troland
tròland [s.m. invar. Der. del cognome dello psicologo statunitense L.T. Troland 〈tròulend〉, che propose tale unità nel 1917, in sostituzione di un'altra identica chiamata fotone, che dava luogo [...] a confusione con l'analogo termine della fisica delle radiazioni elettromagnetiche] [FME] [OTT] Unità di misura dello stimolo visivo, pari allo stimolo che un occhio con una pupilla di area un millimetro quadrato riceve da una superficie con ...
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Nel linguaggio militare, movimento tattico che un’unità terrestre o un complesso di unità delle varie armi compie per portarsi dalla zona di attesa alla base di partenza per l’attacco.
In aviazione, la [...] fase finale di un volo soggetta a determinate procedure che assicurano la guida del velivolo fino al contatto visivo con il suolo a una certa distanza dall'aeroporto. Alla fase di a. segue normalmente quella dell'atterraggio vero e proprio. ...
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Carpenter, John
Lorenzo Esposito
Regista statunitense, nato a Bowling Green (Kentucky) il 16 gennaio 1948. È uno dei registi americani che meglio hanno perseguito una linea di confronto con i classici [...] del cinema statunitense. Tutta la sua filmografia è attraversata dall'insegnamento e dal riferimento all'immaginario visivo dei suoi maestri, da lui stesso più volte indicati in Howard Hawks, Alfred Hitchcock, Raoul Walsh e Orson Welles.
C. giunse ...
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Leisen, Mitchell
Ermelinda Campani
Regista cinematografico statunitense, nato a Menominee (Michigan) il 6 ottobre 1898 e morto a Woodland Hills (California) il 28 ottobre 1972. Fu uno degli autori più [...] della sophisticated comedy hollywoodiana, regista di grande mestiere ma sempre formalmente accurato e soprattutto sensibile all'elemento visivo-scenografico. Le sue commedie, benché basate spesso su formule standardizzate e su un tipo di umorismo ...
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Astruc, Alexandre
Giorgio De Vincenti
Regista, romanziere, critico cinematografico e letterario francese, nato a Parigi il 13 luglio 1923. Raffinato autore di film spesso di ispirazione letteraria, [...] . Barbera, R. Turigliatto, 1978, p. 313), rappresenta per A. il superamento del cinema delle attrazioni, della "tirannia del visivo" e del montaggio breve che avevano caratterizzato le estetiche e le pratiche delle avanguardie storiche. E realizza lo ...
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Lyne, Adrian
Demetrio Salvi
Regista cinematografico inglese, nato a Peterborough (Cambridgeshire) il 4 marzo 1941. Le precedenti esperienze professionali nel mondo pubblicitario, che lo accomunano ad [...] Ridley Scott e Alan Parker, sono state determinanti per l'elaborazione di un registro stilistico e di un gusto visivo caratterizzati da un'attenzione eccessiva, estetizzante, nei confronti del dettaglio. Nei suoi film L. ha sempre mostrato il suo ...
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Rappresentazione e attivazione della memoria visiva
Hyoe Tomita
(Department of Physiology, University of Tokyo, School of Medicine Tokyo, Giappone)
Machiko Ohbayashi
(Department of Physiology, University [...] input cospicuo dalle aree visive unimodali, particolarmente da V 4, TEO e dalla parte caudale di TE. L'area TH riceve un input visivo minore, e non è quasi innervata da TE e TEO; essa riceve invece degli input più intensi dalle aree uditive del giro ...
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neuroftalmologia
Ramo dell’oftalmologia che studia i rapporti tra occhio e sistema nervoso, e in partic. le alterazioni patologiche di origine neurologica del globo oculare e della sua motilità, della [...] ottico, chiasma ottico, corpo genicolato, corteccia occipitale; ➔ visione). La compromissione di queste strutture comporta riduzione del campo visivo e dell’acuità visiva, diplopia, difetti nella percezione dei colori e nella rotazione dell’occhio. ...
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JAEGER, Eduard
Giuseppe Ovio
Oftalmologo, nato nel 1818 a Vienna, dove morì il 5 luglio 1884; successe a F. Arlt nella direzione della clinica oculistica di Vienna, dove era pure stato il padre Friedrich. [...] Pubblicò nel 1860 le prime tavole visive (Schriftskalen) ottime per allora, sebbene non ancora basate sulla grandezza dell'angolo visivo, e un ottimo atlante di oftalmoscopia, ancora oggi molto apprezzato. Fu uno dei primi che studiò l'occhio con l' ...
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Grémillon, Jean
Bruno Roberti
Regista cinematografico francese, nato a Bayeux (Calvados) il 3 ottobre 1901 e morto a Parigi il 26 novembre 1959. Considerato un cineasta maudit, rimase in ombra, senza [...] modo di dispiegare appieno alcune qualità che pure segnarono stilisticamente i suoi film maggiori: tensione lirica, talento visivo, plasticità delle ambientazioni naturali, senso musicale nel ritmo delle immagini. Partito dal clima dell'avanguardia ...
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visivo
viṡivo agg. [lat. tardo visivus, der. di videre «vedere», part. pass. visus]. – Della vista, che concerne la vista o la visione: immagini v.; facoltà v., organi v., capacità o acuità v. (sinon. di visus); memoria v. (v. memoria, n....
vis1
vis1 s. f., lat. – Forza, vigore, efficacia espressiva, e, talora, violenza; con questi sign. è termine usato, nel linguaggio letter., anche in contesti ital. in locuzioni quali vis drammatica, vis polemica, e sim.; v. anche vis comica.