Gilliam, Terry
Francesca Vatteroni
Regista, sceneggiatore e attore cinematografico statunitense, nato a Minneapolis il 22 novembre 1940. Disegnatore e collaboratore di numerose riviste satiriche e a [...] in questo caso visivamente enfatizzato dalle dimensioni dei protagonisti: un bambino e una banda di nani. L'indiscusso talento visivo di G. si è dispiegato definitivamente nel successivo Brazil (1985), in cui sono intrecciati, in una riuscita sintesi ...
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BOLL, Franz Christian
Egisto Taccari
Nacque a Neubrandenburg (Germania) il 26 febbraio del 1849. Suo padre Franz Christian - erudito pastore evangelico - lo guidò nello studio del latino, del greco [...] prima volta con il termine di Sehrot (rosso visivo), determina la colorazione rosea della membrana oculare, indipendentemente morì a Roma il 19 dic. 1879.
Bibl.: S. Fubini, Porpora visiva, in Riv.di fisiologia, in Ann.Univ. di Medicina e Chirurgia, ...
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Bergman, Ingmar (propr. Ernst Ingmar)
Giuseppe Gariazzo
Regista cinematografico e teatrale svedese, nato a Uppsala il 14 luglio 1918. Autore fortemente radicato nella cultura teatrale e letteraria del [...] manifestazione rappresentano il cuore del dubbio di B. in un'opera complessa e stratificata che deve il suo fascino visivo alle suggestioni derivate dalle sacre rappresentazioni e dalla pittura evocativa di A. Dürer. Il dramma dell'esistenza, nelle ...
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Vertov, Dziga
Pietro Montani
Nome d'arte di Denis Arkadevič Kaufman, regista e teorico del cinema, di famiglia ebrea, nato a Białystok (od. Polonia) il 2 gennaio 1896 e morto a Mosca il 12 febbraio [...] inteso il progetto politico più ambizioso di V.: il Kinoglaz (Cineocchio), inizialmente pensato come un complesso manifesto visivo della "cinematizzazione" che doveva comportare sei 'serie' successive e interconnesse di cui il gruppo coordinato da V ...
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MANFREDI, Nicolò
Massimo Aliverti
Nacque a Bosco Marengo, nell'Alessandrino, il 3 apr. 1836, in una distinta famiglia piemontese, secondogenito dei tre figli di Carlo Andrea, avvocato e più volte sindaco [...] studi di patologia e clinica oculistica.
Recò contributi soprattutto di ordine istologico alla conoscenza della struttura dell'apparecchio visivo e fu tra i primi a dare un fondamento anatomopatologico all'oftalmoiatria. Iniziò le sue prime ricerche ...
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Abuladze, Tengiz Evgen′evič
Vivia Benini
Regista cinematografico georgiano, nato a Kutaisi il 31 gennaio 1924 e morto a Tbilisi il 6 marzo 1994. Il suo stile si inquadra nella tipizzazione popolare [...] racconto di N.V. Dumbadze (che ne fu anche sceneggiatore, insieme con A.), tragicommedia particolarmente felice sul piano visivo, è un gustoso insieme di quadri di vita e di storia caucasici, permeato di commossa religiosità, antico spirito popolare ...
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Schoedsack, Ernest B. (propr. Schoedsack, Ernest Beaumont)
Lorenzo Esposito
Regista cinematografico statunitense, nato l'8 giugno 1893 a Council Bluffs (Iowa) e morto ivi il 23 dicembre 1979. La sua [...] collettivo popolare. In tal senso il cinema d'avventura e il genere fantastico rappresentarono per S. la dimensione visiva e narrativa privilegiata grazie alla quale concretizzare utopie di viaggi e di visioni impossibili, di esperienze al limite e ...
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Mann, Michael
Simone Emiliani
Regista e produttore statunitense, nato a Chicago il 5 febbraio 1943. Autore dotato di una cifra stilistica fortemente connotata, ha ideato, assieme ad Anthony Yerkovich, [...] serie televisiva, Crime story (1986-1989) e nel 1986 ha realizzato l'opera in cui si manifesta pienamente il suo talento visivo, Manhunter. Tratto dal romanzo Red dragon di Th. Harris, il film ha per protagonisti un agente di polizia e un serial ...
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Hanák, Dušan
Eusebio Ciccotti
Regista, fotografo e poeta slovacco, nato a Bratislava il 27 aprile 1938. È il più noto e premiato regista slovacco insieme a Jurai Jakubisko e con il suo lungometraggio [...] fissa e riprese, con il ricorso al grandangolo per ingigantire i dolori fisici della vita, Obrazi provoca un forte shock visivo: al tempo fu accusato di 'apologia della bruttezza estetica' e censurato ('liberato' nel 1988, ha ricevuto poi numerosi ...
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Piaget, Jean
Emilio Lastrucci
Lo psicologo che ha spiegato lo sviluppo mentale del bambino
Jean Piaget è stato uno dei più importanti studiosi della psicologia infantile. Ha elaborato una teoria sistematica [...] 12 e i 18 mesi diviene consapevole della permanenza degli oggetti, cioè della loro esistenza anche al di fuori del suo campo visivo. Dopo i 18 mesi è in grado di prefigurare gli effetti delle proprie azioni e inizia a sviluppare la capacità simbolica ...
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visivo
viṡivo agg. [lat. tardo visivus, der. di videre «vedere», part. pass. visus]. – Della vista, che concerne la vista o la visione: immagini v.; facoltà v., organi v., capacità o acuità v. (sinon. di visus); memoria v. (v. memoria, n....
vis1
vis1 s. f., lat. – Forza, vigore, efficacia espressiva, e, talora, violenza; con questi sign. è termine usato, nel linguaggio letter., anche in contesti ital. in locuzioni quali vis drammatica, vis polemica, e sim.; v. anche vis comica.