Movimento letterario e artistico (fr. lettrisme) fondato a Parigi nel 1945 da Isidore Isou (pseudonimo del poeta e pittore francese Ioan-Isidor Goldstein, Botoşani 1925 - Parigi 2007), autore di Les lettristes [...] da suoni privi di significato, trascritti mediante le lettere dell’alfabeto. A ciò si accompagna, sul versante visivo, la ricerca di una scrittura (ipergrafia) che utilizzi tutti i mezzi di notazione possibili (grafici, stenografici, criptografici ...
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Arte
Pittura gestuale (o del gesto)
Pittura che affida un particolare significato autonomo al gesto dell’artista, espressione diretta dell’impulso creatore; sono pittori g. G. Mathieu, H. Hartung, J. Degottex, [...] nel 1955.
Musica
Musica gestuale
Modo di esecuzione musicale (solitamente di composizioni contemporanee), in cui l’aspetto visivo assume un’evidenza particolare e in cui la teatralità degli atteggiamenti e dei gesti, prescritti agli interpreti dall ...
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Cubismo
Gianni Rondolino
Rapporti con il cinema: il cinema cubista
Nella storia delle avanguardie artistiche del 20° sec. un posto di indubbio rilievo ebbe il C., nell'ambito delle arti figurative. [...] la plasticità e il dinamismo degli oggetti. Così non sono un puro gioco formale i triangoli che inframmezzano il balletto visivo, o l'alternanza dei semivuoti in un contrasto figurativo violento; e neppure è un semplice omaggio a Charlie Chaplin il ...
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Iacurci, Agostino. - Artista italiano (n. Foggia 1986), la cui attività verte principalmente in direzione dell’interpretazione pittorica muraria su grande scala, di cui è uno dei più interessanti autori [...] Fondamentali gli studi di illustrazione, grazie ai quali matura un linguaggio figurativo di forza grafica ed immediato impatto visivo, composto da linee semplici, forme sintetiche e colori piatti che danno vita a personaggi da fiaba contemporanea. Le ...
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Architetto e urbanista (Vienna 1843 - ivi 1903). Si formò (1863-68), coltivando contemporaneamente i suoi interessi per la musica e l'arte, al politecnico di Vienna dove poi realizzò la Mechitaristenkirche [...] urbana. Considerando l'ambiente costruito dall'uomo come un organismo e analizzando, prevalentemente da un punto di vista visivo, modelli di piazze e strade del passato, ricercò principî universali capaci di accordarsi alla situazione contemporanea e ...
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Pseudonimo dell’artista spagnolo Samuel Marìn (n. Elche 1980), conosciuto per le sue immagini a silhouette nera che animano i muri di molti luoghi nel mondo. Vive e lavora tra Murcia e Madrid. Adolescente, [...] presso l’Accademia di belle arti di Granada. Gli interventi di S. sono caratterizzati dal forte impatto visivo di sagome interamente nere a carattere prevalentemente antropomorfo, quasi una versione contemporanea di quelle dell’antica ceramica greca ...
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Struttura architettonica destinata a sostenere le campane. Essenzialmente connesso all’architettura religiosa cristiana, isolato o incorporato nell’edificio della chiesa, è generalmente turriforme (donde [...] muro isolato traforato da archetti entro i quali sono istallate le campane.
Legato alla scansione del tempo liturgico, richiamo sonoro e visivo per le comunità dei fedeli, isolato o connesso alla facciata o alla parte absidale della chiesa, il c. ha ...
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Crosby, Floyd
Stefano Masi
Direttore della fotografia statunitense, nato a New York il 12 dicembre 1899 e morto a Ojai (California) il 30 settembre 1985. Portò lo stile fotografico del primo documentarismo [...] trasferì questo approccio nella produzione hollywoodiana corrente, conducendo il western verso la sua stagione adulta, con il realismo visivo di High noon (1952; Mezzogiorno di fuoco) di Fred Zinnemann, per il quale ottenne un Golden Globe. Fedele ...
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PROSPETTIVA
G. Federici Vescovini
Il termine p. ebbe nella tradizione medievale un significato particolare. Tale termine non riguardava le tecniche particolari di rappresentazione pittorica sul piano [...] cioè chiaro, e del 'vedere attraverso' (per-spicere); con De aspectibus ci si riferiva ai problemi dell'apparenza o dell'apparire visivo, quell'aspectus che è propriamente la forma o l'immagine come appare al nostro occhio e che è rimasto anche nella ...
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Cortez, Stanley
Stefano Masi
Nome d'arte di Stanislaus Krantz, direttore della fotografia statunitense, di famiglia ebrea austro-ungarica, nato a New York il 4 novembre 1908 e morto a Los Angeles il [...] e nero hollywoodiano della fine degli anni Trenta e degli anni Quaranta, e diede un contributo decisivo allo stile visivo dei film Universal Pictures di allora, basato sui forti contrasti di luminosità. Fu candidato all'Oscar per The magnificent ...
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visivo
viṡivo agg. [lat. tardo visivus, der. di videre «vedere», part. pass. visus]. – Della vista, che concerne la vista o la visione: immagini v.; facoltà v., organi v., capacità o acuità v. (sinon. di visus); memoria v. (v. memoria, n....
vis1
vis1 s. f., lat. – Forza, vigore, efficacia espressiva, e, talora, violenza; con questi sign. è termine usato, nel linguaggio letter., anche in contesti ital. in locuzioni quali vis drammatica, vis polemica, e sim.; v. anche vis comica.