L'Herbier, Marcel
Gianni Rondolino
Regista cinematografico francese, nato a Parigi il 23 aprile 1888 e morto ivi il 26 novembre 1979. Il suo contributo alla storia del cinema va individuato soprattutto [...] e polemico della società borghese, è un saggio magistrale di tecnicismo, che si esplica in tutte le sue possibilità di shock visivo nell'ampia sequenza della Borsa, in cui la macchina da presa si sbizzarrisce a riprendere dall'alto, dal basso, di ...
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MOHOLY-NAGY, Laszlo
Alessandro Cappabianca
Moholy-Nagy, László (propr. Ladislaus)
Pittore, scultore, fotografo, regista cinematografico ungherese, nato a Bácsborsod il 20 luglio 1895 e morto a Chicago [...] di insegnare, di moralizzare o di raccontare una storia. Il suo deve essere un effetto visivo, puramente visivo. In questo film i vari elementi visivi non devono necessariamente essere legati fra loro da un nesso logico, tuttavia le loro connessioni ...
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Spinotti, Dante
Stefano Masi
Direttore della fotografia, nato a Tolmezzo (Udine) il 24 agosto 1943. Raro caso di operatore televisivo passato con successo al cinema, ha lavorato prima in Italia e poi [...] di L. Jacob, C. Gaberscek, Gemona 1996, pp. 326-35.
L. Codelli, Dante Spinotti: un'immagine è una specie di sogno visivo, in "Annali d'italianistica", 1999, 17, pp. 231-45.
P.B. Rogers, More contemporary cinematographers on their art, Boston 2000, pp ...
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Polglase, Van Nest
Stefano Masi
Scenografo cinematografico statunitense, nato a New York il 25 agosto 1898 e morto a Los Angeles il 20 dicembre 1968. Supervisionò il design di tutte le produzioni della [...] facile stabilire i limiti e la portata del suo contributo ai singoli film, ma fu certo lui a elaborare lo stile visivo fatto di sensuale mistero e puntigliosa accuratezza che divenne il marchio di fabbrica della RKO. Portò la capacità di ricostruire ...
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Alfrico
C.R. Dodwell
Fecondo scrittore anglosassone nato intorno alla metà del 10° secolo. Nel 989 entrò a far parte come monaco della nuova fondazione benedettina di Cerne Abbas nel Dorset. Ad A., [...] termini che riflettono il periodo anglosassone e per questo motivo esse costituiscono una fonte importante per uno studio visivo delle condizioni sociali dell'epoca.
Bibliografia
G. N. Garmonsway, Aelfric's Colloquy, London 1947 (19672).
D. Whitelock ...
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Whale, James
Marco Pistoia
Regista teatrale e cinematografico inglese, naturalizzato statunitense, nato a Dudley il 22 luglio 1889 e morto a Hollywood il 29 maggio 1957. Fu un regista colto e raffinato, [...] alla finezza interpretativa di Colin Clive (il dottor Frankenstein), il film, con uno stile asciutto ma elaborato dal punto di vista visivo, riesce a far emergere la complessità dei rapporti tra la 'creatura' e il suo artefice, con commoventi toni di ...
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Meisel, Edmund
Paolo Patrizi
Compositore austriaco, nato a Vienna il 14 agosto 1894 e morto a Berlino il 14 novembre 1930. La sua biografia artistica resta legata alle musiche che accompagnarono due [...] , con i leitmotiv impiegati non solo come semplici motivi conduttori, essa giocava sulla corrispondenza tra il ritmo visivo e il ritmo musicale, raggiungendo risultati notevoli nell'episodio culminante del film ‒ l'incontro con la squadriglia ...
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Nome d’arte di artista italiana (n. Catania 1972). Cresciuta in Sicilia, si forma artisticamente tra Londra e Milano, divenendo una delle pioniere e principali protagoniste della street art in Italia. [...] , allargato metaforicamente ai contenuti della vita invisibile all’occhio umano, che riguarda anche lo spirito. L’apparato visivo nel lavoro di M. è caratterizzato da sottili filamenti e sembianze primordiali, disegnate con un tratto che unisce ...
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Resnais, Alain
Bruno Roberti
Regista cinematografico francese, nato a Vannes (Morbihan) il 3 giugno 1922. Nei suoi film si manifesta un'insaziabile volontà di sperimentare modi e forme inerenti tanto [...] in R. e a cui un documentario come Gershwin (1992) è in un certo modo consacrato, è diventato un gioco di ritmi visivi di impeccabile figuratività nel musical ambientato negli anni Venti Pas sur la bouche (2003), tratto dall'operetta di A. Bard e M ...
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Asquith, Anthony
Marco Pistoia
Regista cinematografico inglese, nato a Londra il 9 novembre 1902 e morto ivi il 21 febbraio 1968. Figlio del conte Herbert H. Asquith (primo ministro per il Partito liberale [...] 1921 e il 1925, di Oxford, nel 1925 fu tra i fondatori della London Film Society e l'anno seguente si recò in visita a Hollywood su invito di Douglas Fairbanks e Mary Pickford. Nel 1927 fu chiamato come assistente del film Boadicea di Sinclair Hill ...
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visivo
viṡivo agg. [lat. tardo visivus, der. di videre «vedere», part. pass. visus]. – Della vista, che concerne la vista o la visione: immagini v.; facoltà v., organi v., capacità o acuità v. (sinon. di visus); memoria v. (v. memoria, n....
vis1
vis1 s. f., lat. – Forza, vigore, efficacia espressiva, e, talora, violenza; con questi sign. è termine usato, nel linguaggio letter., anche in contesti ital. in locuzioni quali vis drammatica, vis polemica, e sim.; v. anche vis comica.