cervello, sviluppo del
Alessandro Sale
Gli oltre cento miliardi di neuroni che compongono il cervello umano maturo appartengono a numerosi tipi anatomicamente e funzionalmente determinati e sono fittamente [...] a fuoco oggetti a distanze diverse, si sviluppa attorno ai 3÷4 mesi. In tutti i mammiferi studiati, l’acuità visiva (➔) è molto bassa alla nascita e matura progressivamente nel corso delle settimane o dei mesi successivi. Nell’uomo, la maturazione ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giovanni Di Pasquale
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’ottica (perspectiva) è una delle discipline scientifiche che compiono i maggiori [...] .
Le principali teorie della visione elaborate dai Greci possono essere ridotte a quattro: 1. estromissione, per la quale i raggi visivi sono emessi dall’occhio e “catturano” l’oggetto (l’ottica di Euclide e poi di Tolomeo); 2. intromissione, per la ...
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informazione neurale
Stefano Panzeri
La determinazione di come l’attività dei neuroni rappresenti l’informazione che riguarda l’ambiente circostante è un prerequisito fondamentale per lo studio e la [...] a funzioni diverse: per es., l’attività della corteccia visiva veicola informazioni su ciò che l’animale sta vedendo, stimolo non può essere fatta semplicemente abbinando in maniera visiva stimoli e risposte. Deve essere invece valutata con criteri ...
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Il corpo come oggetto artistico: la Body art
Teresa Macrì
La tematica della corporeità, grazie a un inusuale utilizzo del corpo, è strettamente legata agli avvenimenti storici della fine degli anni [...] influisce soprattutto il fondamento psicoanalitico. La Body art è, dunque, la corrente artistica che, attraverso il suo eccessivo codice visivo, si pone il problema dell'In-der-Welt-sein, ossia dell'essere al mondo e del collocamento dell'individuo ...
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VIVIANI, Giuseppe
Virginia Magnaghi
– Nacque ad Agnano di Pisa il 18 dicembre 1898.
Le poche notizie reperibili sulla sua famiglia raccontano di un’infanzia profondamente segnata dalla morte del padre, [...] alle composizioni di Carlo Carrà). Per tutti gli anni Venti Viviani lavorò tenacemente anche alla pittura, riferendosi, per i temi visivi (i casolari della campagna pisana e della costa) e le modalità di composizione, all’esempio di Carrà paesaggista ...
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alfabetizzazione
Lucio Pagnoncelli
Un apprendimento che non finisce mai
Con la parola alfabetizzazione si intende l'insegnamento e l'apprendimento delle abilità minime della comunicazione scritta: leggere, [...] la possibilità di comunicare è affidata alla parola (linguaggio orale), ai gesti (linguaggio gestuale), alle immagini (linguaggio visivo). Per comunicare, in questi casi, dobbiamo essere in presenza della persona cui ci rivolgiamo: essere comunque a ...
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Henry V
Emanuela Martini
(GB 1944, 1945, Enrico V, colore, 137m); regia: Laurence Olivier; produzione: Laurence Olivier per Two Cities Films/Rank; soggetto: dall'omonimo testo teatrale di William Shakespeare; [...] invece oggi paiono materializzare con grande efficacia la vitalità e il gusto teatrale della cultura elisabettiana). Il registro visivo era in realtà la difficoltà più grossa da affrontare, il dubbio più sostanziale e teorico da risolvere: attenersi ...
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Ruiz, Raoul
Ruiz, Raoul. – Regista cileno (Puerto Montt 1941 - Parigi 2011). Tra i più prolifici e visionari cineasti della storia del cinema, dagli anni Sessanta dei suoi inizi in Cile e poi in quegli [...] allucinata e sontuosa di un mondo pittorico e erotico è il tormentato Klimt (2006). Può dirsi forse summa del suo universo visivo e stilistico Mistérios de Lisboa (2010), da C. Castelo-Branco, immerso nel 19° sec. dell’amato Portogallo visto come il ...
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Aronofsky, Darren
Aronofsky, Darren. – Regista e sceneggiatore statunitense (n. New York 1969). Dopo un percorso di studi – anche in cinema – all’Università di Harvard, esordisce nella regia nel 1998 [...] alla grande occasione quale protagonista del Lago dei cigni, è narrata con buon senso del ritmo, un certo gusto visivo e la qualità dei numeri coreografici, ma senza un ulteriore contributo di originalità al molto indagato mondo dello spettacolo. ...
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Craven, Wesley Earle
Craven, Wesley Earle. – Regista, sceneggiatore e produttore statunitense (n. Cleveland 1939). Laureato e poi docente di materie umanistiche, nel 1969 lascia la carriera per il cinema, [...] è diretta ai due pubblici. C. torna poi all’origine per ribadire gli assunti della sua opera con Scream 4 (2011), esplicito remake del primo, la sua opera più matura sul piano teorico e tra le migliori per apprezzarne doti registiche e stile visivo. ...
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visivo
viṡivo agg. [lat. tardo visivus, der. di videre «vedere», part. pass. visus]. – Della vista, che concerne la vista o la visione: immagini v.; facoltà v., organi v., capacità o acuità v. (sinon. di visus); memoria v. (v. memoria, n....
vis1
vis1 s. f., lat. – Forza, vigore, efficacia espressiva, e, talora, violenza; con questi sign. è termine usato, nel linguaggio letter., anche in contesti ital. in locuzioni quali vis drammatica, vis polemica, e sim.; v. anche vis comica.