (Clermont-Ferrand 1925 - Sèvres 1997). Musicista, giornalista, saggista (Monteverdi, 1960), disegnatore, fece parte del gruppo di Tel quel. Influenzata dalle esperienze del nouveau roman, [...] ma anche da Rabelais e Villon, e condotta sotto il segno di un forte sperimentalismo visivo (collages, calligrammi, variazioni tipografiche, ecc.) e linguistico, la sua opera fu dominata dai temi dell'erranza, dell'assenza, della morte. Dopo la ...
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In oculistica, anomalia congenita, caratterizzata da deformazione conica di uno dei poli del cristallino, più spesso del polo posteriore. La terapia con mezzi ottici correttivi non dà in genere alcun [...] risultato, per cui è indicato, specie nei casi bilaterali con grave difetto visivo, l’intervento chirurgico di estrazione del cristallino, con successiva correzione con mezzi ottici della conseguente afachia. ...
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visivo
viṡivo agg. [lat. tardo visivus, der. di videre «vedere», part. pass. visus]. – Della vista, che concerne la vista o la visione: immagini v.; facoltà v., organi v., capacità o acuità v. (sinon. di visus); memoria v. (v. memoria, n....
vis1
vis1 s. f., lat. – Forza, vigore, efficacia espressiva, e, talora, violenza; con questi sign. è termine usato, nel linguaggio letter., anche in contesti ital. in locuzioni quali vis drammatica, vis polemica, e sim.; v. anche vis comica.