La leggenda della vera croce e la sua iconografia (VIII-XV secolo)
La disseminazione dei cicli figurativi in prospettiva europea
Barbara Baert
Deve esserci stato un tempo in cui il legno della croce [...] croce – la vera croce viene individuata quando un giovane uomo torna in vita – e la venerazione della vera croce.
Una visita in situ rivela immediatamente che le finestre hanno mutilato il ciclo pittorico di due scene, i cui riquadri si interrompono ...
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RENO
K. van der Ploeg
Fiume dell'Europa centro-occidentale di grande importanza storica, politica ed economica. Il R. nasce nelle Alpi svizzere, attraversa quindi diversi stati (Svizzera, Lichtenstein, [...] e la Gerusalemme terrena. Attraverso l'apertura nella volta della cappella inferiore viene infatti stabilito un collegamento visivo con la Gerusalemme celeste sulle vele delle volte e con la Maiestas Domini nell'abside della cappella superiore ...
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SALTERIO
K. Corrigan
Libro in cui sono raccolti i centocinquanta salmi dell'Antico Testamento, recitati nella liturgia cristiana nel corso della settimana secondo le varie ore canoniche.Tradizionalmente [...] recenti (Kalavrezu-Maxeiner, 1982) su questo s. hanno mostrato come il ciclo davidico costituiva una sorta di encomio visivo dell'imperatore ideale, che celebrava le sue virtù fino al punto da metterlo in contrapposizione a un malvagio predecessore ...
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(App. V, 1, p. 336)
Nuove strategie
di Giovanna Mencarelli
I b. c. hanno costituito in Italia un settore a lungo emarginato e sottovalutato nella politica e nelle scelte della pubblica amministrazione, [...] e pubblici, addossano agli utenti costi di congestione quando si supera la soglia limite della loro capacità ricettiva. La qualità della visita a un museo dipende, infatti, anche dall'afflusso del pubblico e, quando si fa la coda di fronte a un'opera ...
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L'Africa tardoantica e medievale. Arte copta
Loretta Del Francia Barocas
Mario Cappozzo
di Loretta Del Francia Barocas
Il termine "copto" fu coniato dagli Arabi, i quali, al momento della conquista [...] 1778 a Deir al-Baramus e nel monastero di Macario, e B. Drovetti che, nei primi decenni del XIX secolo visitò di persona i monasteri del Wadi Natrun riportando in Europa numerosi manoscritti.
Della storia delle biblioteche degli altri monasteri del ...
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FIRENZE
C. De Benedictis
(lat. Florentia)
Città della Toscana, capoluogo di regione, F. si sviluppa in un'area pianeggiante sulle rive dell'Arno, che taglia la città in due parti. Fu colonia romana [...] Trecento: è possibile infatti istituire tra queste due statue e quella di S. Barnaba di Giovanni d'Ambrogio un confronto visivo immediato dal quale risulta evidente la dipendenza artistica del S. Giovanni di Donatello e soprattutto del S. Luca di ...
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L'architettura: caratteri e modelli. Periodo tardoantico e medievale
Richard Hodges
Günter P. Fehring
Stefano Gizzi
Éliane Vergnolle
Anna Sereni
Elisabetta De Minicis
Francesca Romana Stasolla
Enrico [...] svolgersi dell'apparato decorativo entro motivi vegetali a spirale continua, che tendono a disegnare una sorta di percorso visivo, con un costante richiamo all'antico accentuato dal frequente utilizzo di materiale di spoglio. Questi fenomeni assumono ...
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visivo
viṡivo agg. [lat. tardo visivus, der. di videre «vedere», part. pass. visus]. – Della vista, che concerne la vista o la visione: immagini v.; facoltà v., organi v., capacità o acuità v. (sinon. di visus); memoria v. (v. memoria, n....
vis1
vis1 s. f., lat. – Forza, vigore, efficacia espressiva, e, talora, violenza; con questi sign. è termine usato, nel linguaggio letter., anche in contesti ital. in locuzioni quali vis drammatica, vis polemica, e sim.; v. anche vis comica.